Ataf: in arrivo 206 nuovi bus. Ma è polemica con la Provincia

Andrea Barducci e Giuliano Fedeli giudicano “non corrette” alcune affermazioni rilasciate dal presidente dell’azienda di trasporto nel corso di una intervista.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 aprile 2010 19:59
Ataf: in arrivo 206 nuovi bus. Ma è polemica con la Provincia

L'azienda di viale dei Mille vara l'operazione di rinnovo del parco mezzi più importante della sua storia: sono in arrivo 206 mezzi di ultima generazione, per mandare in pensione i vecchi bus che hanno valso ad Ataf l'ironico nomignolo di Azienda Trabiccoli Ancora Funzionanti. E' stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione Europea il bando per la presentazione delle domande di partecipazione alla gara di fornitura di 206 bus con la modalità del leasing operativo, con scadenza il 17 maggio prossimo.

La nuova flotta ha un valore stimabile in circa 100 milioni di euro e nel dettaglio sarà composta da 26 bussini elettrici, 160 mezzi alimentati a gasolio conformi alle più recenti normative europee anti inquinamento, 20 mezzi con motore ibrido elettrico/gasolio. Chi si aggiudicherà l'appalto, dovrà garantire oltre alla fornitura dei mezzi anche la manutenzione e la copertura assicurativa per gli otto anni previsti dall'accordo di leasing operativo. "Ataf farà fronte all'investimento con risorse proprie, grazie alla formula del leasing operativo che con un esborso annuale quantificabile in circa 1,5 milioni di euro ci permetterà di offrire ai nostri passeggeri una flotta ultramoderna, dal valore di 100 milioni di euro", spiega il presidente Bonaccorsi.

"Questa massiccia operazione di rinnovo del parco mezzi è una tappa fondamentale nella storia industriale di Ataf, la più significativa compiuta fino ad oggi" prosegue Bonaccorsi. "Finalmente possiamo garantire ai nostri passeggeri che non ci saranno più ritardi e intoppi dovuti a guasti o a problemi di manutenzione. Come nelle grandi città d'Europa, anche i fiorentini potranno viaggiare su mezzi efficienti, comodi e rispettosi dell'ambiente". Ma è polemica con la Provincia di Firenze “E’ assolutamente scorretto cercare di prendersi i meriti degli aggiustamenti intervenuti negli ultimi giorni come se fossero decisioni autonome dell’azienda e poi dare la colpa alla Provincia per quelle cose che ancora non funzionano dopo il nuovo assetto”.

Il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci e l’assessore provinciale ai Trasporti, Giuliano Fedeli, commentano così l’intervista al presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, pubblicata ieri da un quotidiano fiorentino. Secondo la Provincia, nell’articolo in questione sono riportate alcune affermazioni non corrette. “Ad esempio - sostiene l’assessore Fedeli - la riorganizzazione del quadrante sud-ovest per il 2010 non ha comportato il taglio di un milione di chilometri, come invece si lascia intendere nell’intervista.

In realtà, grazie ad un accordo tra Provincia, Comune di Firenze e Regione Toscana, che fa partire il nuovo assetto soltanto al momento in cui la tramvia sarà a pieno regime, il taglio inizialmente previsto dalla Regione di circa 1,5 milioni è sceso a circa 700.000 su base annua; quindi per il 2010 la cifra è ancora minore poiché va calcolata a partire dal 21 marzo”. “In realtà, le risorse regionali per il TPL sono complessivamente aumentate di circa 3,3 milioni di euro annui – aggiunge il Presidente Andrea Barducci - poiché il cosiddetto taglio di risorse regionali per il trasporto pubblico locale su gomma è abbondantemente compensato dalle nuove risorse per il servizio tramviario: ovvero circa 6,5 milioni di euro all’anno che vanno al Comune di Firenze, sulla base del fatto che la linea T1 sta producendo un’offerta di trasporto qualitativamente e quantitativamente assai superiore a quella precedente, nonostante la rimodulazione del servizio su gomma”. Una seconda precisazione della Provincia riguarda le affermazioni di Bonaccorsi circa il disegno delle nuove linee e la determinazione delle loro frequenze: “Dobbiamo ricordare che esse sono state predisposte in stretta collaborazione tra i Comuni di Firenze e di Scandicci, titolari di buona parte delle linee interessate – precisa Fedeli -.

La responsabilità delle modifiche è infatti degli enti locali competenti, che infatti hanno già provveduto a decidere alcuni miglioramenti rispetto alla riorganizzazione del 21 marzo, ad esempio per la linea 44, per la 9 e per la 72, sulla base sia delle segnalazioni degli utenti sia delle proposte dell’azienda. Dobbiamo tra l’altro considerare che era abbastanza scontato che ci fossero delle cose da rivedere e l’azienda ha proprio il compito di segnalare i possibili miglioramenti, anche in considerazione del fatto che la riorganizzazione del 21 marzo ha rivoluzionato circa un quarto della rete di TPL dell’intera area metropolitana fiorentina”. Per quanto riguarda la proroga dei contratti al 30 settembre, la Provincia di Firenze precisa che “non solo per il lotto 1 urbano ma anche per i lotti 2 e 3 extraurbani, la proroga non è ‘di fatto’ come dice Bonaccorsi, ma ‘di diritto’, in quanto era già prevista dagli stessi contratti come obbligatoria per l’azienda e della cui necessità la Provincia ha comunque dato comunicazione formale”. Infine Palazzo Medici precisa che il prolungamento dei tempi della procedura di gara, ed in particolare per la elaborazione del capitolato, è dovuto al fatto che nell’ultimo anno, non per volontà della Provincia di Firenze, sono intervenuti notevoli cambiamenti, in parte non previsti e non prevedibili, come la pedonalizzazione di piazza del Duomo, l’ipotesi di spostamento dei capolinea dalla stazione Smn alla Leopolda, il nuovo assetto, ancora incerto, dell’intero sistema tramviario, i tempi non definiti della realizzazione delle infrastrutture necessarie per i nuovi nodi di interscambio come piazzale Montelungo. “Per questo – precisa l’assessore Fedeli - si è dovuto rimettere mano agli accordi e alle convenzioni tra Provincia e Comuni, in corso di ultima definizione, e si è dovuto elaborare il capitolato del lotto unico provinciale.

Un capitolato di grande complessità e rispetto al quale, fino a 10 mesi fa, da parte di Ataf non erano stati forniti i dati circa le risorse disponibili, il servizio richiesto dai Comuni, e la fattibilità nei tempi necessari del nuovo assetto della rete a nodi”. E Ataf replica "Sono contento delle precisazioni fatte dalla Provincia di Firenze. Ora gli utenti di Ataf sanno a chi fa pervenire i loro commenti per i cambiamenti in atto dal 21 marzo". Così il presidente di Ataf, Filippo Bonaccorsi, commenta le dichiarazioni del presidente Barducci e dell'assessore Fedeli.

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