Autista malata solidarietà colleghi, Rossi "Toscana che mi piace", critiche

Il post del Presidente su Facebook riceve critiche dai cittadini toscani "Vergogna!"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 maggio 2014 16:00
Autista malata solidarietà colleghi, Rossi

"La Toscana che mi piace" scrive Enrico Rossi su Facebook.

Rossella Cionini, autista dell’azienda di trasporto di Pisa, Livorno e Lucca si ammala. "Un lungo calvario di interventi e sofferenze. Le ferie e i permessi finiscono ma lei ha bisogno di altro tempo per curarsi. Ecco che in soccorso arrivano gli oltre 250 colleghi che decidono di donarle un giorno a testa. Ora Rossella è tornata in servizio, alla guida dei “suoi” bus. Questa è la gente di Toscana" conclude Rossi il post che in 2 ore riceve circa 2000 mi piace.

"Scaricare sui lavoratori qualcosa che avrebbe dovuto concedere l'istituzione per definirsi umana non mi sembra un gran vanto, Presidente. Qui di fatto Rossella sarebbe stata licenziata perché malata, se non fosse intervenuta altra gente. La Toscana non ha fatto un cavolo" è uno dei commenti al post.

Tanti prendono le distanze dalla burocrazia e si dichiarano contrari all'idea che la solidarietà debba arrivare dai colleghi di lavoro anziché dalle istituzioni."Si, è la Toscana, ma in questo caso meglio definire il caso come solidarietà tra i colleghi operai" oppure "Questi sono i lavoratori, la solidarietà e la cooperazione la vorremmo vedere in azione anche nelle istituzioni... ce la faremo, come ce l'ha fatta Rossella, auguri!"."Che vergogna uno stato che delega ai lavoratori la solidarietà ad una persona malata....

CHE VERGOGNA!!!" è un'altra delle risposte al post di Rossi."Proprio un anno fa stavo parlando con il Sig. Rossi di questi problemi vergognosi generati dalle belle leggi emanate dal governo italiano. A distanza di un anno non è cambiato ancora nulla. Come è possibile che una persona ammalata sia costretta a chiedere elemosina per potersi curare, oppure per non essere abbandonata a se stessa solo perché la malattia dura troppo tempo o peggio ancora: non essere assistita perché non ha mai avuto la possibilità di lavorare come dipendente? I politici si preoccupano solo con vigoroso interesse alle loro poltrone, alle bellezze del nostro paese, ai seggi e voti elettorali, ma alla salute e alla dignità dei comuni cittadini chi ci deve pensare? Vi sembra normale che questa signora debba chiedere la carità per non perdere il posto di lavoro e permettersi le cure necessarie delle quali ha bisogno?" il lungo intervento di un utente del Social.

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