Ancora irreperibile il malato di Alzheimer scomparso

AIMA: “Le Aziende sanitarie si organizzino per i casi critici e urgenti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 agosto 2020 23:45
Ancora irreperibile il malato di Alzheimer scomparso

Firenze- Un malato di Alzheimer nei giorni scorsi si è allontanato da casa e non è più rientrato. Nonostante la mobilitazione delle forze dell’ordine, non se ne ha ancora nessuna notizia. Il figlio ha lanciato un appello a chiunque possa averlo notato: “Mio babbo Alvaro Andreucci ha 83 anni e da venerdì 31 luglio alle 16.00 circa non si hanno più notizie di lui, si è allontanato da casa sua a Rovezzano con un sacchetto di plastica pieno di indumenti. E' malato di Alzheimer, non è autosufficiente e necessita di assistenza urgente”.

“Durante i contatti con il figlio, già prima della scomparsa – spiega il Presidente di AIMA Firenze Manlio Matera – è emersa la grande difficoltà da parte del figlio nel ricevere una presa in carico del caso da parte dell’Azienda Sanitaria Toscana Centro. Si tratta di un caso di Demenza con gravi disturbi del comportamento (tendenza alla fuga, aggressività, ecc.) che non può essere affrontato nell’ambiente familiare ma richiederebbe una tempestiva presa in carico con ricovero in una struttura sanitaria, per il tempo necessario al superamento della fase critica.

Ma questo non è stato possibile e la famiglia è stata lasciata sola ad affrontare la situazione, perché l’Azienda Sanitaria non dispone di strutture in grado di rispondere ai bisogni di casi come quello del Sig. Alvaro che, pur non essendo tanto frequenti, si presentano con caratteristiche di estrema gravità. Eppure le Aziende avrebbero dovuto riorganizzarsi secondo le linee di indirizzo del Piano Regionale Demenza, che prevede l’implementazione di specifici PDTA, con cui ogni Azienda avrebbe dovuto effettuare la presa in carico di casi di Demenza, anche in situazioni critiche come quella in questione".

Negli ultimi anni, la Regione Toscana ha promosso, con specifici atti legislativi e progetti sperimentali, il potenziamento e l’innovazione dei servizi per la Demenza, nel quadro dei servizi per la non autosufficienza, approvando, tra le prime regioni in Italia, un Piano Regionale Demenze, organizzato in obiettivi e azioni, in riferimento al Piano Nazionale Demenze. Nel Piano Regionale Demenze si è proposto, tra l’altro, un modello di PDTA per le Demenze, che fosse di riferimento per lo sviluppo di PDTA aziendali.

“Continueremo a sostenere la famiglia in questo momento drammatico - conclude Matera - ma allo stesso tempo auspichiamo che le Aziende Sanitarie si organizzino, come previsto dalla Regione Toscana, per individuare anche solo poche strutture attrezzate per i casi molto critici in cui il disturbo comportamentale è il problema più urgente da affrontare”.

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