Rufina: accolto il ricorso al Tar della Toscana contro l'inceneritore

Il ricorso era stato presentato dall'Associazione Italia Nostra e da Giuntini Antinori. La sentenza riguarda aspetti di istruttoria tra cui un parere della Soprintendenza espresso in modo orientativo invece che definitivo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 marzo 2010 21:16
Rufina: accolto il ricorso al Tar della Toscana contro l'inceneritore

Sono stati annullati i procedimenti della VIA E AIA, è un fatto senza precedenti e rappresenta la prima grande vittoria contro gli inceneritori. Un altro ricorso di Assovaldisieve che era identico nella sostanza a quello accolto non è stato ritenuto ammissibile per vizio di forma, in quanto l'Associazione si era costituita poco tempo prima su quella emergenza. “La pianificazione provinciale dei rifiuti resta salda e solida. L'illegittimità individuata dalla sentenza del Tar relativa al ricorso sul termovalorizzatore di Selvapiana si basa innanzitutto su un vizio di procedura che non riguarda la Provincia di Firenze, ma il parere espresso dalla Soprintendenza in sede di VIA”.

Con queste parole l’Assessore provinciale all’Ambiente commenta la sentenza del Tar relativa all’impianto “I Cipressi” a Rufina, sottolineando preliminarmente che sui cinque ricorsi promossi con riferimento all’impianto di Selvapiana sono state emesse due sentenze, una favorevole alle amministrazioni resistenti e una sfavorevole. In particolare, i due ricorsi dell’Associazione Valdisieve sono stati dichiarati inammissibili. L'assessore sottolinea inoltre che per la seconda volta, ossia dopo la sentenza sul ricorso Wwf, il Tar fa salva la pianificazione provinciale sui rifiuti, comprese le scelte impiantistiche ed il ricorso alla termovalorizzazione, non censurando in alcun modo la localizzazione dell’impianto nel sito di Selvapiana, né le sue dimensioni o caratteristiche strutturali.

Non è stato oggetto di censure del Tar neppure la considerazione dell’impianto come ampliamento di quello esistente, anziché nuovo impianto. In pratica, l'annullamento della VIA riguarda un parere “orientativo” della Soprintendenza in merito all’impatto paesaggistico di Selvapiana. Un parere che, secondo il Tar, doveva essere “definitivo”, esprimendo quindi un sì o un no e non limitarsi soltanto ad un orientamento favorevole. Per quanto riguarda l'AIA, oltre alla riproposizione del vizio legato al parere della Sovrintendenza, il Tar ha rilevato che non risultavano esplicitate tutte le motivazioni dei pareri assunti.

Il Tar dunque ha annullato solamente gli atti gestionali a valle, ovvero l'autorizzazione di VIA e AIA, per difetto di istruttoria. Conseguentemente il difetto di istruttoria fa arretrare il procedimento di autorizzazione di VIA e di AIA, che potrà comunque essere completato in tempi ragionevolmente brevi, fermo restando la localizzazione e il dimensionamento dell’impianto di Selvapiana così come previsto nella pianificazione regionale e provinciale. "In ogni caso - conclude l'Assessore - ci riserviamo di valutare i prossimi passi da compiere, non escludendo nemmeno l'ipotesi di ricorrere al Consiglio di Stato". "La nostra Associazione esulta e annuncia che presenterà il libro sui rischi alla salute, prodotto da questo tipo d'impianti industriali, un rigoroso studio redatto da ISDE MEDICI PER L'AMBIENTE il 18 marzo presso la sede di Italia Nostra Firenze" commenta invece Mariarita Signorini, membro della Giunta e del gruppo di lavoro energia del Consiglio nazionale d'Italia Nostra. La foto è tratta dall'album di Slesia su Flickr.

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