Toscana e Santa Catarina: firmato accordo di collaborazione

Siglato tra il presidente del Consiglio, Riccardo Nencini, e il Governatore dello Stato brasiliano, Luiz Henrique de Silveira, il protocollo che promuove attività istituzionali, culturali e in campo scolastico.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 gennaio 2010 19:38
Toscana e Santa Catarina: firmato accordo di collaborazione

Il parlamento regionale ha concluso accordi internazionali, in questi anni, con circa quindici Stati, ma la firma di oggi (lunedì 25 gennaio), “rappresenta un’ottima occasione per la Toscana e la prima con un grande Stato del Sud America”. Così il presidente del Consiglio, Riccardo Nencini durante l’incontro in Palazzo Panciatichi con una delegazione di Santa Catarina guidata dal Governatore dello Stato, Luiz Henrique de Silveira, per la firma di un accordo di collaborazione tra il parlamento della Toscana e lo Stato brasiliano.

Con Nencini anche il vicepresidente Angelo Pollina e il segretario questore, Bruna Giovannini. All’incontro ha partecipato anche l’assessore del Comune di Firenze, Elisabetta Cianfanelli. Al centro del protocollo firmato la collaborazione per progetti reciproci in particolare nel settore dell’istruzione (favorendo anche scambi tra studenti e insegnanti), della cultura (anche nel campo dell’arte e dello sport), e in quello delle relazioni istituzionali.

A cominciare, ha precisato de Silveira, dall’istituzione a Jionville (capitale di Santa Catarina) del “Liceo dell’arte di Firenze”, in una struttura chiamata “Piazza Italia”, le cui lezioni inizieranno quest’anno. Il Governatore, tra i molti aspetti emersi durante il lungo e amichevole incontro a Firenze, ha sottolineato l’attenzione che lo Stato di Santa Catarina riserva alla cultura e alla “creatività”: “La società che avrà un ruolo nel futuro dovrà avere una buona base culturale e la nuova forma di sviluppo è l’industria creativa, perché ormai viviamo in un’epoca post-industriale – ha detto de Silveira -: Firenze e la Toscana hanno queste fondamenta culturali, e noi oggi siamo qui per far parte di questo processo di ricchezza culturale”.

(Cam)

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