Regione Toscana e Provincia Firenze contro i tagli della Gelmini

A rischio gli istituti superiori ed i centri di formazione permanente dove si svolgono i corsi serali per adulti. Targetti: "Il Governo annuncia politiche europee ma nei fatti chiude le scuole".

Redazione Nove da Firenze
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13 agosto 2010 19:25
Regione Toscana e Provincia Firenze contro i tagli della Gelmini

"Siamo fuori da quelle che sono le politiche europee più avanzate che puntano all'innalzamento dell'istruzione media come strumento per l'occupazione e l'inclusione sociale. Per questo voglio sottolineare il nostro dissenso alle politiche dei fatti, e dei tagli, portate avanti dal Governo che sono in contraddizione con quelle che vengono annunciate". E' questo il commento della vicepresidente della Regione Toscana con delega all'istruzione Stella Targetti, in merito alle riduzioni del personale docente per le scuole secondarie di secondo grado operato dall'Ufficio Scolastico regionale che, solo per la Provincia di Firenze, ha richiesto e non ottenuto 40 posti in più e si è visto decurtare altri 18 posti già autorizzati e non più disponibili nell'organico per un totale di 58 docenti in meno per il prossimo anno scolastico.

La conseguenza sarà la chiusura o la riduzione, da parte dell'Ufficio Scolastico Provinciale, di alcuni Centri Territoriali Permanenti (CTP), i corsi serali per adulti, come quelli di Bagno a Ripoli e di Castelfiorentino, frequentati da centinaia di studenti, mentre i CTP di Firenze, Empoli, Lastra a Signa, Pontassieve e Borgo San Lorenzo vedranno decurtate le ore di lezione. "Quelle degli Uffici Scolastici sono scelte burocratiche e obbligate – ha aggiunto Targetti – fatte in base ai livelli degli organici.

Ma queste decisioni si muovono nel quadro delle scelte politiche del ministro Gelmini che da una parte sottoscrive insieme al ministro al Welfare Sacconi, documenti come “Italia2020” che recepiscono le direttive europee contro la disoccupazione e il rilancio dell'economia attraverso percorsi d'istruzione e formazione di coloro che hanno assolto l'obbligo scolastico. Dall'altra si favoriscono i tagli dei docenti sul territorio negando di fatto questi principi. Tutto questo è inaccettabile – ha continuato la vicepresidente – perché con la chiusura dei CTP si impedisce la crescita professionale di queste persone.

In questo modo il Governo non solo non investe nel futuro attraverso l'innalzamento del livello d'istruzione come ci chiede l'Europa, ma punta a smantellare il tessuto sociale e culturale dei territori. E' bene che la politica sia consapevole delle conseguenze delle sue scelte e per questo chiediamo al ministro Gelmini, di provvedere con urgenza a dotare le scuole secondarie dei docenti necessari – ha concluso Targetti - per avviare regolarmente l'anno scolastico e non penalizzare i preziosi Centri di Formazione Permanente degli adulti".

(di Fabrizio Lucarini) Di Fede: “Questo governo sta facendo di tutto per tagliare con la scuola dei segmenti di società” “Se la situazione dell’organico scolastico per l’anno 2010/2011 resterà quella che si prospetta oggi, non mancherà la nostra presenza all’assemblea sindacale del personale docente e ATA indetta da Cgil, Cisl e Gilda per il 15 settembre”. È quanto fanno sapere in una nota il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, e l’assessore Provinciale alla Pubblica Istruzione, Giovanni Di Fede. “Purtroppo - ha aggiunto l’assessore Di Fede - la sensazione è che il governo stia perseguendo scientificamente un’opera di distruzione della scuola pubblica, che a questo punto non credo più dovuta esclusivamente a questioni economiche, perché dietro traspare un’idea culturale che noi combattiamo.

Abbiamo a che fare con un Ministero che comunica solo il 10 di agosto l’organico di fatto di cui potrà dotarsi ciascun istituto, e che, per quanto riguarda gli istituti superiori della Provincia di Firenze “dimentica” di assegnare ben 40 cattedre quando gli alunni sono circa 1.000 in più rispetto allo scorso anno. Non solo, pur di recuperare una quindicina di cattedre, si chiudono le scuole serali che rilasciano titolo dell'obbligo”. “La verità è che questo governo sta facendo di tutto per tagliare con la scuola dei segmenti di società, e la questione non riguarda più solo il settore scuola, ma le Istituzioni e le forze politiche tutte – ha concluso Di Fede - qui stiamo giocando con il futuro e l’identità del nostro territorio, e sarebbe davvero necessario ritrovare un’unità almeno su questo fronte”.

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