Toscana: è attiva la Banca dati sui Saperi delle donne

L’iniziativa, consultabile su www.saperidelledonnetoscane.it, è stata presentata questa mattina dalla presidente della commissione Pari opportunità, Chiara Grassi, e dal vicepresidente uscente della Giunta toscana, Federico Gelli.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2010 19:12
Toscana: è attiva la Banca dati sui Saperi delle donne

Un sito internet dove le donne potranno inserire il loro profilo, i loro curricula, attraverso il quale mettere in rete competenze e saperi, e grazie al quale gli enti pubblici potranno attingere informazioni e profili professionali che potrebbero tornare utili, anche va precisato con chiarezza che la Banca dati sui Saperi delle donne non è un ufficio di collocamento telematico ma solo un luogo di promozione delle conoscenze. Stiamo parlando del sito Saperi delle donne toscane, raggiungibile all’indirizzo http://www.saperidelledonnetoscane.it, con link sulle pagine web sia della Giunta che del Consiglio regionale. L’iniziativa, già in rete, è stata presentata questa mattina a Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale, dalla presidente della commissione Pari opportunità, Chiara Grassi, e dal vicepresidente uscente della Giunta toscana, Federico Gelli, che ha la delega alle Pari opportunità. “Questa banca dati è prevista dalla recente legge sulla cittadinanza di genere”, ha detto la Grassi.

Che ha specificato: “Si tratta di un archivio che conserverà informazioni sulle caratteristiche scientifiche, professionali ed artistiche delle donne al fine di permettere la conoscenza dei loro saperi e delle loro formazioni presso gli enti pubblici”. E ancora: “Ma sia chiaro che attraverso questa banca dati non si acquisisce un posto di lavoro. Il nostro compito è informativo e non intediamo assolutamente sostituirci ai centri per l’impiego o alle strutture di collocamento”. La banca dati, attualmente gestita dalla Giunta regionale, dal prossimo anno, cioè dal 2011, sarà gestita dal Consiglio toscano e in particolare dalla commissione Pari opportunità.

Un aspetto, questo, che è stato sottolineato anche da Gelli. Il quale, dopo essersi dichiarato ”molto soddisfatto del lavoro svolto e dal risultato ottenuto”, ha sottolineato: “Il fatto che l’archivio sarà gestito dalla commissione Pari opportunità ha un preciso significato. Esso, infatti, dovrà diventare patrimonio dell’intera comunità toscana”. La Banca dei Saperi, la cui denominazione era inizialmente Albo dei Talenti, è prevista dalla legge sulla cittadinanza di genere del 2 aprile 2009.

Le donne che decideranno di iscriversi ad essa, nel rispetto delle leggi sulla privacy e sul trattamento dei dati personali, potranno farlo in modo gratuito ed in ogni momento potranno decidere di togliere il loro profilo. Lo scopo della Banca dei Saperi delle donne sarà dunque quello di far conoscere, col consenso delle interessate, le loro competenze ed i loro titoli di studio, esperienze ed attitudini varie, alle pubbliche amministrazioni che, una volta visionato un curriculum, dovranno chiedere il consenso alla diretta interessata per sapere chi è ed eventualmente per mettersi in contatto con lei. Nel corso della mattinata, grazie all’apporto dell’informatico Giordano Dolfi, il sito web della Banca dati sui Saperi delle donne toscane è stato illustrato ai giornalisti, anche con una dimostrazione pratica di come esso funziona e di come ad esso ci si iscrive.

(mc)

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