L'analisi tecnica: senza un'idea base di gioco e con un centrocampo assente

Finita 3-4 al Bentegodi tra Chievo e Fiorentina. Ancora mancanza di essenzialità ideologico-calcistica

27 gennaio 2019 15:44
L'analisi tecnica: senza un'idea base di gioco e con un centrocampo assente
Immagine concessa da violachannel.tv

Squadra di singoli e senza direttive generali che possano distinguere un dettame calcistico concreto. Unico reparto collettivo, sia nei movimenti che nelle interpretazioni di gioco, è la difesa. Guastata dal vuoto che sta davanti a lei, cioè un centrocampo troppo esile ed esausto perché eccessivamente allungato, con l’effetto, durante la fase di ripiego, che lo priva dell’aggressività e della lucidità psico-fisica necessarie per svolgere i compiti persino più basilari.

Quindi la difesa vive una costante inferiorità numerica, soprattutto, anzi, esclusivamente sulle fasce (4 vs 3 o 5 vs 3), di solito rattoppate attraverso l’elemento mentale che si ritrova nella lettura dei pericoli e negli anticipi.

Certe volte, causa mancanza dell’ala tornante, Benassi ricopre anche il ruolo di terzino destro. Inoltre Veretout aiuta la manovra offensiva, altrimenti statica, avanzando troppo ed evitando il comportamento tipico del mediano. Dopo di che abbiamo mezz’ali indecise e svarione della “fase intermedia”.

Questo fa capire perché, in pratica, i centrocampisti viola soffrano molto: hanno una porzione di campo esagerata da gestire. Poi tale fattore può variare peso specifico a seconda degli interpreti. Infatti Gerson, considerandone le caratteristiche, non lo diminuirà mai.

E Pioli? Le colpe non sono tutte sua, però i principali problemi, vale a dire quelli maggiormente visibili, hanno lui come imputato. Cambi errati, assenza di comprensione dei momenti del match, fissazioni tecnico-tattiche rappresentano ognuna il “difetto madre” della Fiorentina.

Adesso bisognerà intendere se ci possa essere o no spazio e tempo per apportare qualche aggiustamento.

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