Sui PC del Comune di Firenze arrivano Thunderbird, Firefox ed OpenOffice

Cruccolini chiederà che alla direzione risorse tecnologiche venga dato adeguato appoggio sia per la formazione degli utenti sia per rendere ancora più rapida la fase di transizione al software libero.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 giugno 2010 18:45
Sui PC del Comune di Firenze arrivano Thunderbird, Firefox ed OpenOffice

La commissione bilancio del Comune di Firenze ha recentemente dato corso al primo step dell’attuazione della mozione presentata dal consigliere Eros Cruccolini, frutto del lavoro del gruppo cultura di Sinistra Ecologia e Libertà di Firenze e approvata dal Consiglio comunale, ascoltando la relazione del dirigente dell’Ufficio Risorse Tecnologiche in merito alla situazione attuale dei circa 4000 computer del Comune di Firenze, che è in prevalenza basati su piattaforma Microsoft. La scelta della piattaforma è diretta conseguenza della dipendenza che la maggior parte degli applicativi interni hanno nei confronti di librerie e applicativi proprietari MS o di altre piattaforme.

Esistono infatti numerosi software che vengono utilizzati per la gestione interna di atti e procedure che sono stati acquisiti nel passato dall'amministrazione e che dipendono per la produzione dei documenti finali da librerie Microsoft o da database proprietari. E' stato quindi necessario, anche recentemente, stipulare l'accordo con Microsoft perché non è pensabile abbandonare completamente le piattaforme nell'immediato futuro. Cruccolini ha sottolineato che “il dirigente ha però condiviso gli intenti della mozione e l'importanza che i software FLOSS possono rivestire nella pubblica amministrazione, soprattutto dal punto di vista del riuso del software tra amministrazioni pubbliche; già oggi nei bandi di gara per lo sviluppo di applicazioni per il Comune è previsto un punteggio aggiuntivo per le soluzioni aperte e che non dipendono da backend proprietari.

La direzione quindi si è impegnata per il prossimo triennio ad iniziare un progetto di migrazione che prevede: la migrazione degli applicativi largamente diffusi che si basano su piattaforme proprietarie per renderli indipendenti dal sistema, la migrazione verso database aperti per tutte le applicazioni non mission-critical, la sperimentazione di applicazioni GIS open-source. Oltre a questo, su tutte le macchine del Comune verranno installati gli applicativi Thunderbird, Firefox ed OpenOffice e verrà effettuata la completa migrazione verso sistema operativo GNU/Linux di 500 postazioni che possono essere rese indipendenti da piattaforme proprietarie”. Il consigliere Eros Cruccolini e il gruppo cultura di Sinistra Ecologia Libertà Firenze, pur consapevoli che la mozione fatta propria dalla commissione bilancio e approvata dal Consiglio comunale mira ad obiettivi più ampi nel campo del software libero, hanno dichiarato “la propria soddisfazione sul risultato di questa audizione: la migrazione delle applicazioni proprietarie è il primo passo per rendere l'amministrazione indipendente ed andare verso una migrazione importante del sistema informatico del Comune, che porta più libertà nelle scelte, più indipendenza, collaborazione tra amministrazioni e grandi ricadute sull'economia del territorio.

Soprattutto a riguardo della migrazione delle 500 piattaforme e dell'installazione di applicativi aperti è importante sottolineare che, in accordo a quanto osservato anche dal dirigente dei sistemi informativi, il cambio di piattaforma deve essere legato ad una adeguata formazione degli utenti per evitare che il personale non sia in grado di superare le prime, ovvie, difficoltà e sviluppi un senso di rifiuto per il nuovo software. “Anche l'assessore al bilancio Falchetti – ha detto Cruccolini -, in Consiglio comunale, ha ribadito il suo appoggio alla mozione".

Cruccolini chiederà che alla direzione risorse tecnologiche venga dato adeguato appoggio sia per la formazione degli utenti sia per rendere ancora più rapida la fase di transizione, cercando di raggiungere nel prossimo triennio degli obiettivi ancora più ambiziosi, in termini di macchine migrate e di applicativi sviluppati. "Un obiettivo sicuramente realizzabile è quello di rendere ancora più vincolante nei bandi di gara per la realizzazione delle piattaforme software del Comune la direzione del software libero, aumentando il punteggio delle soluzioni libere e vincolando in ogni caso le applicazioni all'utilizzo di protocolli e database aperti".

(lb)

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