Bennato in concerto gratis a Sesto

Mercoledì primo settembre 2010, ore 21:15, in piazza Vittorio Veneto a Sesto Fiorentino.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 agosto 2010 14:48
Bennato in concerto gratis a Sesto

Un grande spettacolo, un artista che ha scritto la storia della canzone d’autore, ma soprattutto una festa di piazza, per stare insieme e, allo stesso tempo, non dimenticare. Segna il ritorno di Edoardo Bennato l’edizione 2010 del Concerto per la Liberazione organizzato nell’ambito delle celebrazioni per la Liberazione di Sesto Fiorentino dalle truppe nazi-fasciste, avvenuta il primo settembre del 1944. Sessantasei anni dopo, ancora un primo settembre da festeggiare, in piazza Vittorio Veneto a Sesto Fiorentino, rigorosamente ad ingresso gratuito. Sul palco – ore 21:15 – il cantautore partenopeo con la sua band, per farci ascoltare i successi della sua quasi quarantennale carriera ma soprattutto i brani del nuovo album “Le vie del rock sono infinite”, che interrompe un silenzio discografico di cinque anni.

Un periodo in cui, al dna della “canzonetta” italiana, sono venuti a mancare l’ironia, la comunicatività, il “graffio” rock di un artista che, dal fantastico esordio di “Non farti cadere le braccia” (1973), non le ha mai mandate dire. “Le vie del rock sono infinite” è un album rotondo e profondo, in cui elettronica, pattern ritmici e riff di chitarra si sposano, senza mai tradire l’origine “acustica” di Edoardo Bennato. Il rock è la parola salvifica alla radice di un disco che abbandona la metafora dolceamara delle favole per tornare a fotografare la realtà che ci circonda.

E allora ecco “Mi chiamo Edoardo”, “Il capo dei briganti”, “Vita da pirati”... Ritratti di un musicista non schierato, consapevole che la libertà di pensiero ha da sempre un prezzo. E poi, le parole che sintetizzano lo scorrere di questi anni: l’Afghanistan e la guerra (“Un aereo per l’Afghanistan”), l’Italia che “brucia la bandiera” e quella che “incendia spazzatura”, con un fugace riferimento all’Italia monarchica ("C’era un re”), la Regina delle televendite Wanna Marchi (“Wannamarkilibera”)... Non può mancare un’isola, in un disco di Edoardo Bennato, così ecco “Cuba”, ritratto affettuoso di un angolo di mondo da sempre nel cuore di Bennato.

Né possono mancare ritratti femminili, come la splendida “E’ lei”, scelta come singolo che anticipa l’uscita di questo album, una ballad acustica che apre lo sguardo a un futuro più roseo, o l’altrettanto bella e personale “Perfetta per me”, ritratto di una figura femminile molto al di là degli stereotipi odierni. Ma ci sono altre due canzoni molto preziose su “Le vie del rock sono infinite”, che si riallacciano alla title-track e chiudono per così dire il cerchio di questo lavoro, e sono “In amore” (la cui musica scritta con Alex Britti) e la conclusiva “Per noi”.

La prima è una dichiarazione di resa all’amore e alla sua forza, in nome della quale è giusto mettersi ogni giorno in gioco, mentre la seconda chiude il disco con una dedica affettuosa a quanti si ritrovano a vivere questi tempi confusi sbandando di continuo, ma cercando comunque di tenere una rotta. Edoardo Bennato è da sempre un compagno di viaggio, tanto più prezioso con il passare degli anni perché prezioso rimane il suo punto di vista, che è quello di chi è rimasto sospeso nel tempo, e dalla sua “Isolachenonc’è” continua, di tanto in tanto, a spedire cartoline d’amore e di rock a noi, che nel frattempo siamo diventati “grandi”.

Cartoline in forma di canzone che ci fanno ancora voltare la testa, e alzare gli occhi verso l’orizzonte, per immaginare qualcosa di diverso.

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