Art Bonus, mecenati e bene comune: ama Firenze, ma Firenze non ti ama

Dall'Art bonus all'adozione dell'arredo urbano: il bene pubblico ha bisogno di aiuto per mantenersi bello, ma all'immagine chi ci pensa?

Antonio
Antonio Lenoci
27 ottobre 2017 15:45
Art Bonus, mecenati e bene comune: ama Firenze, ma Firenze non ti ama

L'Italia è un museo a cielo aperto, Firenze rappresenta il modello delle città d'arte che vivono di rendita ma devono essere gestite per poter attirare turismo ed investimenti. I soldi per le manutenzioni sono finiti e così sono partiti gli appelli rivolti al mondo intero. Su internet sono elencati vari monumenti del capoluogo fiorentino che avrebbero bisogno di una manutenzione più o meno straordinaria, è caccia ai mecenati contemporanei. Preferibilmente euro muniti, amanti del bello, no perditempo.Quando si lancia una proposta di tale valore occorre mettere in campo tutti gli strumenti utili per accrescere il proprio appeal, dalle foto perfette sui Social agli eventi mondani fino alle missioni all'estero dove portare un portfolio di genuina bellezza.

Abbiamo bisogno di like, di pollici alzati e di cuoricini, tanti. L'Art Bonus, il progetto Florence I Care, ed ancora Adotta un Monumento fino ai Patti di collaborazione rivolti anche a cittadini e comitati per la cura dell'arredo urbano. Qualcuno ha risposto alla chiamata proponendosi per finanziare opere di recupero architettonico ed artistico.

Ecco, cosa accadrebbe se il bene recuperato fosse poi maltrattato dai fiorentini stessi che hanno chiesto aiuto? Pensiamo se, un attimo dopo lo svelamento dell'opera "da secolare squallore a vita nuova restituita", qualcuno la oltraggiasse? Che brutto danno d'immagine sarebbe, quale imbarazzo. C'è un esempio di tutto questo. Nel settembre 2014 Palazzo Vecchio esclama "Nuovo look" svelando una fontana dell'Oltrarno, quel quartiere di Firenze tanto cool da fare invidia alle grandi città del mondo e recentemente rilanciato attraverso una Applicazione per amanti del bello che fa tendenza.   Si trattava della  Fontana dello Sprone, firmata Bernardo Buontalenti, all’angolo tra via dello Sprone e Borgo San Jacopo.

Un lavoro finanziato e realizzato da Luca Vincenzo Pantone titolare della Pantone Restauri. Presente all'inaugurazione anche il presidente di Fondaco Enrico Bressan.

Un regalo da 24.796 euro per la bomboniera del matrimonio tra Cosimo II de' Medici e Maria Maddalena d'Austria. Chissà contenti gli sposi.Il mascherone. Quale mascherone? Da tempo quel volto triste è coperto dai cartelli stradali e nasconde la faccia ai tanti turisti che ogni giorno scendendo dal caratteristico affaccio di Santa Trinita sul Ponte Vecchio si preparano a scoprire l'Oltrarno.  Un grande Benvenuto che ricorda quei totem minacciosi, quei teschi appesi alla maniera degli esploratori impegnati nella ricerca degli antichi tesori nelle terre selvagge.

Il ministro Dario Franceschini ha ricordato nel 2017 come l'ArtBonus abbia portato oltre 4.250 mecenati a donare quasi 158 milioni di euro per circa 1.150 interventi in tutta Italia. Abbiamo bisogno di piacere e di essere amati.E se oltre alla delusione del turista, ci fosse anche la delusione del mecenate? Possiamo permettercelo?

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