Un sistema di microcredito agevolato per le famiglie in difficoltà

Il progetto partirà il 1 marzo con l'attivazione di una rete di 85 centri d'ascolto. Sabato 27 febbraio, ore 9.30, al Comune di Campi Bisenzio convegno: Piccole e medie imprese e accesso al credito.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 febbraio 2010 14:31
Un sistema di microcredito agevolato per le famiglie in difficoltà

Firenze- Un sostegno concreto dalla Regione alle famiglie toscane in difficoltà a far quadrare il proprio bilancio. Parte il progetto di microcredito agevolato creato dalla Regione. Punto chiave la rete di Centri di Ascolto ai quali le famiglie alle prese con problemi finanziari potranno rivolgersi per poter accedere al sistema creato in collaborazione con Anpas, Arci, Caritas, Fondazione toscana per la prevenzione dell'usura onlus e Misericordie. Stamattina, nella sede del Cesvot a Firenze, i rappresentanti dei soggetti che hanno collaborato alla realizzazione, tra i quali anche l'assessore regionale alle politiche sociali, hanno firmato il protocollo d'intesa che, a partire dal 1 marzo, da avvio al progetto di microcredito agevolato.

Il protocollo di oggi, ha evidenziato l’assessore regionale, rappresenta un aiuto importante di fronte ad un quadro che evidenzia una effettiva difficoltà economica per numerose famiglie toscane: secondo dati Cispel, ifatti, nel 2009 le famiglie toscane non hanno potuto pagare 40 milioni di euro per consumo di gas, 150 milioni di euro relativi alla produzione di rifiuti ed al consumo di acqua; ed ancora, i pignoramenti immobiliari nel 2009 a Firenze sono cresciuti del 14,7% ed a Lucca del 12,5% rispetto al 2008; inoltre, il 32% della popolazione anziana toscana vive oggi con meno di 750 euro al mese.

La Regione fornirà gratuitamente alle banche le garanzie (fino all'80% dell'intero ammontare) per la concessione di prestiti fino ad un massimo di 4000 euro per far fronte a situazioni di momentanea difficoltà economica delle famiglie, che potranno restituirlo anche in piccole rate (di 70/80 euro) fino ad un massimo di 5 anni ad un tasso di interesse agevolato (del 4/5% medio annuo). Non sono previste spese di istruttoria o gestione della pratica, ed i fondi s aranno erogati al massimo entro 40 giorni dall'apertura della pratica.

La Regione, per garantire i finanziamenti concessi dalle banche, ha costituito un fondo di garanzia iniziale di 1,2 milioni di euro. Il microcredito è dedicato particolarmente a famiglie normalmente “non bancabili” ma che dimostrano di poter assolvere l’impegno di restituzione se aiutate a superare il momento di difficoltà. La rete territoriale dei Centri di Ascolto, 85 in tutto per ora, rappresenta il cardine del sistema. Aderiscono all'iniziativa 26 centri Arci, 40 strutture della Fondazione Antiusura, 13 centri Caritas, 9 Anpas ed 8 delle Misericordie.

La rete poggia soprattutto sulle strutture già esistenti. Ai Centri ci si potrà rivolgere per avere informazione ed orientamento, per ottenere assistenza e tutoraggio economico-finanziario, per la compilazione della documentazione necessaria alla richiesta. Le famiglie potranno recarsi ai centri anche per avere un aiuto nella corretta gestione del bilancio familiare e nella regolare restituzione del prestito ricevuto. Ai Centri spetta una prima valutazione della situazione familiare e l'invio della pratica ad un comitato provinciale che completa la valutazione verificando la rispondenza della richiesta alle caratteristiche del sistema di microcredito regionale.

Il protocollo prevede inoltre una cabina di regia regionale con il compito di coordinare l'intero sistema di microcredito. Informazioni più dettagliate L’elenco aggiornato dei Centri di Ascolto e quello delle banche che hanno aderito è consultabile. Gli imprenditori della Piana, come in generale tutti quelli che operano sul territorio provinciale fiorentino, in tempi di crisi economica si confrontano con i problemi dell’accesso al credito.

In che misura le imprese soffrono della richiesta di maggiori garanzie da parte degli istituti di credito? Minori concessioni di credito e scoperto rischiano di frenare ulteriormente gli investimenti e rallentare, perciò, i processi di sviluppo? Per approfondire queste tematiche, le presidenze dei consigli comunali di Campi Bisenzio, Calenzano, Sesto Fiorentino e Signa, su proposta della commissione consiliare risorse e sviluppo di Campi, hanno organizzato il convegno «Le piccole e medie imprese e l’accesso al credito», che si svolgerà sabato 27 febbraio, a partire dalle 9.30, presso il Comune di Campi, sala consiliare Sandro Pertini, piazza Dante 23.

Dopo i saluti delle autorità, sono previste le relazioni di Lorenzo Gai, professore ordinario della facoltà di economia dell’Università di Firenze, Francesca Rosa, viceprefetto aggiunto della Prefettura di Firenze e Giovanni Ricciardi, direttore generale di Fiditoscana spa. A seguire, dibattito con gli onorevoli Andrea Lulli e Gabriele Toccafondi. Modera il giornalista Daniele Calieri. «Tengo a precisare – sottolinea il presidente del consiglio comunale di Campi Bisenzio, Alessandro Tesi – che questo convegno non rappresenta un evento isolato: si colloca all'interno di un percorso, già avviato, di relazioni tra Consiglio, organizzazioni di categoria e istituti di credito.

Un percorso che si è sviluppato nella commissione consiliare risorse e sviluppo, ai cui membri si deve l'idea di questo incontro. Un prezioso approfondimento tecnico e politico che sarà utile a fare luce sulla realtà dell'accesso al credito in un momento di grandi sofferenze finanziarie ed economiche». «La capacità di accesso al credito – commenta il presidente del consiglio comunale di Signa, Domenico Zaccaria – rappresenta uno dei motori fondamentali per l'economia, soprattutto per la piccola e media impresa.

Politiche che agevolano l’accesso al credito rappresentano per il tessuto produttivo della Piana un occasione importante di rilancio, in quanto in una congettura di crisi il credito bancario risulta essere vitale per la sopravvivenza delle aziende manifatturiere del nostro distretto. Un patto trasversale fra politica, banche ed aziende potrebbe rappresentare una via di sviluppo in grado di innescare nuovamente il moltiplicatore economico della nostra realtà a vantaggio di chi vuol investire e creare ricchezza sul territorio». «Il tema del lavoro e della crisi economica – aggiunge Lara Burberi, presidente del consiglio comunale di Calenzano – è stato al centro del dibattito politico praticamente fin dall'insediamento dei nuovi consigli comunali, prova ne sono i consigli comunali aperti su questo argomento che si sono già svolti in alcuni dei comuni della nostra area.

Purtroppo stiamo assistendo in questi giorni sul nostro territorio alla richiesta di cassa integrazione da parte di una delle aziende più importanti della nostra zona: la Buzzi-Unicem di Settimello. Assistiamo anche a realtà positive quali quelle della ditta Mofopress che assume e forma lavoratori nonostante la crisi, ma si tratta comunque di casistiche sporadiche. Il convegno che si terrà sabato prossimo, promosso dalle Presidenze del Consiglio di Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano e Signa, è un altro momento fondamentale di discussione politica alla ricerca di soluzioni condivise ma soprattutto di strumenti concreti per contribuire al superamento della crisi economica».

Al convegno parteciperà anche Andrea Giorgetti, presidente del consiglio comunale di Sesto Fiorentino.

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