Villa (Pdl): ''La sinistra attacca la riforma Gelmini difendendo i baroni''

"Contrariamente agli annunci fatti dall'allora ministro della pubblica istruzione Luigi Berlinguer - argomenta Villa - i corsi di laurea si sono moltiplicati, l'abbandono del percorso di studio è rimasto sostanzialmente immutato".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 maggio 2010 16:18
Villa (Pdl): ''La sinistra attacca la riforma Gelmini difendendo i baroni''

"Per migliorare l'Università, ridotta in pezzi dopo le riforme decise dalla sinistra, il Governo Berlusconi ha elaborato un disegno di legge che in questi giorni è all'esame della Commissione istruzione del Senato. La proposta dell'esecutivo intende riorganizzare il personale accademico e il reclutamento dei docenti. Il fallimento della riforma Prodi, oltre che dai fatti, è stato certificato anche dalla Corte dei Conti. Nel "Referto sul sistema universitario" i magistrati contabili affermano che la riforma della sinistra "ha generato un'eccessiva frammentazione delle attività formative e una moltiplicazione spesso non motivata dei corsi di studio che passano dai 2.444 dell'anno accademico 1999-2000 ai 3.103 dell'anno accademico 2007-2008". Dichiara il consigliere regionale del Popolo della Libertà e coordinatore regionale della Giovane Italia Toscana, Tommaso Villa. "Contrariamente agli annunci fatti dall'allora ministro della pubblica istruzione Luigi Berlinguer - argomenta Villa - i corsi di laurea si sono moltiplicati, l'abbandono del percorso di studio è rimasto sostanzialmente immutato ma il numero di ripetenti e di fuori corso ha raggiunto apici mai toccati in passato.

In più, in barba all'efficienza, sono aumentate le sedi decentrate e i professori a contratto esterni ai ruoli universitari: più 67% tra il 2001 e il 2008". "Basta quindi con gli attacchi strumentali contro il Ministro Gelmini. Chi attacca il Governo e la sua Riforma difende i Baroni e lo stato attuale. Ci vuole coraggio a sinistra a parlare di cambiamento!! Solo il centrodestra ha attuato una riforma reale dell'intero sistema, dagli altri esecutivi solo annunci! Anche il merito d'ora in avanti sarà una voce di bilancio.

Infatti il ministro Gelmini ha stabilito che se i conti delle Università saranno in rosso non si potrà assumere. Tagli agli sprechi da un lato e valorizzazione delle eccellenze dall'altro. Il governo Berlusconi intende sostenere le realtà migliori: più soldi andranno agli atenei capaci di soddisfare i nuovi criteri qualitativi stabiliti dal ministero e i finanziamenti già elargiti sono oltre 525 milioni di euro, il 7% del Fondo di finanziamento ordinario. Molta strada è già stata percorsa dal governo Berlusconi e un lungo tratto resta ancora da battere.

L'inversione di tendenza, però, è netta. Ora più che mai ci sono coloro che occupano per non cambiare (la sinistra) e coloro che votano per il cambiamento; basta vedere il recente successo delle liste di centro destra al CNSU in tutta Italia per capire che il vento è cambiato" conclude il consigliere del Pdl.

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