Auto tracciamento per tutti i positivi al tampone Covid

Misure per velocizzare la presa in carico del sistema e la fine dell'isolamento nei tempi previsti dalla normativa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 gennaio 2022 23:05
Auto tracciamento per tutti i positivi al tampone Covid

Firenze, 11 gennaio- Tutti i positivi per avere la certezza di essere presi incarico devono essersi auto valutati su https://referticovid.sanita.toscana.it o su http://fascicolosanitario.regione.toscana.it/

Questo uno degli elementi fondamentali dell’ordinanza che è stata firmata dal presidente della Regione Eugenio Giani che velocizza anche le attività di tracciamento e la presa in carico dei casi positivi. Una decisione dettata dall’enorme numero di nuovi contagi che ha investito tutta la Toscana e che ha imposto l’adozione di nuove procedure per eliminare.

Per fronteggiare questa straordinaria situazione, la Regione ha attivato una modalità per semplificare il percorso di presa in carico attraverso un’autovalutazione da parte dei cittadini che sono risultati positivi a un tampone (sono esclusi i “tamponi fai da te”) inserendo le proprie informazioni sul portale https://referticovid.sanita.toscana.it accedendo con Spid, Cns o Cie. Il link per l’autovalutazione verrà attivato anche sul portale http://fascicolosanitario.regione.toscana.it/ e a seguire sulla App Toscana Salute.

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Compilando il questionario di autovalutazione, si può controllare se il proprio referto è stato correttamente caricato dalla struttura (ad esempio farmacia, struttura privata) che lo ha eseguito, successivamente i positivi che si dichiareranno sintomatici e paucisintomatici, dopo sette o dieci giorni a seconda del caso dovranno fare un tampone e, in caso di negatività, riceveranno automaticamente la comunicazione di fine isolamento. I sintomatici saranno seguiti dal proprio medico di medicina generale che, nei casi più seri, allerterà le Usca che prenderanno contatto con le persone interessate.

La centrale di tracciamento prenderà quindi in carico i casi sintomatici, dopo di che provvederà allo smaltimento in ordine cronologico dei casi che non avranno aderito alla procedura di autovalutazione.

In base all’ordinanza del presidente Giani, è stata introdotta un’altra novità: le persone con tampone negativo al termine del periodo di isolamento sanitario da Covid 19, trascorse 24 ore dall’effettuazione del test antigenico rapido o molecolare (anche in questo caso sono esclusi “i tamponi fai da te”) senza aver ricevuto altre comunicazioni ufficiali da parte dell’Asl, potranno considerare concluso il periodo di isolamento stesso. In questi casi la condizione fondamentale è che queste persone, anche se non sono mai state contattate dall’Azienda sanitaria a seguito del tampone positivo, si registrino nel sistema regionale in modo che la pratica risulti completa sia in apertura sia in guarigione.

“Questi provvedimenti – afferma il direttore generale dell’Asl Toscana sud est Antonio D’Urso – ci consentono di superare un periodo di difficoltà dovuto alla repentina impennata del numero di persone positive, che ha impedito di fatto di proseguire con regolarità quel sistema di tracciamento fondamentale per contrastare la pandemia. L’automazione di alcune procedure e quindi la semplificazione e la sburocratizzazione dei percorsi disposti dalla Regione, va incontro ai bisogni di molti cittadini da giorni in attesa di risposta e ci permetterà di smaltire le liste di attesa che si sono formate nelle ultime due settimane”.

“La fine dell’isolamento dopo 24 ore dalla negativizzazione anche senza certificazione automatica della Asl stabilita dalla regione Toscana è un passo in avanti ma, di fatto, consente solamente di fare passeggiate e poco più, senza neppur poter prendere un caffè al bar, figurarsi poter tornare al lavoro. Per questo è necessario il Green Pass e allo stato attuale si stanno registrando gravi ritardi nella sua riattivazione, con conseguenze pesanti per il sistema economico-produttivo che si trova fortemente rallentato, se non bloccato”. Così Fabrizio Cecconi, direttore generale di CNA Firenze, alle prese ogni giorno con le conseguenze di un sistema organizzativo collassato.

Dal caso di positivi a cui viene notificato dalle Asl il provvedimento di isolamento con fortissimo ritardo, proprio nel momento in cui sono guariti e che, ragionevolmente, si troveranno a stretto giro il Green Pass disattivato a quelli di imprese con 1/3 della forza lavoro bloccata per mancata riattivazione della certificazione verde al termine della malattia.

“Comprendiamo che il sistema sanitario è stato chiamato, in special modo in queste ultime settimane di esplosione del contagio, ad un compito molto difficile, ma è evidente che il sistema non ha retto alla prova. Occorre individuare nuove soluzioni tanto a livello regionale (Asl) che centrale (Ministero della Sanità): nell’immediato per risolvere ogni stortura e, a breve termine, per posizionare il sistema di diagnosi, cura e tracciamento su standard superiori agli attuali” conclude Cecconi.

"In Toscana, chi risulta negativo e non ha ricevuto entro 24 ore dal test la certificazione che lo libera dall'isolamento, potrà comunque uscire e riprendere tutte le sue attività, come stabilisce un'ordinanza del presidente Giani. Il problema urgente è un altro: ci sono migliaia di toscani, che hanno contratto il Covid, nel frattempo si sono negativizzati, ma hanno ancora il Green Pass bloccato. E' urgente che questa situazione venga risolta in tempi celeri".

Lo chiede il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella."Moltissime sono le persone assenti dal lavoro perché non ancora 'liberate' da un sistema che ha mostrato forti limiti e che di fatto è andato in tilt - accusa Stella -. In sostanza, l'ordinanza di Giani viene in soccorso di chi si trova in questa situazione di 'limbo' normativo, e il referto di negativizzazione avrà valore legale e diventerà il certificato. Il vero problema riguarda i cittadini che da giorni, dopo essere guariti dal Covid, attendono di ricevere la certificazione verde ormai indispensabile per poter accedere a tutte le attività sociali e per utilizzare i trasporti.

Le Asl parlino con il Ministero della Salute e sanino questo vulnus che sta penalizzando migliaia di toscani".

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