Autostrada A1, Galleria del Melarancio: abbattuto l’ultimo diaframma

La galleria accoglierà la carreggiata in direzione sud con 3 corsie di marcia. Le due carreggiate esistenti verranno invece destinate al traffico verso nord, una per il traffico pesante e l’atra per quello leggero. Ceccobao: "Opera di grande importanza".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 luglio 2010 18:23
Autostrada A1, Galleria del Melarancio: abbattuto l’ultimo diaframma

Sta per essere completata la nuova galleria del Melarancio, sull’Autostrada A1. Oggi è stato abbattuto l’ultimo diaframma della galleria, alla presenza di numerose autorità. Nell’ambito dei lavori di ampliamento alla terza corsia dell’Autostrada A1 - nella tratta compresa tra Firenze Scandicci e Firenze Certosa (denominata tratta “B”, lotti 4-5-6 ) -, la galleria del Melarancio è certamente l’opera più importante, sia per l’entità delle lavorazioni sia perché essa detta il tempo principale per l’esecuzione di tutte le fasi dell’intera tratta.

La galleria è ubicata in corrispondenza tra il km 293 e 294 dell’attuale autostrada A1 e attraversa la collina di Giogoli. La sua realizzazione prevede una variante di tracciato con la realizzazione di una nuova carreggiata indipendente dalle carreggiate attuali. La galleria accoglierà la carreggiata in direzione sud con 3 corsie di marcia. Le due carreggiate esistenti verranno invece destinate al traffico verso nord, una per il traffico pesante e l’atra per quello leggero. “La chiusura dello scavo della galleria del Melarancio entro i tempi previsti, e la possibilità di aprire un nuovo tratto di terza corsia nell’area fiorentina prima dell’esodo estivo – dichiara il presidente di Btp, Armando Vanni – rappresenta un motivo di orgoglio e di soddisfazione per la nostra azienda, che così conferma le sue grandi capacità tecniche ed umane, e il grande senso di dedizione al lavoro che contraddistingue tutti coloro che lavorano in Btp.

Da un punto di vista tecnologico abbiamo poi risolto brillantemente una situazione che dopo lo stop dell’agosto 2008 si presentava abbastanza complessa”. Descrizione tecnica La lunghezza totale della galleria naturale è pari a 990 m a cui si devono aggiungere un tratto artificiale di circa 50 m per ogni imbocco. La carreggiata sarà costituita da 2 corsie di marcia da 3,75m ed una da 3,50 per il sorpasso. Al di sotto del piano stradale è presente un cunicolo con funzione di via di fuga, collegato mediante apposite nicchie ubicate lungo la galleria che consentono di raggiungere siti sicuri posti all’esterno del tunnel.

Lungo lo sviluppo della galleria sono presenti inoltre 3 nicchie SOS e 4 nicchie SOS con accesso al suddetto cunicolo di emergenza. Fasi e modalità di esecuzione Lo scavo in sotterraneo ha interessato principalmente materiale di tipo argillitico consentendo quindi l’uso di soli mezzi meccanici senza mai utilizzare materiale esplosivo. Le modalità di esecuzione hanno previsto schematicamente le seguenti fasi di lavoro, che hanno interessano ogni singola porzione della galleria - denominata “campo” - con lunghezze variabili dai 6 ai 9 metri in relazione alla posizione ed alla tipologia di terreno da scavare: 1) consolidamenti sul fronte, costituiti da infilaggi di tubi metallici e di tubi in vtr; 2) scavo a piena sezione per ogni metro di avanzamento, e posa centina; 3) scavo e getto dell’arco rovescio; 4) impermeabilizzazione; 5) armatura e getto del rivestimento; 6) realizzazione del cunicolo di emergenza in due fasi successive.

Durante le lavorazioni c’è stata un’opera continua di monitoraggio sulla presenza di gas e di fenomeni deformativi. Tempi La galleria è stata realizzata con avanzamento sui due imbocchi 24h al giorno su tre turni di lavoro sette giorni su sette. Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione dell’intera galleria in 1017 giorni naturali consecutivi. I lavori, partiti nel giugno del 2007, hanno subito un’interruzione nell’agosto del 2008 a causa di un fenomeno deformativo denominato “fornello” che ha provocato il crollo di uno strato di terreno circa 30 metri sovrastante la galleria, fortunatamente senza nessun danno per i lavoratori.

Gli scavi, dopo una fase di messa in sicurezza e di riprogettazione della galleria, sono riparti nell’agosto 2008. La galleria in cifre 44 i milioni di euro del valore dell’opera 60 le persone mediamente al lavoro ogni giorno 355.000 le ore lavoro realizzate 2,5 gli anni richiesti per il suo completamento 50 i mezzi impiegati, fra escavatori, posizionatori, pale e sollevatori 45.000 i metri cubi di calcestruzzo utilizzati 5.000.000 i kg. di acciaio da carpenteria impiegati 120.000 i metri di infilaggi metallici 750.000 i metri di infilaggi in vetroresina 200.000 i metri cubi di materiale proveniente da scavi della galleria, principalmente utilizzati nella realizzazione delle dune antirumore lungo i cigli dell’autostrada Il commento dell'assessore Ceccobao "La cerimonia di questa mattina dà il senso concreto dell'avanzamento di un'opera di grande importanza sia a livello regionale che nazionale.

La terza corsia sulla A1 è un volano di sviluppo per il territorio, attrattiva per le imprese, utile per i cittadini, tanto più in un momento come questo caratterizzato da una forte crisi economica. Opere come questa sono il frutto di una forte collaborazione tra tutti i soggetti interessati e di grande rispetto e attenzione nei confronti del territorio attraversato". Questo il commento dell'assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Luca Ceccobao, intervenuto questa mattina all'abbattimento dell'ultimo diaframma della nuova galleria naturale del Melarancio, prevista nei lavori di ampliamento a tre corsie dell'Autostrada A1, tra gli svincoli di Firenze Scandicci e Firenze Certosa.

"Le grandi opere infrastrutturali, di per sé molto complesse - ha proseguito l'assessore –, spesso vengono realizzate in territori delicati dal punto di vista ambientale e con forte pressione insediativa. Queste opere, infatti, devono essere integrate nel territorio sia nella fase di progettazione e realizzazione, che nella successiva fase di esercizio. Per questo è necessario raggiungere un equilibrio tra le rispettive esigenze ed è fondamentale realizzare piani di monitoraggio ambientale, come è stato fatto in questa occasione, ma anche creare uno sportello informativo per i cittadini che per primi affrontano anche i disagi inevitabilmente connessi con la realizzazione di simili infrastrutture.

Sono molte ancora oggi le opere che Autostrade deve realizzare in Toscana; sono previsti investimenti per oltre 8 miliardi per potenziare la nostra rete stradale". "Mi auguro – ha concluso l’assessore Ceccobao - che la Società Autostrade continui a lavorare sul territorio toscano con costante attenzione nell’obiettivo di realizzare le opere programmate, strategiche anche a livello nazionale, presto e bene".

Notizie correlate
In evidenza