Sfida vinta con il dibattito sulle adozioni per ToscanaIN

Grande interesse ha suscitato il dibattito sulle adozioni. Tante le figure qualificate coinvolte e tante le emozioni suscitate dalle esperienze di vita raccolte.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2010 10:53
Sfida vinta con il dibattito sulle adozioni per ToscanaIN

Nella prestigiosa sede dell’Auditorium dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze si è tenuto lunedì sera l’interessante e emozionante dibattito sul tema “Le adozioni nazionali, internazionali e a distanza”. L’incontro organizzato da ToscanaIN e moderato da Sara De Santi - avvocato dell’Ordine di Firenze, ha posto l’accento sul tema delle adozioni da un punto di vista giuridico, normativo, antropologico e “genitoriale”. Una panoramica completa su un argomento ancora troppo poco approfondito ma che coinvolge sempre più persone.

La Dr.ssa Maria Teresa Favilli, Giudice del Tribunale dei minorenni della Toscana, ha introdotto gli aspetti normativi della legge n.184 del 1983 a ha posto l’accento sulla sostanziale differenza tra adozione nazionale e internazionale. Nel primo caso centro della questione è il bimbo, che si trova in uno stato di abbandono; nel secondo il tribunale ha di fronte una coppia che decide di percorrere una strada lunga, importante e impegnativa. La trafila a cui vengono sottoposte le coppie che decidono di affrontare questo percorso è complessa piena di ostacoli ed esami continui, che ne valutano l’idoneità. L’intervento dell’avvocato Elena Zazzeri, Direttivo Unione Nazionale Camere Minorili e Membro del Consiglio dell’Istituto degli Innocenti, è andato a sottolineare proprio gli aspetti di affiancamento alla coppia non solo prima ma soprattutto dopo e durante l’adozione.

Le difficoltà del genitore adottivo infatti non terminano nel momento in cui il bambino entra nella nuova realtà ma accompagnano tutto il percorso di vita della nova famiglia. Oltre ad un sostegno psicologico capita che i coniugi necessitino anche di un sostegno economico. Ecco allora che la regione Toscana sostiene le famiglie nell’adozione internazionale con un contributo finanziario. Nicola Danti, Consigliere Regionale della Regione Toscana, ha illustrato come la nostra regione sia l’unica a livello nazionale che fornisce questo contributo; un piccolo sostegno economico che testimonia la vicinanza tra le istituzioni e chi sceglie di investire sul futuro dei bambini e della famiglia. Per Augusta Larosa, Antropologa culturale presso l’Università di Firenze, chi adotta un bambino adotta una mente, un mondo con cui dovrà confrontarsi.

Ogni bambino porta con se un bagaglio culturale molto spesso doloroso e ricco di sofferenza e un progetto di vita, compito del genitore è scoprire questo progetto e aiutare il bambino a realizzarlo. La testimonianza di due genitori adottivi è stata sicuramente la parte più emozionante e partecipata. Caterina Spezzigu, Consigliere Pro ICYC Onlus (ente autorizzato per le adozioni internazionali) dopo aver presentato gli enti autorizzati per l’adozione, ha raccontato la sua esperienza di adozione, unica, sofferta ma ricca di emozione e in continua evoluzione.

Altra testimonianza è stata quella di Philipp Bieri, padre adottivo di due bimbi, fondatore e presidente di Celine Associazione famiglie adottive nata con lo scopo di diffondere la cultura dell’adozione soprattutto nelle scuole. I bambini da aiutare sono tanti, troppi e un aiuto concreto può partire da tutti: aziende, famiglie, fidanzati, single, tramite l’adozione a distanza. A testimonianza di questo Valentina Baldini - GE Volunteers Chapter Leader (Corporate Attorney), GE Oil&Gas - ha raccontato l’esperienza di GE Volunteers e di come hanno intrapreso un progetto di adozioni a distanza con la ong ActionAid supportando 9 bambini in Brasile, India e Nigeria per 3 anni, in modo da contribuire alla loro crescita, salute, educazione e, contemporaneamente, allo sviluppo della comunità in cui i bimbi risiedono.

A chiusura del dibattito emotivamente molto coinvolgente la presidentessa di ToscanaIN e del Gruppo fiorentino di ActionAid Laura De Benedetto visibilmente soddisfatta per la riuscita di un evento diverso, ha presentato anche la campagna di ActionAid “Vorrei un caffè corretto” per garantire i diritti dei contadini, raccoglitori di caffè. di Chiara Tempestini

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