Confindustria: ''Internazionalizzazione per far crescere l’impresa''

E’ una vocazione, per le imprese della Toscana, quella verso l’internazionalizzazione. Al “made in Toscana”, è legato grande interesse da parte dei consumatori e dei mercati, come anche il riconoscimento di una qualità distintiva.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 marzo 2010 18:32
Confindustria: ''Internazionalizzazione per far crescere l’impresa''

Si è svolto oggi, lunedì 1 marzo, presso la sede di Confindustria Grosseto, il convegno “L’internazionalizzazione delle PMI in Toscana. Opportunità di sviluppo e strumenti agevolativi regionali”. Di fronte ad una platea attenta ed interessata, sono stati toccati alcuni dei temi più cogenti legati all’internazionalizzazione. Una grande opportunità, ma anche un impegno da affrontare con gli adeguati strumenti. Al convegno, moderato da Filippo Maria Invitti, vicepresidente Confindustria Grosseto e delegato all’Internazionalizzazione, hanno partecipato: Ambrogio Brenna, assessore Attività produttive Regione Toscana, Alessandro Colombini, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Toscana, Mario Salvestroni, presidente Confindustria Grosseto, Gianni Chelini, assessore Attività produttive Provincia Grosseto, Michele Lombardi, dirigente Area promozionale Camera di Commercio Grosseto, Alessandro Compagnino, dirigente Regione Toscana, Roberto Santini direttore del Consorzio Grosseto Export. “La crisi economica ci ha portato un ‘bagno di realtà’ – ha osservato Alessandro Colombini, presidente di Giovani Imprenditori di Confindustria Toscana –: per noi under 40 cresciuti nei promettenti anni Ottanta, il mondo è diventato improvvisamente grande e turbolento, e la turbolenza sarà probabilmente la normalità dei prossimi anni.

L'internazionalizzazione rappresenta uno strumento importante per le PMI: i dati congiunturali recentemente diffusi da Confindustria Toscana ci mostrano timidi segnali di ripresa, ma abbiamo stimato che, con l'attuale livello di crescita, per ritornare ai valori di produzione del 2007 serviranno dieci anni. Una previsione che ci sconforta, ma che, più di ogni altra cosa, deve farci rimboccare le maniche, per ridurre più velocemente possibile questo gap. Gli imprenditori non si sottraggono alle loro responsabilità: lo dimostra quel -4 per cento di investimenti che, seppur sia un dato in flessione, si distingue dal crollo verticale degli indici di produzione e fatturato.

La quota export della Toscana verso i mercati dell’Asia centro-orientale, il Medio Oriente e le nuove economie sembra aumentare progressivamente, ma dobbiamo fare di più. Buona promozione ed internazionalizzazione strategica sono gli strumenti da cui partire: internazionalizzarsi non è più una necessità, ma una parte della stessa innovazione di processo dell'azienda, come l'acquisto di un nuovo macchinario. Non possiamo però farcela da soli, senza il supporto delle istituzioni. La complessità del momento attuale richiede a tutti maggiore concretezza.

Individuiamo allora insieme, istituzioni e sistema delle imprese, azioni concrete e mirate per l’internazionalizzazione, che tengano conto delle due caratteristiche fondamentali della nostra economia regionale: la maggior esposizione alla concorrenza internazionale, perché siamo la regione per eccellenza del ‘made in Italy’; le piccole dimensioni delle nostre imprese e la loro forte specializzazione in settori tradizionali”. Mario Salvestroni, presidente di Confindustria Grosseto, ha ribadito la centralità dell’internazionalizzazione per lo sviluppo e la crescita delle imprese, come pure la necessità che siano create condizioni in grado di supportare le imprese: anche in quest’ambito, accesso al credito, riduzione della pressione fiscale, revisione dei parametri di Basilea 2, divengono elementi da cui non è possibile prescindere. Concordi sono stati gli interventi di Gianni Chelini, assessore Attività produttive Provincia Grosseto, Michele Lombardi, dirigente Camera di Commercio Grosseto e Roberto Santini direttore del Consorzio Grosseto Export, sul ruolo strategico dell’internazionalizzazione. “Questa è una provincia che esporta circa il 4 per cento del suo prodotto, un dato non positivo, vista la qualità delle produzioni, ma dobbiamo ricordarci che quella di Grosseto è anche una provincia che è cresciuta, a livello imprenditoriale, a ritmo tre volte superiore a quello nazionale.

In questo quadro credo la propensione all'export si evidenzi come un settore fondamentale”, ha osservato l’assessore Chelini. Nel suo intervento, Michele Lombardi, dirigente della Camera di Commercio di Grosseto, ha richiamato l’attenzione sul ruolo basilare dell’informazione alle imprese, ricordando come le recenti iniziative di delocalizzare alcuni dei servizi offerti dalla Camera di Commercio abbiano come scopo primario quello di fornire informazioni e servizi funzionali agli impresi.

Un esempio di questo approccio è lo sportello Sprint Toscana, che vuole offrire agli imprenditori la possibilità di cogliere tutte le opportunità, sia in tema di finanziamento che di assistenza tecnica. Roberto Santini, direttore del Consorzio Grosseto Export, presentando una relazione delle attività svolte dal Consorzio nel 2009, non ha nascosto come la situazione dei commerci internazionali, per il 2010, si presenti comunque critica, nonostante il Consorzio abbia registrato, nel periodo gennaio-dicembre 2009, un dato generale di +2,30 per cento delle esportazioni rispetto al 2008: “L’attività promozionale svolta nel 2009 – ha osservato Santini –conferma la tendenza alla realizzazione di iniziative autonome, spesso in collaborazione con Enti o Associazioni, perché si possono così realizzare eventi più mirati per le aziende, con costi meno elevati e perciò più accessibili a tutte le aziende.

Per diminuire al massimo lo sforzo finanziario delle aziende associate il programma 2010 è improntato per la massima parte su attività promozionali di risultato a breve termine e con costi ottimizzati. Le relazioni con gli enti locali sono improntate alla massima collaborazione e fiducia, con un riconoscimento della funzione svolta dal Consorzio nei confronti delle aziende grossetane. Camera di Commercio, Amministrazione provinciale, Comune di Grosseto, Apt Maremma, nonostante le difficoltà di finanza pubblica nazionale condividono i nostro obiettivi”. “L'immagine della Toscana è un'immagine di altissima qualità – ha affermato Ambrogio Brenna, assessore regionale alle Attività produttive –, arte, cultura, prodotti agro-alimentari, fanno della nostra regione una delle più famose nel mondo.

Ma esiste, ed ha un grandissimo valore, anche la Toscana manifatturiera. ‘Non solo manifatturiero, non senza manifatturiero’ è uno slogan che, a mio avviso, ben sintetizza l’importanza di questo settore, uno degli asset fondamentali della nostra economia. Che ha bisogno, però, di un riposizionamento competitivo. Agli accademici che ci suggeriscono di ‘dismettere’ il manifatturiero, chiedo: ci sono settori in grado di sostituirlo, capaci di produrre altrettanta ricchezza (dai posti di lavoro alla crescita dei territori)? Ho un obbligo di concretezza al quale non voglio sottrarmi: il manifatturiero è una ricchezza per la nostra regione.

Ciò che occorre è un riposizionamento che consenta alle nostre imprese di affrontare con successo i nuovi mercati. Per quanto concerne l’internazionalizzazione, non si può agire con interventi ‘spot’, ma è necessario presentare interventi integrati: la Toscana, da un punto di vista qualitativo ed anche sociale, è un elemento che agli occhi dei consumatori educati comincia a fare la differenza, ed è su questo valore che dobbiamo puntare”. In relazione agli strumenti messi a disposizione delle imprese, la Regione Toscana si muove su tre diversi fronti: attraverso Toscana Promozione, con un piano integrato per la promozione, partecipazione a fiere, manifestazioni internazionali, incoming etc.; con i bandi per servizi qualificati e specializzati alle imprese e con attività di attrazione di investimenti esteri nella regione.

Sono stati forniti i dettagli del Bando per il sostegno dei processi di internazionalizzazione in scadenza il 15 marzo 2010 (ndr al momento della stesura dell’articolo). Tra le iniziative agevolabili – ed è questa una importante novità – non solo la partecipazione a fiere e saloni, ma, tra le altre, anche la creazione di uffici e sale espositive all’estero, quindi a sostegno di iniziative stabili. “Ci auguriamo – ha concluso Filippo Maria Invitti, vice presidente Confindustria Grosseto e delegato all’Internazionalizzazione – che questo sia il primo passo verso un progetto che mira ad avviare un percorso duraturo che veda agire in sinergia imprese ed istituzioni.

Intanto, il nostro impegno come Confindustria Grosseto sarà quello di creare uno sportello a sostegno delle imprese per informare e supportare sugli strumenti che le istituzioni mettono a disposizione. Inoltre è prevista, nei prossimi mesi, una iniziativa di promozione verso i mercati cinesi”. Per informazioni ed approfondimenti gli Uffici di Confindustria Grosseto sono a disposizione di tutti gli interessati: telefono 0564.468.811, e-mail info@confindustriagrosseto.it.

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