Ascanio Celestini in Museo Pasolini

Giovedì 31 marzo e venerdì 1 aprile ore 21.00 al Teatro Puccini di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2022 14:23
Ascanio Celestini in Museo Pasolini

Secondo l’International Council of Museums le 5 funzioni di un museo sono: ricerca, acquisizione, conservazione, comunicazione, esposizione. Come potrebbe essere un museo Pier Paolo Pasolini?

In una teca potremmo mettere la sua prima poesia: di quei versi resta il ricordo di due parole “rosignolo” e “verzura”. È il 1929. Mentre Mussolini firma i Patti Lateranensi, Antonio Gramsci ottiene carta e penna e comincia a scrivere i Quaderni dal Carcere. E così via, come dice Vincenzo Cerami: “Se noi prendiamo tutta l’opera di Pasolini dalla prima poesia che scrisse quando aveva 7 anni fino al film Salò, l’ultima sua opera, noi avremo il ritratto della storia italiana dalla fine degli anni del fascismo fino alla metà degni anni ’70. Pasolini ci ha raccontato cosa è successo nel nostro paese in tutti questi anni”.

Ascanio Celestini ci guida attraverso le testimonianze di chi l'ha conosciuto, ma anche di chi l'ha immaginato, amato e odiato, si compone partendo dalle domande: qual è il pezzo forte del Museo Pasolini? Quale oggetto dobbiamo cercare? Quale oggetto dovremmo impegnarci a acquisire da una collezione privata o pubblica, recuperarlo da qualche magazzino, discarica, biblioteca o ufficio degli oggetti smarriti?

Cosa siamo tenuti a fare per conservarlo? Cosa possiamo comunicare attraverso di lui? E infine: in quale modo dobbiamo esporlo? 

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