Capolinea alla Leopolda: la Provincia frena

"Passaggi immediati mettono in difficoltà i cittadini. Non può riguardare tutte le linee. Scaglionare i tempi e coinvolgere la Regione".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2010 16:07
Capolinea alla Leopolda: la Provincia frena

Firenze, il territorio provinciale e l’ipotesti di trasferimento del capolinea degli autobus alla ex stazione Leopolda. La Provincia di Firenze ha chiesto “con forza e determinazione di essere partecipe a scelte che le competono in ordine al trasporto pubblico, extraurbano in particolare”: così l’assessore provinciale alla Mobilità e ai Trasporti, rispondendo a un’interrogazione del gruppo di Rifondazione comunista nella quale si considerava come l’annuncio del trasferimento abbia portato a forti critiche e perplessità sia dei pendolari che delle Amministrazioni dei Comuni delle aree della cintura urbana fiorentina, in particolare del Mugello e del Chianti.

“Abbiamo convenuto con il Comune di Firenze – ha proseguito nella sua risposta l’assessore - che il cambio di capolinea non può riguardare tutte le linee extraurbane. In prima istanza il 21 di marzo, come aveva previsto l’Amministrazione comunale di Firenze, andranno alla Leopolda le linee extraurbane provenienti da Prato, Pistoia e Lucca. Poi si valuterà di aggiungere le linee che vengono dal Chianti, e cioè dalle direttici sud-ovest e ovest”. La Provincia ha chiesto di pianificare “un processo che sia scaglionato nei tempi e pianificato insieme alla Provincia, per tutte le verifiche necessarie e gli adeguamenti del caso.

Abbiamo chiesto anche con forza che ci si renda conto dei problemi delle diverse decine di migliaia di utenti pendolari che ogni giorno devono raggiungere rapidamente l’area della Stazione di Santa Maria Novella e da lì prendere altri mezzi di trasporto pubblico”. Ulteriore richiesta della Provincia è quella di coinvolgere nel confronto la Regione Toscana, “che deve porsi come elemento di coordinamento tra tutti gli Enti interessati: andiamo a toccare province più province, non solo Firenze, ma anche Prato, Lucca, Pistoia, Siena e Arezzo.

E’ un intervento necessario anche in ordine alle tariffe, per venire incontro agli utenti con un biglietto unico e un abbonamento unico per tutti i passaggi che è obbligato a fare”. “Ci siamo attivati – ha aggiunto l’assessore – frenando l’accelerazione immediata del processo di trasferimento dei capolinea, in modo da trovare soluzioni consone”.

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