Le Comunità montane potranno contare su 2 milioni di euro

Nel caso in cui la Comunità montana sia estinta e trasformata in una Unione di comuni, il contributo va a quest’ultima.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 febbraio 2010 19:27
Le Comunità montane potranno contare su 2 milioni di euro

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato le modifiche alla legge regionale finanziaria per l’anno 2010. L’aula si è espressa a maggioranza: 40 i voti favorevoli, 14 i voti contrari, 3 gli astenuti. Con le modifiche approvate, le Comunità montane potranno contare su 2 milioni di euro, già previsti tra le risorse complessive destinate all’incentivazione delle Unioni di comuni. Lo ha deciso a maggioranza il Consiglio regionale.

Con la legge finanziaria 2010, lo Stato ha deciso di non finanziare più le comunità montane, la Regione interviene per assicurare loro risorse pari a quelle dello scorso anno. È stato, inoltre, previsto un contributo aggiuntivo alle Unioni di comuni, che subentreranno in tutti i rapporti attivi e passivi alle comunità montane disciolte. In particolare, 1,4 milioni di euro serviranno per il contributo ordinario consolidato alle comunità montane e 600mila euro saranno erogati in proporzione alla differenza tra l’ammontare delle risorse già assegnate dallo Stato nell’anno 2009 e quelle assegnate dallo Stato nell’anno 2010. Nel caso in cui la Comunità montana sia estinta e trasformata in una Unione di comuni, il contributo va a quest’ultima.

Sempre all’incentivazione delle Unioni di comuni sono destinati 800mila euro, di cui 200mila divisi in modo uguale e 600mila in proporzione alla differenza tra l’ammontare delle risorse già assegnate dallo Stato nell’anno 2009 e quelle assegnate dallo Stato nell’anno 2010. Approvata anche a maggioranza una mozione collegata presentata dai consiglieri Marco Carraresi, Luca Paolo Titoni e Giuseppe Del Carlo. La mozione impegna la Giunta regionale a “garantire, per il primo trimestre 2010, le risorse necessarie al funzionamento delle Comunità montane”, ad attivarsi “presso il Governo perché non si introducano ulteriori penalizzazioni e tagli” e a chiedere al Governo “che sia assegnata alle Regioni la potestà di ridefinire, nell’ambito dei requisiti di montanità − basati non sulla mera altitudine − l’elenco dei comuni montani”.

Mozione “perfettamente coerente con le modifiche appena votate dall’aula”, ha spiegato il consigliere Marco Carraresi, a nome del proprio gruppo, che sulle modifiche alla finanziaria regionale si è astenuto. (s.bar-dp)

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