"Anti Covid, inevitabili misure più restrittive in Toscana"

Dopo lo sfogo di Nardella stamani per le troppe persone in centro a Firenze, stasera è la volta del sindaco di Prato Biffoni: "Senza provvedimenti adeguati non arresteremo la diffusione del contagio". La Toscana sta per diventare regione arancione o rossa? I sindaci dell'area empolese hanno già incontrato Giani chiedendo provvedimenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 novembre 2020 19:39
ph Facebook Biffoni sindaco

I sindaci dell'area metropolitana "vasta" sono arrabbiati. Stamani Nardella, primo cittadino di Firenze, ha strigliato i cittadini che in questo week end hanno affollato troppo le vie del centro. Adesso, a inizio serata, su Facebook, è Matteo Biffoni sindaco di Prato (nonché presidente toscano di Anci) a usare parole dure. E a fare capire che nell'immediato futuro non sono affatto escluse misure più restrittive nel territorio centrale della Toscana. 

La domanda è: la Toscana, attualmente "gialla" cioè tra le aree considerate dal governo meno problematiche dal punto di vista della diffusione del vitus, sta per diventare zona arancione o addirittura rossa?

"Così - scrive Buffoni sul popolare social - non ci si fa. Ve lo dico onestamente. Oggi, solo a Prato, 338 casi positivi e 3 persone decedute, ma i numeri sono pesanti in vasta parte della Regione. La situazione è davvero faticosa per il sistema sanitario e preoccupante a Prato, come nel resto della Toscana. Tutto questo comporta che non abbiamo il tempo di aspettare i nuovi posti letto, perché tutti gli ospedali della Asl Toscana Centro sono in estrema difficoltà. Perciò, a mio modo di vedere, appaiono inevitabili misure più restrittive sul territorio toscano, almeno nell'area metropolitana.

Mi spiace dirlo ma mi sembra proprio che senza provvedimenti adeguati non arresteremo la diffusione del contagio. E sono altrettanto convinto che deve esserci uniformità tra territori limitrofi, perché nessuna azione a livello comunale avrebbe sufficiente efficacia. Nonostante questo, nel fine settimana abbiamo un numero spropositato di segnalazioni (e di interventi quando possibile) per comportamenti scorretti. Io davvero non mi spiego perché di fronte a una pandemia e a un infido virus che è facile da prendere, si debba ancora ricorrere alla paura della multa e non ci si abitui quanto meno a rispettare le poche regole che ci sono.

I controlli anche questo fine settimana sono stati fatti ma non si arriverà mai a correggere le persone a una a una e soprattutto non possono essere i soli controlli l'unico mezzo.

👉 Porterò queste mie considerazioni all'Unità di crisi convocata permanentemente in Regione. Le persone in isolamento sono sempre più numerose. Aiutate chi sapete in difficoltà. Sul sito del Comune trovate i servizi attivi per chi è in quarantena come la consegna a domicilio dei farmaci o della spesa. Abbiamo la fortuna di vivere in un territorio bello, con spazi ampi. Non dimentichiamo mai di comportarci con responsabilità. Io stamani ho deciso di riprendere energia così, camminando. E lassù, in vetta al Monte Ferrato, il mio pensiero è andato a un amico, un combattente vero, un grande protagonista della nostra città, Sergio Paolieri che ci ha lasciati. Ciao Sergio!!".

Intanto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha incontrato i sindaci dell'Empolese - Valdelsa che gli hanno già chiesto misure più restrittive. "I Sindaci dell’Empolese Valdelsa - dice Giani - mi hanno fatto presente la loro volontà di adottare misure restrittive speciali visto l’incremento dei contagi. Li ho incontrati poco fa ad Empoli garantendogli, come da ordinanza 96, il supporto della Regione nell’assunzione di provvedimenti restrittivi a scopo preventivo. Domani disporrò un’indagine epidemiologica sulla zona per valutare l’applicazione di misure più stringenti negli 11 comuni. Continuiamo a lavorare in squadra per salvaguardare la salute di tutti i toscani!".

"Insieme ai Sindaci dell'Empolese Valdelsa - spiega a sua volta Brenda Barnini sindaco di Empoli - abbiamo preso posizione e chiesto alla Regione di rivalutare i numeri del contagio sul nostro territorio per irrigidire le misure. Regione e Governo devono concordare le ulteriori chiusure da adottare ora per poter far abbassare la curva dei contagi. Se non lo facciamo adesso sarà troppo tardi sia per la salute che per l'economia del mese di dicembre.

Nell'ottica di alleggerire la pressione sugli ospedali di Empoli e Fucecchio, il presidente Giani stamani ha fatto un sopralluogo all’ospedale di San Miniato per verificarne di persona le condizioni. "Qui nelle prossime ore allestiremo nuovi 28 posti letto", annuncia Giani.

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