​Apre domani a Pisa l'Internet Festival 2018

Ricchissimo il programma di eventi che si terranno da domani, giovedì 11 ottobre a domenica prossima, in dieci location diverse. Cybersecurity: il 13 ottobre sarà inaugurato il primo centro regionale d'Italia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 ottobre 2018 15:50
​Apre domani a Pisa l'Internet Festival 2018

 L'appuntamento più importante a livello nazionale dedicato all'innovazione digitale, ai suoi protagonisti e al futuro della rete promosso da Regione, Comune di Pisa, Registro.it, Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant'Anna e Scuola Normale insieme a Camera di Commercio, Provincia e Associazione Festival della scienza. L'organizzazione è curata da Fondazione Sistema Toscana. Ricchissimo il programma di eventi che si terranno da domani, giovedì 11 ottobre a domenica prossima, in dieci location diverse.

Parola chiave dell'edizione 2018 è intelligenza, intesa come ricerca di soluzioni smart, efficienti e sostenibili. Tanti i temi che approfondiranno la parola chiave: intelligenza artificiale e i nuovi diritti, aspetti etici legati alle nuove tecnologie, risvolti sociali come appunto il linguaggio d'odio che percorre la rete. Le fake news, la datacrazia, giochi e libri, viaggi nella musica, nel teatro, nell'enogastronomia sensoriale e nello sport. Confermati a grande richiesta i percorsi educativi e formativi T-Tour e naturalmente ampio spazio a start up e spin off ed i loro progetti. La Regione Toscana, oltre a essere il principale promotore e sostenitore di #IF, sarà anche protagonista del festival con molte iniziative.

Ad esempio il 12 ottobre ci sarà l'evento conclusivo su Toscana Digitale, il percorso in dieci tappe di costruzione dal basso e in modo partecipato dell'agenda digitale. Un viaggio iniziato prima dell'estate, assieme a Comuni, imprese, associazioni e cittadini con i quali sono stati affrontati temi quali i servizi offerti, gli investimenti fatti e da fare, la comunicazione pubblica sui social. Il 13 ottobre l'appuntamento clou del programma della Regione con il taglio del nastro del centro toscano sulla cybersecurity.

Tra gli altri appuntamenti organizzati dalla Regione, da segnalare anche quello in programma sabato 13 ottobre dalle ore 10 alle 13 presso la Sala Stemmi della Scuola Normale Superiore, dal titolo ‘Odio e dunque sono' dedicato all'analisi del fenomeno da punti di vista differenti per comprendere, approfondire e cercare le chiavi affinché il web torni ad essere il luogo dove esprimersi liberamente. All'incontro partecipa anche la vicepresidente Monica Barni. Dopo la conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta oggi pomeriggio a Pisa presso il Centro Congressi delle Benedettine, è stato possibile vedere all'opera il primo drone sul mercato mondiale capace di fornire servizi per la salute e trasportare sacche di sangue (anche in città) monitorandone la qualità durante il trasporto.

Un volo dimostrativo è stato organizzato dal ponte della Cittadella verso ponte Solferino, con la supervisione di Giuseppe Tortora e Andrea Cannas, fondatori di ABzero, l'azienda che ha realizzato lo strumento.

Nasce in Toscana e sarà inaugurato il 13 ottobre a Pisa, nei giorni dell'Internet Festival, il primo centro regionale sulla cybersecurity: una sorta di ‘think tank' dove le università toscane e il Cnr, sotto l'ombrello della Regione, metteranno in comune le loro esperienze scientifiche e capacità tecnologiche, i loro laboratori, metodi, strumenti e capitale umano a vantaggio dell'intero sistema toscano, pubblico e privato. Sarà un luogo di studio ma anche di elaborazione di strategie. Il centro, primo esempio del genere in Italia, troverà casa nei Vecchi Macelli, l'edificio che a Pisa ospita il ‘Museo del calcolo' e il primo calcolatore italiano, la Cep, nato con il contributo del pubblico: un computer che allora occupava un'intera stanza.

Ma nei Vecchi Macelli c'è anche un incubatore di spin-off e startup. Passato e futuro dunque insieme. L'inaugurazione è fissata per sabato alle 14 con gli interventi, oltre che dell'assessore Vittorio Bugli, del rettore dell'Università di Firenze Luigi Dei, dell'Università di Pisa Paolo Maria Mancarella, dell'Università di Siena Francesco Frati, del direttore della Scuola Imt di Lucca Pietro Pietrini e del direttore Iit-Cnr Domenico Laforenza, ovvero i firmatari del protocollo che ha avviato la creazione del centro regionale.

A seguire, alle ore 1 5 (nella sala Azzurra della Scuola Normale), si terrà l'incontro dal titolo ‘Cybersecurity come bene comune' dove si parlerà di quello che istituzioni pubbliche, imprese e mondo della ricerca insieme possono fare a tutela di cittadini e aziende.

"L'uso della tecnologia ha trasformato la vita di tutti creando un mondo nuovo, totalmente interconnesso, dove i confini tra spazio fisico e digitale sono di fatto inesistenti – spiega l'assessore all'innovazione della Toscana, Vittorio Bugli - Lo scambio, spesso inconsapevole, di quantità enormi di informazioni avviene costantemente attraverso oggetti di uso quotidiano". Con gli smartphone che dialogano con la domotica di casa, in fabbrica con l'industria 4.0, attraverso i servizi on line e gli applicativi che girano sul cloud. "Gli attacchi informatici – prosegue l'assessore - riguardano tutti oramai. Colpiscono la Pa e le imprese. Le contromisure per tutelare la sicurezza personale nello spazio fisico sono note ed usate, assai più lieve è invece la percezione dei rischi e della vulnerabilità digitale. I l centro nasce per colmare questo gap".

Il centro toscano, che dovrà difendere pubblica amministrazione e pmi scandagliando la rete e sensibilizzandone i fruitori, sarà il frutto di un lavoro di squadra dove i singoli gruppi di ricerca non perderanno la loro individualità ma metteranno in comune le loro competenze creando un valore aggiunto. L'idea ha trovato le prime gambe in un protocollo firmato a febbraio 2018, siglato da Regione, che ne è stata la promotrice, Università di Firenze, Pisa e Siena, Cnr e Imt di Lucca. Dopo otto mesi è realtà, con la Regione pronta a garantire 500 mila euro l'anno per la fase di avvio.

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