Fabio Evangelisti è il nuovo Segretario dell’IdV Toscana. Si è svolto ieri, al My One Hotel Galilei di Pisa, il quarto congresso regionale dell’Italia dei Valori Toscana. Poco meno di 800 (dei 2000 aventi diritto) gli iscritti intervenuti. Al termine delle votazioni, il Garante congressuale Renato Cambursano ha dichiarato eletto Fabio Evangelisti, con 452 voti contro i 297 dello sfidante Alessandro Cresci. Le assise hanno eletto anche la nuova Coordinatrice Donne IdV Toscana, Clotilde Giurleo, che ha superato Emanuela Ferrari con 149 contro 88. Sfida a tre, invece, per la guida del Dipartimento Giovani IdV Toscana.
L’ha spuntata Andrea Spinelli con 63 voti, seguito da Carmine Di Rienzo con 27 voti e Gabriele Antinori con 16 voti. Il Congresso ha eletto anche i tre componenti del Collegio regionale di Garanzia (Lucchesi, Gandolfi, Speranza) e ha approvato all’unanimità (con voto palese) il nuovo Statuto Regionale IdV. Durante l’inverto della sua mozione, Fabio Evangelisti ha sottolineato come la sua proposta di direttivo sia espressione di tutte le realtà territoriali e dia impulso all’esigenza di rinnovamento del Partito: “Dieci donne e dieci uomini, dieci under 35 e dieci personalità di grande esperienza.
Un giusto mix di innovazione e tradizione. Questa è la partecipazione, dei fatti”. Sconfitta più che onorevole per Alessandro Cresci che, nel suo intervento, ha ricordato l’importanza della militanza di base come motore e linfa del Partito, auspicando l’apertura di sedi e circoli in tutto il territorio regionale per “mettere in contatto l’IdV con i cittadini”. "Questo congresso ha dimostrato quello per cui mi sono battuto, che Italia dei Valori Toscana deve lavorare molto sul radicamento del partito nel territorio - è il commento di Alessandro Cresci - è lo può fare solo se i militanti che lo meritano vengono premiati attraverso un sistema di meritocrazia trasparente e reale.
Su duemila iscritti ieri c'erano solo ottocento votanti. Un dato che deve far pensare. Di questi quasi il 40% dei presenti mi ha votato. Credo che Evangelisti debba fare una riflessione e non sottovalutare il risultato, al di là della sua conferma per la quale gli faccio i miei migliori auguri di buon lavoro. La politica dei militanti in prima fila da anni e poi, al momento delle nomine, messi sempre dietro a qualcun altro deve finire o comunque essere limitata, così come va ascoltata la voce di chi chiede un contatto più stretto con i cittadini, più investimenti sul territorio affinché le radici possano finalmente affondarci.
Una sfida che c’azzecca, anche dopo il voto,e che di sicuro non finisce qui. Ci sarà molto da fare per il nuovo segretario. Forse sarebbe il caso da parte sua rinunciare al doppio incarico di parlamentare e coordinatore".
