Firenze aspetta il "Rigiocattolo": al via la raccolta dei balocchi

Ecco dove e quanto portarli presso i centri della Comunità di Sant'Egidio fino al 4 dicembre. Quest’anno la festa nella zona pedonale di via Martelli. Con il ricavato l’iscrizione all’anagrafe dei “bambini invisibili”, nati e non registrati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2010 21:04
Firenze aspetta il

E’ cominciata e va avanti fino al 4 dicembre la raccolta per il ‘Rigiocattolo’, l'iniziativa di vendita di giocattoli usati che la Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con ‘Un cuore si scioglie’, il Consiglio di Quartiere 1 e il Comune di Firenze, organizza per sostenere progetti di solidarietà in Africa e in altre parti del mondo. Si possono portare giocattoli nuovi e vecchi (purché in buono stato) nei seguenti centri di raccolta: via Pistoiese 204 (sabato e domenica, dalle ore 16 alle 18); via Fanfani 18 (Salone parrocchiale), mercoledì dalle ore 17.30 alle 19; in via Santa Monaca 8 (Chiesa di Santa Monica), il giovedì dalle ore 17.30 alle 19.

Una volta aggiustati e confezionati saranno venduti al ‘Rigiocattolo’ sabato 11 e domenica 12 dicembre nella zona pedonale di via Martelli. Per sostenere l’iniziativa con la donazione di giocattoli si può prendere contatto con la Comunità di Sant’Egidio telefonando allo 055.234.27.12 o scrivendo a santegidio_firenze@hotmail.com. Con il ricavato la Comunità di Sant’Egidio sosterrà il programma ‘Bravo!’ (Birth registration for alla versus oblivion) per la registrazione anagrafica di tutti i bambini.

Il programma è sostenuto anche dalla Unicoop di Firenze che lo ha posto nei progetti di ‘Un cuore si scioglie’, come lo è stato anche dalla Prg, che ha destinato all'iniziativa una parte dell'incasso del concerto fiorentino di Patti Smith. Con «Rigiocattolo» Firenze potrà aiutare a rispondere alla sfida crescente di tanti bambini non registrati e alle conseguenze della mancata registrazione sulla pace e la stabilità di molti paesi in via di sviluppo. Le stime dell’Unicef confermano che il numero di bambini che ogni anno non vengono registrati al momento della nascita è cresciuto dai 48 milioni del 2003 ai 51 milioni del 2007.

Due bambini su tre in Africa Sub-Sahariana non sono registrati all’anagrafe, da un punto di vista legale sono bambini invisibili. La Comunità di Sant’Egidio si vuole impegnare a strappare questi bambini dall’invisibilità, per garantire loro la possibilità di esercitare appieno i propri diritti, per essere cittadini responsabili del Paese dove vivono. La mancata registrazione anagrafica alimenta i conflitti ed è fonte di instabilità – nuoce sia ai bambini che agli adulti, e i giovani ne sono particolarmente colpiti.

La registrazione alla nascita è un diritto sancito dall’articolo 7 della Convenzione sui Diritti del Fanciullo (CRC) del 1989, la più ratificata delle Nazioni Unite, ma ancora pienamente da applicare a diverse latitudini.

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