Autisti aggrediti e passeggeri infuriati, se questo è servizio pubblico

L'assessore Stefano Giorgetti condanna pubblicamente gli episodi. Autisti tornano sul piede di guerra

Antonio
Antonio Lenoci
20 ottobre 2015 13:37
Autisti aggrediti e passeggeri infuriati, se questo è servizio pubblico

La culla della Civiltà soffre d'istinto animalesco: Rinascimento? Preistoria. Avreste mai pensato che la privatizzazione sarebbe stata vissuta con tanto fermento?Quanto accaduto negli ultimi giorni a bordo di alcuni autobus cittadini ha dell'incredibile. Come sempre occorre contestualizzare l'accaduto e la cornice non è splendida: dipendenti e dirigenza sono quotidianamente in rotta, Palazzo Vecchio che un tempo deteneva le quote di maggioranza e poteva dettare legge sull'operato dell'azienda, adesso si limita a stringere accordi e fare raccomandazioni.L'accordo appena siglato per il miglioramento delle condizioni di trasporto è stato "congelato" a causa dell'aspettativa sull'esito della Gara regionale per l'assegnazione del servizio.

Il primo cittadino ha dichiarato di non voler commentare l'accaduto e di attendere le fasi successive del bando regionale.Seguono insulti, sputi ed aggressioni.C'è di peggio. Dopo l'ultimo incontro tenutosi tra dipendenti e azienda la RSU dichiara nuovamente di aver attivato le procedure di raffreddamento.Perché? Palazzo Vecchio pagherà 600mila Euro e Città Metropolitana 150mila Euro per coprire il servizio dal 1 novembre al 30 aprile 2016, poi entrerà in servizio il gestore unico regionale. "Busitalia assumerebbe 46 autisti cedendone solo 34 ad Ataf, altri 15 autisti sarebbero lavoratori interinali con contratto di 6 mesi" la RSU ritiene inidonea la cura proposta, preferirebbe controllori  e non intende appoggiare l'assunzione a breve termine.

E' ancora scontro su tutta la linea.

I passeggeri in attesa hanno varcato il confine della ragione? Le corse saltate, i percorsi deviati, la frustrazione di dover pagare un servizio che non tiene conto delle esigenze collettive può essere una scriminante?Poi ci sono le richieste pressanti degli addetti ai lavori: corsie preferenziali, sostituzioni che garantiscano turni idonei e pause regolari, orari che tengano conto dello stato reale dei flussi e non equivalgano a rincorrersi per poi ritrovarsi in fila alla fermata piena di gente inviperita.Tutti gli altri sono assolti? Gli automobilisti fiorentini sono indisciplinati, parcheggiano in doppia fila, occupano le poche corsie preferenziali esistenti, si inventano percorsi per bucare la Ztl ed occupano l'incrocio anche se questo è già pieno di auto.

D'altra parte se occorre fluidificare il traffico è perché qualcuno fa "il tappo".I consiglieri Trombi, Grassi e Verdi dichiarano "l'Amministrazione sia più esplicita: la responsabilità dei disservizi nel trasporto pubblico, dai ritardi alle corse saltate ai bus strapieni, sono da imputare al Comune e all'azienda, non certo ai lavoratori"

"Che il servizio ATAF versi in pessime condizioni è purtroppo sotto gli occhi di tutti - commentano gli esponenti di Sel - i responsabili di questa situazione non sono sicuramente gli autisti, lavoratori che svolgono la propria mansione in condizioni usuranti e che, ci fa piacere ricordarlo, hanno contribuito, anche recentemente, a dare i propri suggerimenti per migliorare il servizio e affrontare le criticità attuali".Come intervenire? "Siamo convinti che il Comune debba schierarsi apertamente in difesa degli autisti, valutando ogni opzione praticabile, e pretendendo un atteggiamento analogo da parte dell’azienda.

Ma chiediamo allo stesso tempo che il Comune riconosca pubblicamente che le responsabilità della situazione di tensione, che si è venuta a creare a causa del traffico e dei disservizi, non sono assolutamente imputabili agli autisti e che sono invece ascrivibili all’amministrazione stessa e all’azienda".Al front office ci sono loro, gli autisti. Se il problema è il nervosismo, può bastare un "mea culpa" a risolvere la situazione?  "Lasciate l'auto a casa".. non è uno scherzo.

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