Scuola: primo giorno, sfida ai docenti

Il sindaco Renzi: «A Firenze non tagliamo risorse ma investiamo di più»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 settembre 2010 22:56
Scuola: primo giorno, sfida ai docenti

Tornano sui banchi circa otto milioni di studenti. Tra le novità il Liceo scientifico senza il latino. Aumentano le ore di matematica, fisica e scienze. Potenziato lo studio delle lingue. Il ministro: ''Giornata storica''. Domenica di protesta per migliaia di precari che hanno bloccato lo Stretto di Messina. «A Firenze non tagliamo risorse per la scuola. Anzi investiamo di più. E rivendichiamo con orgoglio la scommessa educativa che vogliamo fare: in questa città è un valore particolare l’essere studenti e studentesse.

Ecco perché il martedì mattina riprenderò le visite negli istituti cittadini». E’ quanto ha dichiarato il sindaco Matteo Renzi, presentando insieme agli assessori Rosa Maria Di Giorgi e Massimo Mattei, questa mattina in Palazzo Vecchio, il nuovo anno scolastico. “Impossibile non citare in questa occasione la situazione drammatica in cui versa oggi la scuola italiana nel suo complesso -interviene la capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo- Della legge 133 e della pseudo riforma Gelmini è giusto parlare in quest’aula, a maggior ragione, perché pare che non sia possibile parlarne all’interno della scuola stessa, come dimostra l’ormai celebre circolare del dirigente scolastico regionale dell’Emilia Romagna su Dichiarazioni a mezzo stampa del personale scolastico, e i vari casi di docenti censurati da presidi e dirigenti per aver parlato degli effetti negativi dei provvedimenti Gelmini.

La situazione è gravissima. Assistiamo di fatto a uno dei più grandi licenziamenti di massa: sono già stati tagliati 67mila posti di insegnante e 35mila posti di personale non docente. Si tratta di personale precario cui non è stato rinnovato il contratto, docenti che hanno conseguito l’abilitazione con concorso nazionale o scuole di specializzazione, e che spesso hanno accumulato anni di esperienza professionale. La scuola italiana si è basata di fatto da tempo sul lavoro precario, visto che sono ben 120mila le cattedre senza titolare di ruolo, con gravi conseguenze per la continuità e la qualità del lavoro stesso.

La lotta dei precari, che vediamo accendersi in tutta Italia è al tempo stesso la difesa del posto di lavoro e la difesa della qualità della scuola pubblica. I precari sul cui lavoro poggia tanta parte dell’attività scolastica vanno semplicemente assunti, perché sono necessari a garantire che il nostro paese non precipiti ancor più nella svalutazione della scuola pubblica e della cultura stessa”. "Le dichiarazioni demagogiche e allarmistiche lanciate mesi fa sul tempo pieno sono state smentite per l'ennesima volta dai fatti".

Questo quanto dichiarato dai consiglieri del PdL Emanuele Roselli e Stefano Alessandri. "Sono in molti quelli che dovrebbero chiedere scusa non solo al ministro Gelmini, ma soprattutto alle famiglie fiorentine, dopo le campagne di disinformazione fatte, per mesi, sulla questione del tempo pieno – hanno aggiunto i due consiglieri –. Sarebbe un gesto di rispetto e correttezza se oggi in Consiglio comunale qualche esponente della maggioranza che duramente aveva criticato l'operato del governo avesse il coraggio di riconoscere che anche quest'anno il Ministero della Pubblica Istruzione ha agito con responsabilità nonostante l'aumento delle domande per il tempo pieno.

Purtroppo i tempi per la definizione degli organici sono lunghi e complicati e solo alla fine di agosto sono state stilate le graduatorie definitive: ma questi tempi effettivamente troppo lunghi dell'amministrazione, non giustificano in alcun modo gli allarmismi lanciati, sulla pelle dei genitori e dei bambini, da ‘autorevoli’ - si fa per dire -, sindacalisti e politici che non si sono fatti problemi a strumentalizzare un tema così delicato e importante pur di promuovere interessi politici di parte".

"Ci auguriamo che almeno serva da lezione per il prossimo anno, quando si riproporrà l'ennesima strumentale polemica sul tempo pieno. Nessuna novità quindi sul tempo pieno rispetto l'anno scorso: le uniche novità riguardano solo alcuni aumenti di tariffa per il servizio mensa, il servizio scuolabus, e il servizio di pre e post scuola, ma il ‘merito’ di questo è tutto del Sindaco Renzi" hanno concluso. La consigliera provinciale del Pd Alessandra Fiorentini condanna "l'inqualificabile atto di sopraffazione e di discriminazione culturale che ha visto protagonista il sindaco di Adro Oscar Lancini, in quota Lega Nord".

Adro si era già resa protagonista , pochi mesi fa, di un episodio "altrettanto grave" quando l'amministrazione comunale decise di "negare la mensa ai bambini di alcune famiglie in difficoltà economica, optando per un pasto a pane e acqua". Due giorni fa è stata inaugurata una scuola statale "all'insegna della violazione di qualunque principio fondante della democrazia e del rispetto della persona e della libertà di culto e di pensiero". I bambini che frequenteranno la scuola intitolata a Gianfranco Miglio - peraltro non è stato "neanche seguito l'iter burocratico che permette di assegnare il nome ad una scuola" - non solo vedranno il simbolo leghista su banchi, zerbini, vetrate e banchi ma "saranno costretti a cibarsi di carne di maiale".

Per Fiorentini, il primo cittadino ha ribadito testualmente: "A tavola si siederà soltanto chi paga" raggiungendo poi "l'apoteosi della civiltà" dichiarando che “verrà servito menù padano e chi non vuole mangiare carne di maiale può stare a casa". La consigliera si dichiara "sconcertata" oltre che dalle dichiarazioni anche dal fatto che a presenziare a questo spettacolo indecoroso fosse presente un Ministro della repubblica italiana , il ministro alla pubblica istruzione Mariastella Gelmini.

La consigliera Fiorentini coglie l'occasione "per chiedere al consigliere provinciale Cordone della Lega Nord se si senta in linea con il sindaco del suo partito". “Dalla scuola arriva un insegnamento importante sui percorsi di integrazione, sono processi delicati e complessi che richiedono molto tempo, impegno quotidiano e condivisione. Non servono i proclami e tanto meno cavalcare le paure della gente. Bisogna convincere. E i nostri docenti lo fanno tutti i giorni. Quello che hanno costruito anche grazie al protocollo d'accoglienza è un metodo da copiare anche in altri ambiti”.

La vice presidente della Provincia di Prato, Ambra Giorgi, ha aperto oggi nell'auditorium del Gramsci-Keynes la due giorni su La scuola interculturale, un laboratorio per la partecipazione e la cittadinanza affermando che a Prato la scuola è già un laboratorio di multiculturalità. Orientamento, formazione per gli insegnanti, laboratori per gli studenti e sostegno alle famiglie sono le azioni cardine su cui in questi tre anni è cresciuto l'approccio integrato all'accoglienza.

Adesso la sperimentazione diventa sistema consolidato e investe nello sviluppo. Nuovo anno scolastico: i numeri La data di inizio delle attività per l’anno 2010/2011 è prevista, come da calendario scolastico regionale, per il 15 settembre. Considerata comunque la protesta degli insegnanti nei confronti dei tagli del governo alla scuola, quasi tutti gli istituti inizieranno le attività il 16 settembre, data di partenza di tutti i servizi comunali. La popolazione scolastica Gli iscritti alle scuole pubbliche sono 28.138.

Nelle 44 scuole dell’infanzia statale (177 sezioni in tutto) i bambini sono 4637, in quelle comunali (121 sono le sezioni) 2885, per un totale di 7252 iscritti. Nelle 55 scuole della primaria (581 classi) sono iscritti 12.708 alunni: 435 classi sono a tempo pieno (una in meno rispetto allo scorso anno) e 146 classi a tempo normale (una in meno rispetto al 2009-2010). Nelle 27 scuole della secondaria di primo grado (le classi sono, complessivamente 347) gli iscritti sono 8.178. Da evidenziare l’incremento di circa 160 alunni nella scuola primaria e di circa 190 alla scuola secondaria di primo grado, mentre rimane sostanzialmente invariato il numero di iscritti alle scuole dell’infanzia. L’accordo intervenuto a fine luglio tra il sindaco Renzi ed il Ministro Gelmini ha consentito di dare completa risposta a tutte le richieste di tempo “pieno” - più correttamente in certi casi andrebbe definito tempo “lungo” - pervenute dalle famiglie, tanto che Firenze si mantiene quasi esattamente sugli stessi valori di tempo pieno dell’anno passato (435 classi contro le 436 del 2009/10) Gli alunni stranieri iscritti alle scuole pubbliche sono passati da 4118 iscritti, pari al 14,48 % del totale, nell’anno scolastico 2009/2010 a 4.689 iscritti, pari al 16,68 % nell’anno scolastico 2010/2011. A livello di nuove sezioni, da segnalare l’istituzione di una nuova sezione di scuola dell’infanzia presso la scuola primaria Anna Frank, per accogliere i bambini in lista d’attesa presenti nelle scuole dell’infanzia Daddi, Bechi e Niccolini ed un’altra nuova sezione presso la scuola dell’infanzia statale Rodari finanziata con il contributo della Regione, che si è fatta altresì carico di finanziare anche 10 sezioni comunali per le quali era stata chiesta la trasformazione in sezioni statali. La fattiva collaborazione con le istituzioni scolastiche statali ha consentito, anche per il prossimo anno scolastico, di riassorbire le liste d’attesa alla scuola dell’infanzia: infatti i bambini che non avevano trovato accoglienza, dopo le iscrizioni di febbraio, sono stati di volta in volta inseriti nei posti liberi presenti nelle scuole contermini, con un grosso lavoro di integrazione fra le due istituzioni – Stato e Comune – che gestiscono sul territorio fiorentino le scuole dell’infanzia.

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