Caso Montespertoli: chiusura dell'istruttoria regionale entro l'anno

Si attendono controdeduzioni degli interessati. Il Pdl punta il dito sulle responsabilità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 settembre 2010 22:38
Caso Montespertoli: chiusura dell'istruttoria regionale entro l'anno

Firenze- Istruttoria edilizia su Montespertoli: la Regione è in attesa delle controdeduzioni dei titolari dei 32 permessi edilizi accertati come illegittimi. Gli interessati hanno a disposizione 60 giorni di tempo dal ricevimento del provvedimento deliberato dalla Giunta nella seduta del 4 agosto, data in cui gli uffici competenti dell'assessorato all'urbanistica sono stati incaricati di informare i titolari dei permessi. Si prevede pertanto di ricevere le controdeduzioni entro i primi di novembre e quindi di chiudere l'istruttoria regionale entro la fine dell'anno.

E' in sintesi quanto risposto dall'assessore Anna Marson a un'interrogazione in sede di sesta commissione consiliare, facendo il punto sulla vicenda edilizia di Montespertoli. Era stata la Procura della Repubblica nell'aprile scorso ad affidare alla Regione, in base all'art.39 del Dpr 380/2001, la valutazione dei 32 pe rmessi di costruzione e l'eventuale annullamento, evidenziando che il Comune dopo aver disposto la sospensione dei lavori, aveva revocato le ordinanze di sospensione invece di procedere all'annullamento.

«Dopo una prima fase istruttoria per accertare l’illegittimità dei permessi edilizi – ha spiegato l'assessore all'urbanistica - gli uffici competenti dell'assessorato valuteranno, anche in base alle controdeduzioni pervenute, la sussistenza dell’interesse pubblico al loro annullamento, verificando la consistenza degli interventi e l’incidenza sul contesto paesaggistico locale e sulle risorse territoriali». “Nel caso Montespertoli qualcosa che non quadra c’è sicuramente. Dopo il disastro urbanistico compiuto dalla precedente Giunta di sinistra e dopo l’intervento della Procura di Firenze che ha sollecitato le valutazione attivate dalla Regione, tutto tace sul fronte delle responsabilità.

Un fatto davvero singolare rispetto a tutte le circostanze simili, anche assai meno importanti.” Questo il primo commento che i Consiglieri regionali del PdL Alberto Magnolfi, capogruppo, e Paolo Marcheschi hanno rilasciato a seguito dell’audizione dell’Assessore Marson nella Commissione VI del Consiglio regionale. “In questa vicenda, del resto, le anomalie non mancano davvero. Non a caso la stessa Marson ha definito “speciali” le procedure adottate. Non abbiamo capito le ragioni di questa affermata “specialità”.

È sicuramente un caso eccezionale che la Regione avvii un’azione di valutazione di singole concessioni edilizie che, peraltro, sono di competenza comunale. Ancor più eccezionale è il fatto che ciò avvenga su espressa sollecitazione dalla Procura della Repubblica.” “Ma c’è di più – incalzano Magnolfi e Marcheschi. Nessuno ha saputo spiegarci perché l’illegittimità di alcune concessioni (32 su un totale di 104 sospese) debba essere valutata dalla Regione (a quale titolo?), mentre altre 50 concessioni sarebbero state annullate dalla Procura che avrebbe anche disposto – per quanto ci risulta - la demolizione di 14 strutture realizzate, evidentemente, in maniera illegittima.” “Due riflessioni s’impongono, quello di Montespertoli è uno scandalo edilizio di grosse dimensioni ed i cittadini attendono che vengano accertate e perseguite le responsabilità.

In generale la vicenda conferma il cattivo funzionamento del rapporto tra programmazione del territorio a livello regionale e la gestione da parte dei Comuni. Se per rimediare alle malefatte è stato necessario attendere la segnalazione della Procura, significa che c’è un pesante vuoto normativo ed un’assoluta mancanza di controlli. Il Gruppo PdL – chiosano i Consiglieri regionali - ha presentato una mozione contenente indirizzi per la riforma della legge urbanistica regionale, anche per colmare queste gravi carenze.”

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