Alta Velocità Firenze: nuova fresa pronta a scavare in autunno

Prodotta negli stabilimenti della Herrenknecht a Schwanau, in Germania, è stata consegnata il 30 giugno al Gruppo Condotte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 giugno 2015 12:47
Alta Velocità Firenze: nuova fresa pronta a scavare in autunno

 Adesso dovrà essere smontata e trasportata a Firenze, dove verrà riassemblata, pronta per iniziare le attività di scavo nel prossimo autunno.Il Gruppo Condotte, attraverso il suo consorzio Ergon, affidatario della realizzazione della galleria da parte di Nodavia, ha sostenuto per questa operazione un investimento totale di oltre 25 milioni di euro, tenuto conto che soltanto il costo della TBM-EPB S957 si attesta in 15 milioni.Dallo stabilimento della Herrenknecht in Germania, adesso la fresa prenderà la strada per l'Italia.

Le varie componenti verranno trasportate in più fasi, sia via terra che per mare, e saranno completamente rimontate nel cantiere di Firenze Campo di Marte entro la fine di settembre. Dopo avverranno i test propedeutici all'avviamento, previsto per il prossimo autunno.Le specifiche tecniche che possono apparire di secondaria e trascurabile importanza, sono invece determinanti nell'evidenziare le peculiarità del terreno sul quale la fresa andrà ad operare.

La TBM-EPB S957 è stata progettata in funzione delle specifiche caratteristiche geologiche e geotecniche previste lungo il tracciato delle gallerie di Firenze. Con una lunghezza totale di 110 metri e un diametro di scavo di 9,4 metri, "è in grado di sopportare pressioni di terra fino a 6 bar ed operare in terreni eterogenei anche con bassa coesione, dove è necessario esercitare una pressione sul fronte che ne assicuri la stabilità, evitando cedimenti in superficie.

La pressione di sostegno è infatti garantita su tutto il fronte di scavo dal terreno, miscelato con tensioattivi con consistenza fluido/plastica, che entra all'interno della camera di scavo durante l'avanzamento della fresa. Inoltre, è monitorata attraverso sensori dai quali è possibile ricavare il peso specifico della terra condizionata, la consistenza, la presenza o meno di acqua o aria. Questa tecnologia, già estremamente complessa, è arricchita con ulteriori accorgimenti, tra i quali l'AFS, Active Face Support, un sistema per la compensazione della pressione all'interno della camera di scavo nel caso se ne verificasse un repentino abbassamento, e l'impianto di condizionamento, studiato in modo da poter operare nelle condizioni geologiche più disparate dei terreni attraversati". Cosa c'è sotto? "I terreni alluvionali presenti sotto Firenze, mostrano, soprattutto nei primi 3000 metri partendo da Campo di Marte, una estrema eterogeneità in termini granulometrici; di conseguenza le caratteristiche chimico-fisiche della schiuma dovranno essere variate in funzione dei terreni, che, granulometricamente, potranno essere più o meno ricchi in parti fini.

L'impianto è studiato in modo da gestire prodotti naturali che, una volta iniettati sul fronte, vanno a sostituire la parte granulometricamente mancante".Che fine farà la terra estratta? "Dalla camera di scavo è trasportata all'esterno della galleria per mezzo di un nastro continuo e caricata direttamente su vagoni ferroviari in sosta"."La nuova TBM sarà gestita da personale con esperienza decennale nello scavo di tunnel in condizioni e in terreni simili.

Condotte ha già messo in campo una squadra di tecnici specializzati che ha seguito le fasi di premontaggio e test in Germania ed è pronta per le operazioni di riassemblaggio a Firenze e per dirigere la fresa una volta avviata. La TBM lavorerà senza sosta, con turni 24H su 24. Tutte le funzioni saranno controllate elettronicamente, in assoluta sicurezza e trasparenza. L'operatore all'interno della cabina gestirà l'avanzamento della fresa e tutte le sue funzioni meccaniche attraverso 6 monitor con modalità touch screen.

Inoltre, un sistema di navigazione, Tunis, garantirà la guida della TBM e la sequenza d'installazione del rivestimento prefabbricato in calcestruzzo".Dopo lo scandalo cosa cambia per i materiali? "Per quanto riguarda il rivestimento finale della galleria, tutti i conci utilizzati saranno di nuova fabbricazione, prodotti secondo le specifiche richieste".

ERGON Engineering & Contracting S.c.a.r.l. è un consorzio stabile totalmente integrato nel Gruppo Condotte, di cui fanno parte la stessa Società Italiana per Condotte d'Acqua spa, Inso spa e Sof spa. ERGON è un general contractor per la realizzazione di grandi opere infrastrutturali e possiede l'attestazione di Contraente Generale nella classifica III.ERGON detiene il controllo di Nodavia, che come noto è la società di progetto per la realizzazione della Stazione e del Passante Ferroviario dell'Alta Velocità di Firenze. Attraverso la sua struttura operativa, completamente autonoma, ERGON è affidatario da parte di Nodavia dei lavori per la realizzazione della galleria del passante ferroviario.

Dopo aver segnalato la scorsa settimana al presidente dell’ANAC l’avvenuta decadenza dell’Osservatorio Ambientale sui lavori TAV nel Nodo di Firenze, Idra trasmette oggi a Raffaele Cantone alcuni aggiornamenti informativi, e al riguardo osserva: Siamo molto preoccupati del fatto che, nonostante la gravità delle imputazioni contestate a 32 persone fisiche e 7 società nel procedimento penale apertosi lo scorso maggio a Firenze sulla gestione degli appalti per l’Alta Velocità nella città cara all’Unesco (associazione a delinquere con inquietanti paventatecomplicità di committenti e controllori, corruzione, traffico illecito di rifiuti, truffa ai danni dello Stato per i costi gonfiati di smaltimento dei fanghi, frode in pubbliche forniture per il mancato monitoraggio degli effetti degli scavi sulla stabilità di una scuola media e per l’utilizzo di conci di rivestimento del tunnel diversi da quelli prescritti nel capitolato e ritenuti non sufficientemente resistenti in caso di incendio), e nonostante che il Ministero dell’Ambiente, quello delle Infrastrutture e la stessa Autorità da Lei presieduta si siano costituiti in quel processo parte civile, i lavori per la costruzione della stazione AV Foster proseguano indisturbati potendo persino fare a meno, in un simile contesto, grazie all‘apparente deplorevole inerzia delle istituzioni deputate alla tutela dell’ambiente e dell’erario, dello strumento dell’Osservatorio Ambientale, scaduto e non rinnovato, dei controlli da parte dei suoi supporti tecnici, della verifica dell’osservanza delle prescrizioni dettate”.

Intanto – si rileva nella nota trasmessa a Raffaele Cantone – “il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, nell’annunciare oggi gli esiti dell’incontro col ministro delle InfrastruttureGraziano Del Rio, non fa cenno a questo ennesimo ritardo istituzionale, né alla lievitazione dei costi che gli atti della Procura individuano come ‘naturale’ conseguenza dei comportamenti denunciati come illeciti, e che l’ANAC ascrive addirittura allo stesso meccanismo contrattuale ‘legale’. Al contrario, il presidente Rossi ripropone invece il mantra delle “grandi priorità infrastrutturali, in grado di rendere la Toscana ancora più moderna e al passo delle migliori regioni europee”, per le quali auspica “un'accelerazione dei lavori, dato che le fonti di finanziamento sono già state individuate" (!)”.

Infine, un appello diretto all’Autorità perché renda noti i risultati delle indagini svolte su Firenze: “Ci preoccupa, non Le nascondiamo, anche il fatto che l’istruttoria sul Nodo AV di Firenze, aperta a 360° dall’Autorità Nazionale Anticorruzione a séguito dei nostri esposti dell’estate 2014, non sia ancora pervenuta ad una prima conclusione pubblica, nonostante l’elevata attenzione e le sincere aspettative che circondano la meritoria attività dell’ANAC”.

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