“Pur non avendo tutti gli elementi e i dati dell’operazione in oggetto, alcune riflessioni riteniamo di doverle condividere pubblicamente. Con la cessione a titolo definitivo di Ansaldo Breda a Hitachi, il nostro Paese accetta la sfida della globalizzazione e si mostra capace di attrarre investimenti esteri di enorme portata”, così intervengono sull'operazione di cessione di Ansaldo Breda da parte di Finmeccanica a Hitachi il segretario regionale del Pd toscano Dario Parrini, i deputati pistoiesi Edoardo Fanucci e Caterina Bini e il responsabile Attività produttive della segreteria regionale del Pd Leonardo Marras.
“Da tempo, troppo tempo – continuano gli esponenti Dem - si sostiene che il perdurante motivo della crisi sia la mancanza di politica industriale da parte dei vertici di Finmeccanica e dei governi che si sono succeduti nel tempo. Anno dopo anno si è deciso di non decidere, ripianando le perdite senza mai agire per invertire la rotta. Il nuovo consiglio di amministrazione di Finmeccanica, con il benestare del governo, ha trovato un partner internazionale con capacità consolidate a cui affidare il rilancio e lo sviluppo di un settore fondamentale per lo sviluppo e la crescita della nostra economia reale. In questo senso riteniamo che Hitachi, protagonista indiscusso nel settore dei trasporti a livello internazionale, possa offrire a Breda l’opportunità di giocare un ruolo decisivo nel panorama industriale italiano ed europeo.
Si apre una fase nuova: finalmente liberi dai tabù sul privato che hanno segnato le riflessioni su Ansaldo-Breda negli ultimi anni, tutte le energie migliori della politica, delle amministrazioni e delle associazioni sindacali devono essere impegnate a chiedere, con forza, garanzie per il nostro territorio. Non assistenzialismo, ma investimenti e valorizzazione delle eccellenze della nostra fabbrica. Pistoia è orgogliosa di saper fare i treni, se messi nelle condizioni di farlo, siamo convinti di riuscire a dimostrare, al mondo, il nostro valore.
Pertanto, vigileremo con attenzione e serietà affinché siano effettuati investimenti in ricerca e sviluppo, in macchinari e in impianti di ultima generazione e nella valorizzazione di tutte le maestranze dell’azienda e del suo preziosissimo indotto. Il territorio – sottolineano Parrini, Bini, Fanucci e Marras - è in grado di accettare la sfida, ma chiediamo rispetto e attenzione per le nostre eccellenze: le persone che vivono la fabbrica tutti i giorni. Uomini e donne eccezionali che sapranno mettersi in gioco per superare e vincere le difficoltà e le avversità che ci troveremo di fronte. Si tratta di una grande occasione che, soprattutto in questa prima fase, dovremo seguire con dedizione e impegno. Siamo pronti a farlo con il supporto ed il coinvolgimento di tutte le Istituzioni” concludono Dario Parrini, Edoardo Fanucci, Caterina Bini e Leonardo Marras.