Altopascio Zona Rossa dal 24 marzo con Bagni di Lucca e Villa Basilica

Il sindaco, Sara D’Ambrosio: "Contagi Covid in crescita repentina. Per questo ho deciso di intervenire subito"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2021 19:03
Altopascio Zona Rossa dal 24 marzo con Bagni di Lucca e Villa Basilica

Altopascio, 22 marzo 2021 - Altopascio in zona rossa da mercoledì 24 marzo, insieme con Bagni di Lucca e Villa Basilica. Ad annunciarlo è il sindaco, Sara D’Ambrosio.

“Avevo detto che avremmo monitorato quotidianamente la situazione e, se qualora il dato fosse andato verso un peggioramento anziché un miglioramento, avrei chiesto al presidente Eugenio Giani di istituire la zona rossa. E così ho fatto: negli ultimi tre giorni (sabato, domenica e lunedì) il numero quotidiano dei nuovi positivi segna un generale aumento, anziché una decrescita (si va dal picco dei 16 positivi di sabato, ai 10 di ieri, ai 9 di oggi). Numeri che, se rapportati agli stessi giorni della scorsa settimana, rivelano una tendenza della curva che va verso l’alto e non verso il basso.

Anche il tasso settimanale di contagio ogni 100mila abitanti è cresciuto e con le ultime rivelazioni siamo sopra i 400 casi. Una crescita repentina ed è per questo motivo che ho deciso di intervenire subito. Purtroppo non è solo Altopascio a crescere: cresce il tasso di positività a livello regionale (oggi sfiora l’8,5 per cento, mentre ieri era fermo al 6,5 per cento) e a livello provinciale. L’intera provincia di Lucca, negli ultimi tre giorni, ha superato la soglia dei 250 casi ogni 100.000 abitanti sui 7 giorni.

Non era mai successo prima. E cresce il tasso di contagio anche nella Piana di Lucca: è una crescita lenta, in alcuni territori più lenta di altri, ma è comunque una crescita costante. Di fronte a tutto questo io continuo a sostenere che sia inefficace agire per chiusure localizzate o comunali, senza prendere una decisione a livello generale. La politica serve per decidere, non per farsi trascinare dalla corrente: credo che sarebbe più opportuno scegliere una zona rossa a livello provinciale e, addirittura, a livello regionale.

I dati vanno in questa direzione e intervenire ora consentirebbe di uscirne prima, per tutti. E non solo: chiudere per aree omogenee o per macro-aree consentirebbe di ridurre drasticamente gli spostamenti e quindi aiuterebbe la gestione complessiva - a partire dalle vaccinazioni, che dobbiamo recuperare notevolmente -, inoltre non manderebbe in confusione territori contigui, dove la vita si sviluppa a cavallo di più comuni e dove il confine comunale o provinciale è solo sulle cartine geografiche, ma non nella vita reale di tutti i giorni.

In questo modo si eviterebbe anche la concorrenza che nasce tra territori e attività commerciali che si trovano in zone di colore diverso.

Resta stabile la situazione dentro le scuole (tre classi in quarantena, di cui una in quarantena preventiva) e questo è il motivo per cui abbiamo cercato di proteggere il più possibile la didattica in presenza, sapendo bene quanto sia preziosa, fondamentale, importante per i ragazzi.

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Non ci si contagia dentro le scuole, questo, almeno ad Altopascio, è chiaro.

Però la zona rossa impone delle regole e tra queste regole c’è la sospensione dell'attività in presenza dei servizi educativi prima infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado.

So che questo comporta delle difficoltà organizzative notevoli per i genitori: entrando in zona rossa mercoledì 24 significa fare la didattica a distanza per una settimana piena, prima dell’inizio delle vacanze di Pasqua (giovedì 1 aprile). Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Con la zona rossa devono chiudere anche alcune attività commerciali di vendita al dettaglio e artigianali, non definite di prima necessità: chiusi anche i servizi di parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Sempre consentiti l’asporto e la consegna a domicilio. Inoltre il mercato settimanale sarà solo con i banchi alimentari. In zona rossa è vietato spostarsi all’interno del territorio comunale (oltre che tra comuni limitrofi), se non per comprovati motivi di necessità, salute o lavoro.

Non si può andare a casa di parenti o amici e ogni spostamento deve essere giustificato con l’autorizzazione: significa che bisogna stare a casa, il più possibile”.

Per dubbi, informazioni o necessità è possibile contattare il numero utile, attivato dal Comune di Altopascio: 339.3042131.

Gli ultimi provvedimenti si aggiungono a quelli già assunti sabato scorso e porteranno a 94, su 273, i comuni rossi in Toscani. Erano già infatti interamente rosse le province di Prato, Pistoia, Arezzo. E’ rossa la zona distretto della Versilia, ovvero i comuni di Massarosa, Camaiore, Forte dei Marmi, Stazzema e Pietrasanta che si sono aggiunti sabato a Viareggio e Seravezza che già lo erano. E’ rossa la zona socio-sanitaria del Valdarno inferiore e dell’Empolese Valdelsa, ovvero i comuni di Vinci, Certaldo, Castelfiorentino, Empoli, Montelupo Fiorentino, Cerreto Guidi, Montaione, Capraia e Limite, Gambassi Terme, Montespertoli, Barberino Tavarnelle e Fucecchio in provincia di Firenze, Santa Croce sull’Arno, San Miniato, Castelfranco di sotto e Montopoli Valdarno in provincia di Pisa.

Sono rossi, già con l’ordinanza firmata lo scorso sabato, i comuni di Grosseto, Scarlino, Arcidosso e Castel del Piano nel Grossetano e Pian Castagnaio in provincia di Firenze.

A Santafiora con un’ordinanza del sindaco erano state chiuse, da lunedì, le scuole medie superiori, visto che molti studenti che le frequentano arrivano dai comuni già in zona rossa. A Casale Marittimo in provincia di Pisa era già stata disposta la sospensione di tutte le attività scolastiche e dei servizi educativi in presenza. Altri comuni, in zona arancione ‘rafforzata’, avevano invece deciso di adottare misure più mirate sull’accesso ai parchi e agli impianti sportivi. 

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