Assistenza al malato, Firenze e la miseria del silenzio

C'è un periodo dell'anno in cui siamo tutti più buoni: se vi va di parlare, scriveteci a nove@nove.firenze.it

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 dicembre 2015 11:25
Assistenza al malato, Firenze e la miseria del silenzio

Firenze città solida e solidale, almeno fino a che qualche addetto ai lavori non ci racconta che non è proprio così, che tra le pieghe del sistema si annidano nicchie di potere e di prestigio, che le mele marce puzzano da parecchio tempo, ma sono tollerate da tutti. "Non lo scriva.. Mi raccomando off record.. Non metta il mio nome.. Oh, io non ho detto nulla" ad un certo punto anche il giornalista è in imbarazzo: il muro di omertà che lascia filtrare solo mugugni non aiuta nessuno.In questo periodo dell'anno, soprattutto, i grandi gruppi di volontariato si attivano per la raccolta dei fondi, la vendita di prodotti tipicamente natalizi è largamente diffusa, ma anche nella scelta dell'oggetto da portare sotto al gazebo serpeggiano malumori tra chi ci ha pensato prima e chi è stato copiato."Non verremo mai a dirvi apertamente cosa c'è che non va" ci è stato detto, senza vergogna, senza pensare che difendere lo status della onlus di turno significa mancare di rispetto al malato.

"Se poi ci tagliano i fondi come facciamo? Basta una parola fuori posto e siamo fuori" e stiamo parlando di solidarietà, di assistenzialismo, non di imprenditori o di commercio su vasta scala.. né di criminalità organizzata. Di cosa avete paura? "I dirigenti sono sempre gli stessi, cambiano le poltrone, ma le solite facce sono al potere da anni".Esistono associazioni famose e molto note sul territorio che da anni bussano alla porta delle istituzioni per ottenere spazi e convenzioni.

La convenzione è una cosa seria, permette alla onlus di poter essere conosciuta dai pazienti e coprire attraverso il Servizio Sanitario Nazionale alcuni servizi. Convenzione significa anche poter lasciare un volantino in sala d'attesa.Molto spesso i familiari di un paziente ricoverato a Firenze vengono a sapere dagli infermieri, in corridoio, che esistono volontari pronti a prestare cure domiciliari, seguire le pratiche burocratiche e fornire medicinali al degente"Vorremmo più visibilità..

dateci visibilità" ci sentiamo dire, ma siamo una vetrina oppure un servizio pubblico che deve raccontare i fatti e dare la possibilità ai lettori di esprimere la propria opinione?Siamo a Natale, veniamoci incontro. Allora raccontateci i fatti. Facciamo un patto: raccontateci cosa succede veramente a Firenze, dietro le sedie a rotelle scassate, dietro gli appuntamenti impossibili da prendere, rimandati senza motivo apparente mentre vi sentiti scavalcati, dietro il silenzio e le spallucce quando chiedete se esiste un modo per fare prima, per evitare di dover tornare più volte a firmare moduli con o senza delega, trasportando il congiunto come fosse una mascotte. Questa è la mail: nove@nove.firenze.it

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