Appalti illegali: tutelare i lavoratori è alla base dell'onestà

La proposta della Cgil rilanciata dalla Camera del Lavoro di Firenze è una ricetta a lievitazione naturale: se solo venisse scongelata

Antonio
Antonio Lenoci
17 marzo 2015 17:39
Appalti illegali: tutelare i lavoratori è alla base dell'onestà

Grande mobilitazione in vista per la raccolta Firme del 19 Marzo. Nell'inerzia delle istituzioni una proposta di legge "anticorruzione" arriva diretta e schietta da parte dell'iniziativa popolare.La raccolta firme promossa dalla CGIL punta a colpire l’illegalità diffusa: "Basta con il precariato a vita per le lavoratrici e i lavoratori coinvolti".Tutelare il lavoratore equivale a controllare il "Sistema". Punto. "Se la base è solida - spiega il presidente della Camera del Lavoro di Firenze, Mauro Fuso - allora possiamo costruire qualcosa di stabile" una considerazione limpida e cristallina che si fatica a non riscontrare già valida ed efficace nella regolamentazione attuale.

All'indomani dell'ennesimo scandalo sugli Appalti nelle Grandi Opere il dibattito si arena tra controllori e controllati fino al Commissario risolvi Emergenza, figura già vista e forse addirittura abusata in un contesto dove la normalità dovrebbe essere la certezza del diritto, e delle pene."I lavoratori degli Appalti sono considerati nella filiera gli ultimi, i più poveri - spiega Mauro Fuso - invece devono avere la stessa dignità degli altri. Il sistema Appalti lascia margini troppo ampi, la committenza pubblica non ha più la responsabilità solidale.

Se un appaltatore privato si comporta male o non paga, il committente pubblico non subentra, invece secondo noi o il committente pubblico o un fondo Inps dovrebbero intervenire come garanti. Se c'è un appalto che ha determinate caratteristiche, ad esempio serve ad assumere un tot di persone, e poi nel valore effettivo è inferiore al quantitativo economico che sarebbe richiesto per pagare i lavoratori oggetto dell'appalto, già da questo si dovrebbe capire che c'è qualcosa di strano.

Al momento tutto si scarica sul lavoratore che il lavoro presta, è il dipendente alla fine che non avrà nulla di garantito a prescindere dal contratto sottoscritto o da chi vi abbia preso parte". Una battaglia storica di Cgil è anche quella sulle rappresentanze fantasma: "Sono i contratti pirata - spiega Fuso - dove ad un certo punto si fissano delle condizioni che non rientrano nei minimi sindacali riconosciuti dalle sigle più importanti e sono palesemente deficitari o lesivi dei diritti dei lavoratori, ma sono corredati dalla sottoscrizione di sigle sconosciute che non hanno una rappresentanza tale da poter stabilire accordi di alcun tipo e non dovrebbero avere peso contrattuale a danno e sulla testa dei soliti lavoratori". A pochi passi da Borgo dei Greci il sindaco di Firenze Dario nardella e l'ex Procuratore Giuseppe Quattrocchi presentano un piano "Anticorruzione" che vede il primo cittadino, supportato dal consigliere speciale additare la Burocrazia "La troppa Burocrazia facilita il sistema illegale.

tutto dovrebbe essere reso più semplice in modo che anche i cittadini possano essere controllori di ciò che accade". Fatto salvo che a volte, come nel caso dei Comitati, c'è chi grida "Al Lupo al Lupo", ma tutti vedono solo Cappuccetto Rosso.Una giornata intensa contro l'illegalità. In un'altra sala di Palazzo Vecchio c'è infatti Libera, e domandiamo ad Andrea Bigalli se la ricetta della Cgil sia condivisibile da parte della nota Associazione che lotta contro le Mafie: "Senz'altro - risponde Bigalli - l'Appalto è il punto di intersezione tra le pubbliche Amministrazioni e le Mafie di qualunque segno e provenienza geografica.

Si tratta di mettere in atto norme che già ci sono e soprattutto di darsi una Legge quadro sugli Appalti visto che ci sono organismi di controllo da regolamentare, penso alla Società regionale appaltante. Noi ci raccomandiamo agli amministratori pubblici: formatevi ed informatevi su queste tematiche non è solo un problema di buona volontà. Bisogna imparare come si muovono le Mafie per essere più veloci di loro".  

Presso la sede della Camera del Lavoro in Borgo dei Greci a Firenze, la CGIL ha annunciato la grande giornata di mobilitazione del 19 Marzo per la raccolta firme sulla proposta di legge di iniziativa popolare sugli Appalti.

Ecco i punti di raccolta firme nella provincia di Firenze dalle 10.00 alle 17.00:

Empoli Mercato settimanale, zona stadio

Ospedale San Giuseppe

Certaldo Coop FI (nuova sede)

Sesto Fiorentino Piazza Vittorio Veneto

Figline Valdarno Piazza San Francesco

San Casciano Via Macchiavelli, davanti Palazzo Comunale

Borgo San Lorenzo Piazza Martin Luter King

FIRENZE Piazza Isolotto

Borgo La Croce ang. Piazza Beccarla

CTO /Careggi)

Ospedale Torregalli

Ospedale Ponte a Niccheri

Scandicci Piazzale della Resistenza ( Fermata Tramvia)

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