Un giro d'Italia dei giovani nel nome dell'etica sportiva

L’assessore Allocca presenta GiroBio, gara a tappe per dilettanti under 27 (11–20 giugno). Sono 180 i ciclisti che parteciperanno alle nove tappe della competizione.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2010 15:38
Un giro d'Italia dei giovani nel nome dell'etica sportiva

Partirà da Cairo Montenotte (Sv) venerdì 11 giugno e approderà nove giorni dopo a Gaiole in Chianti (Si) la seconda edizione della gara ciclistica a tappe "GiroBio", giro d'Italia dilettanti under 27 ideato dall'Associazione Sportiva Dilettanti Girobio in collaborazione con la Fondazione l'Eroica e sostenuto da Regione Toscana e Federazione Ciclistica Italiana. Stamani si è svolta la presentazione in palazzo Strozzi Sacrati alla presenza dell'assessore regionale allo sport Salvatore Allocca, al presidente dell'associazione Girobio Giancarlo Brocci e all'ex ct Alfredo Martini.

Sono 180 i corridori, appartenenti a 30 squadre, 22 italiane, di cui cinque toscane, e 8 straniere, che parteciperanno alla competizione che prevede nove tappe e un giorno di riposo per un totale di 1305 chilometri attraver so le strade impegnative e gli scenari suggestivi del centro e nord Italia. Le ultime due tappe attraverseranno la Toscana: sabato 19 giugno con la Faenza - Vitolini intitolata all'indimenticabile Franco Ballerini, e domenica 20 giugno Firenze - Gaiole in Chianti, tappa nel nome di un altro campionissimo toscano delle due ruote, Gino Bartali, dove è compreso anche un tratto del percorso su strade bianche. Una competizione ricca di significati e valori che è in pratica un ritorno alla concezione "eroica" della gara a tappe, che introduce un elemento di contaminazione culturale nell'attuale visione del ciclismo e dello sport. Dall'altro lato, la gara ha una importante impostazione "educativa" che punta a dimostrare che uno sport di prolungato sforzo può essere affrontato in condizioni di assoluta "biologicità", magari con medie orarie appena più basse, ma fornendo un degno spettacolo agonistic o e spingendo i giovani a battersi al meglio senza la ricerca di pericolose “scorciatoie".

Un essere “bio” che passa anche attraverso i comportamenti come quello di “non sporcare”. Infatti tutti i rifiuti prodotti dai corridori e dalla carovana che li seguirà non saranno gettati in strada ma immediatamente raccolti in modo differenziato. Un’altra caratteristica importante della gara, alla cui realizzazione la Regione Toscana ha contribuito con 250.000 euro (costo totale 786.000), è il fatto che, dopo la selezione mirata a garantire l'attendibilità dei parametri vitali e dell'integrità fisica degli atleti, i partecipanti saranno seguiti per tutta la competizione da una equipe medico-scientifica, coordinata dalla Federazione ciclistica e dall'Università di Siena.

Questo, oltre ad assicurare la necessaria assistenza in gara, garantirà un costante supporto sanitario e psicologico a tutte le squadre partecipanti. Saranno inoltre studiate le esigenze di alimentazione degli atleti nel rispetto degli specifici bisogni e nel rispetto delle diverse culture alimentari. Inoltre, sarà effettuata una efficace azione di vigilanza sul rispetto delle norme nazionali ed internazionali in tema di antidoping e tutela della salute. Due medici in particolare raccoglieranno, prima della gara, tutti i farmaci in possesso delle varie squadre, e soltanto a loro gli atleti, in caso di necessità, potranno rivolgersi durante tutto lo svolgimento dell'evento. «Mi auguro ed auguro agli organizzatori – ha detto l'assessore allo sport Salvatore Allocca – che questa iniziativa assolva fino in fondo il compito di dimostrare che un ciclismo “pulito” è possibile e che i valori e gli uomini espressi dal grande ciclismo del passato, quello epico dei primi Giri d’Italia e di Francia di Coppi e di Bartali, e quello capace di entusiasmare trasmettendo valori etici e sportivi, esiste ancora e che questi ragazzi e queste società sportive ne sono gli esempi ed i prosecutori.

Non è mai eccessivo ricordare che i valori dell'etica e della sportività sono elementi centrali del ciclismo e dell’intero sport: non per l’esistenza di controlli e sanzioni, ma per il rispetto di un comune senso della correttezza della competizione, dove non si vince con l'inganno ma con sudore e lealtà e dove il risultato sportivo è frutto di allenamento, dedizione e sacrificio». Oltre alle ultime due tappe toscane, queste le altre sette tappe del GiroBio: 11 giugno, Cairo-Montenotte (Sv), 139 km 12 giugno, Serravalle Scrivia (Al) - Salsomaggiore Terme (Pr), 168 km 13 giugno, Salsomaggiore Terme - Ghedi (Bs), 155 km 14 giugno, Peschiera sul Garda (Vr) - Gallio sull'Altopiano di Asiago (Vc), 154 km 15 giugno, Pozzoleone (Vc) - Cima Montegra ppa (Tv), km 184 17 giugno, Castelfranco Emilia (Mo) - Cesanatico (Fc), 148 km 18 giugno, Tavullia (PU) - Urbino (PU), crono di 30 km I momenti salienti di tutte le tappe saranno trasmessi in diretta da Rai 3, dalle 16.30 alle 17.00; inoltre, della carovana del giro farà parte il camper del Regione, che farà promozione di progetti dedicati ai giovani e alla corretta alimentazione: “Filigrane”, “Guadagnare Salute” e la “Piramide Alimentare”. di Fabrizio Lucarini

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