Peretola: la seconda pista fa paura ai residenti

Pista parallela e Parco della Piana: contano anche i cittadini?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 giugno 2010 15:25
Peretola: la seconda pista fa paura ai residenti

Si torna a parlare della seconda pista per l'Aeroporto di Firenze, quella parallela all'autostrada. Dai giornali locali apprendiamo dell’accordo tra il sindaco Renzi e il presidente della Regione Rossi, a proposito dell’assetto futuro della Piana fiorentina. Innanzitutto piena sintonia sullo spostamento della pista dell’aeroporto di Peretola: a quale scopo? Aumentare i voli dello scalo secondo il progetto di ADF, la società di gestione dell'aeroporto di Firenze. La nuova pista (l'attuale verrebbe smantellata) dovrebbe correre parallela all'Autostrada A11, essendo inoltre la pista dell'aeroporto troppo corta per far operare alcuni tipi di aerei.

Ma se la pista sarà parallela, servirà modificare la collocazione del parco e mettere le mani al Pit, come annunciato ieri. Le Giunte incassano l’approvazione delle categorie economiche e industriali, ma i cittadini? "Sappiamo bene, noi che ci viviamo, che cosa significa sopportare il rumore quasi continuo sulle nostre teste e respirare un’aria che presenta livelli di inquinamento sempre più elevati, grazie anche all’autostrada, ai centri commerciali e a tutto quello che chi ci amministra ha ritenuto opportuno regalarci -commentano dal Coordinamento dei Comitati della Piana- Evidentemente questa consapevolezza non è condivisa dalla coppia Renzi-Rossi, a cui non sorge il dubbio che il territorio fiorentino, non solo quello della Piana, abbia già dato tutto quello che poteva.

I due ci tengono però a precisare che c’è ferma volontà di non toccare il Parco della Piana, meravigliosa foglia di fico che ha permesso, da una parte, di creare nei cittadini l’illusione di un percorso partecipato che tenesse conto delle loro esigenze (Quali? Quelle di vedere tutelata una parte di territorio che è agonizzante dopo anni di cementificazione e sfruttamento? Sai che consolazione! Chi potrebbe essere così folle da opporsi?), dall’altra di dare l’illusione che si punti sugli effetti di interventi ambientali compensativi, soprattutto in previsione della costruzione dell’inceneritore di Case Passerini.

Il Parco della Piana è un comodo e falso alibi. Esso non consentirà, come invece raccomanda la VIS (Valutazione di Impatto Sanitario fatta in occasione delle decisioni sull’inceneritore), di bloccare le diossine destinate a “aumentare notevolmente negli scenari futuri in ragione dell’inserimento del termodistruttore”( il c.d. “termovalorizzatore”). E così per gli idrocarburi e il cadmio, entrambi cancerogeni. Ed è un falso che esso possa realmente compensare il grave carico ambientale che, secondo i progetti di Renzi e Rossi, è destinato a aumentare.

Se si era davvero tanto interessati alla tutela della Piana si doveva rinunciare a qualsiasi intervento, tenendo conto delle problematiche sanitarie della popolazione qui residente e del fatto che si andava a incidere su un territorio già sfruttato all’inverosimile, come sosteneva ancora la VIS che metteva in evidenza - insieme alla incompatibilità - già allora- dell’inceneritore con le gravi condizioni sanitarie e ambientali della piana fiorentina, la necessità di non aggravare la situazione con nuovi insediamenti e funzioni! E’ grave che ancora nessun amministratore della Piana metta in conto, e sembri considerare nella norma, le centinaia di morti da polveri sottili che si verificano ogni anno, solo per il territorio di Firenze.

La realtà è che i profitti che deriveranno dall’ampliamento dell’aeroporto e dalla costruzione dell’inceneritore impongono che si vada avanti ad ogni costo. Poco importa che il costo sia, come al solito, la salute dei cittadini che gli amministratori per primi dovrebbero difendere".

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