Anziani non autosufficienti: online l’avviso per il contributo

L’assessore Funaro: “Importante contributo per le famiglie caregiver". CNA Pensionati: “Anziani a rischio povertà”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 novembre 2023 17:57
Anziani non autosufficienti: online l’avviso per il contributo

È online sulla Rete civica del Comune di Firenze l’avviso per erogare il contributo economico ai caregiver, ovvero alle famiglie che hanno in carico a domicilio familiari anziani in condizione di non autosufficienza. Le domande possono essere presentate solo online; c'è tempo fino al 23 novembre prossimo.

Il contributo è stato promosso dall’assessorato al Welfare guidato da Sara Funaro in considerazione della rilevante funzione assistenziale che i parenti svolgono per i propri cari anziani e dei costi sociali ed economici da loro sostenuti.

“Mentre il governo non finanzia la legge delega sugli anziani non autosufficienti - ha detto l’assessore e presidente della Società della salute di Firenze Sara Funaro -, il Comune di Firenze li considera una priorità. In città sono il 26% della popolazione e la nostra attenzione per i loro bisogni è alta". "La legge di bilancio varata per il 2024 rinvia l’attuazione al 2025 - ha spiegato l'assessore -; evidentemente per il governo milioni di anziani non autosufficienti e i familiari che li assistono ogni giorno, non sono una priorità". "Il contributo per i familiari caregiver per noi è fondamentale - ha continuato Funaro - perché è una misura economica importante che dà un aiuto alle famiglie che si prendono cura tra le mure domestiche dei propri cari anziani non autosufficienti. I caregivers svolgono un ruolo di rilievo nel sistema del welfare familiare e sono una figura centrale nell’assistenza dei familiari".

La richiesta deve essere presentata attraverso l'apposito servizio on line al quale deve accedere il familiare che svolge funzione di assistente (familiare caregiver) identificandosi esclusivamente tramite Spid.

Per chi avesse necessità di aiuto per la presentazione della domanda sono attivi i seguenti servizi: assistenza telefonica, nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì, dalle 9 alle 12, contattando i numeri 055 276 7414 oppure 055 276 7409; assistenza alla compilazione e invio della domanda presso l’apposito sportello nei giorni di martedì e giovedì, dalle 9 alle 13 e dalle 14.30 alle 16.30 presso la sede della Direzione Servizi sociali, (viale de' Amicis 21), previo appuntamento da prendere contattando i numeri 055 276 7414 oppure 055 276 7409.

Il contributo viene concesso, in via esclusiva, agli anziani non autosufficienti che, in conseguenza del Piano di assistenza personalizzato predisposto dall’Unità di valutazione multidimensionale, alla data del 31 dicembre 2022, si trovano in lista d’attesa per l’accesso al “Contributo di sostegno alle cure familiari” e agli anziani non autosufficienti che hanno beneficiato dell’analogo contributo nell’anno 2022. L’importo del contributo è definito in base all’Isee per prestazioni sociosanitarie.

In Italia vivono 3,8 milioni di anziani non autosufficienti, e diventeranno 4,4 milioni nel 2030. Di questi, secondo l’Istat, ben 1,3 milioni di over 75 non ricevono un aiuto adeguato rispetto alle esigenze e ai bisogni della vita quotidiana e circa 1 milione vive da solo o con altri familiari tutti over 65 senza supporto o con un livello di aiuto insufficiente. Questi dati obbligano a porci seriamente il problema del welfare e del sostegno necessario a garantire una vita dignitosa a questa fascia di popolazione sostiene LUCIANO BARTOLOTTI Presidente di CNA Pensionati Toscana Centro che interviene su un problema annoso che le istituzioni sono chiamate ad affrontare con la massima urgenza.

Negli ultimi trent’anni – dice Bartolotti - in Italia ogni crisi economica è stata affrontata con drastiche riforme del sistema pensionistico e con l’imposizione di sacrifici che non erano mai bilanciati da incrementi dignitosi delle pensioni medio-basse. Oggi, con l’aumento della popolazione anziana, è evidente quindi che ci troviamo ad affrontare la grande sfida di un nuovo sistema di welfare, capace di ridisegnare il ruolo dello Stato quale garante di un benessere diffuso e generalizzato. CNA Pensionati - che è una forza sociale - intende vigilare su questo percorso e farsi ascoltare ad ogni livello, concentrando gran parte delle forze per far sì che i provvedimenti e le risorse messe sul piatto a livello governativo, regionale e territoriale, siano finalmente all’altezza delle esigenze pressanti di questa fascia di popolazione”.

“A causa degli aumenti dei costi di energia, ad esempio -prosegue Bartolotti- moltissimi anziani con assegni minimi si vedono costretti a tagliare spese di prima necessità, e sappiamo bene che i correttivi del Governo saranno insufficienti. Servono quindi subito misure ad hoc per dare una mano agli ultra 65enni in difficoltà, a partire da una riforma rapida e drastica della struttura delle bollette energetiche”.

Ma non è tutto. Un altro tema caldo riguarda la mancata revisione delle pensioni minime, per consentire a milioni di pensionati in questa situazione di condurre una vita dignitosa. Dei circa 3,8 milioni di anziani che non riescono a provvedere alle loro necessità quotidiane, il 45% è assistito da un parente o un caregiver; figure sulle quali ricade il carico maggiore, e nonostante sia stata approvata la Legge sulla non autosufficienza, di cui anche CNA Pensionati ha reclamato l’urgenza, ad oggi mancano ancora i decreti attuativi, e questo fa sì che uno strumento normativo che poteva rimetterci in pari rispetto agli altri Paesi europei resta di fatto inattuato per problemi di scarsità di risorse a copertura del provvedimento.

“Ecco perchè -conclude il Presidente Bartolotti- oggi la partita si gioca tutta sui decreti attuativi attesi per gennaio 2024 e sulla prossima legge di bilancio che deve assolutamente prevedere il graduale incremento di risorse necessarie a concretizzare la riforma. L’auspicio di CNA Pensionati è quindi che i 10 milioni di persone, tra anziani, familiari e caregiver, che sperimentano quotidianamente la realtà pratica della non autosufficienza, trovino presto una risposta della politica pronta a raccogliere l’importante sfida di migliorare e rafforzare questo settore del welfare, da troppo tempo trascurato e sottovalutato”.

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