Amazon, sciopero e presidio a Pisa per i lavoratori delle aziende di consegna

Marco Sarlo Ricci (Uiltrasporti): “Ci hanno negato il confronto su ricorso alla cig, carichi di lavoro e franchigia: la mobilitazione continua”. Amazon: "Richiediamo a tutti i fornitori di servizi di consegna di rispettare il Codice di Condotta dei Fornitori Amazon, attento a garantire che gli autisti abbiano compensi e orari di lavoro adeguati e che vengano rispettati gli accordi definiti dal Contratto Nazionale Trasporti e Logistica"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 febbraio 2021 16:17
Amazon, sciopero e presidio a Pisa per i lavoratori delle aziende di consegna

Prosegue anche oggi e domani (dalle 10 alle 19) lo sciopero e presidio dei lavoratori delle aziende che offrono il servizio di consegna a Amazon. Una decisione arrivata dopo il rifiuto di aprire un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali. I lavoratori si sono dati appuntamento nei pressi della sede Amazon di via dei Calabresi 18 a Montacchiello (Pisa), dove stamani hanno inscenato un presidio.

“Un’iniziativa volta innanzitutto a garantire la sicurezza dei lavoratori che troppo spesso si trovano ad affrontare carichi di lavoro eccessivi e che li costringono a turni frenetici alla guida dei furgoni mettendo a rischio la propria incolumità - spiega Marco Sarlo Ricci della Uiltrasporti Toscana - Inoltre si pone il problema della franchigia. E’ inaccettabile, come avviene oggi, che sia il lavoratore a pagare di tasca sua in caso di incidente e danni al furgone. Infine va sottolineata la gravità del ricorso alla cassa integrazione in un settore, come quello delle e-commerce, che durante la pandemia ha conosciuto un incremento del proprio volume di affari. Gli ammortizzatori sociali vanno utilizzati quando è strettamente necessario. Su questo abbiamo chiesto un confronto, che ad oggi ci è stato negato. Per questo la mobilitazione continua”.

“Esprimiamo solidarietà anche ai lavoratori del Piemonte - conclude Sarlo - che stamani hanno partecipato massicciamente allo sciopero per la stessa vicenda che ha toccato Pisa”.

Questa la posizione di Amazon: "Le piccole e medie imprese in tutta Italia offrono opportunità di lavoro a migliaia di persone per la consegna dei pacchi ai clienti Amazon. Il nostro è un business stagionale e per questo lavoriamo a stretto contatto con i nostri fornitori di servizi di consegna per consentire loro di pianificare adeguatamente le loro esigenze operative. Amazon richiede a tutti i fornitori di servizi di consegna di rispettare il Codice di Condotta dei Fornitori Amazon, attento a garantire che gli autisti abbiano compensi e orari di lavoro adeguati e che vengano rispettati gli accordi definiti dal Contratto Nazionale Trasporti e Logistica. Stiamo inoltre esaminando la fondatezza di queste affermazioni e saremo pronti a prendere gli opportuni provvedimenti nel caso in cui i nostri partner non siano in linea con tali aspettative".

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