Alluvione 2023: undici richieste di rinvio a giudizio a Prato

Coinvolti anche due sindaci del PD

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 Agosto 2025 15:08
Alluvione 2023: undici richieste di rinvio a giudizio a Prato

Prato, 2 agosto 2025- Richiesta di rinvio a giudizio per 11 persone da parte della Procura di Prato a carico di amministratori e tecnici accusati di omicidio colposo e disastro colposo in relazione all'alluvione che ha colpito il territorio pratese nel 2023. Tra questi figurano l'ex Sindaco di Prato Matteo Biffoni e l'attuale Sindaco di Montemurlo e Presidente della Provincia di Prato Simone Calamai, entrambi del PD.

"Apprendiamo con grande preoccupazione della richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per i tragici eventi dell'alluvione del novembre 2023. Si tratta di un momento particolarmente difficile e delicato per la nostra comunità politica" dichiara Marco Biagioni, segretario PD Prato "Come Partito Democratico esprimiamo vicinanza agli amministratori coinvolti, certi che sapranno difendersi nelle sedi giudiziarie e dimostrare la correttezza del loro operato. Rispettiamo il lavoro della magistratura e confidiamo che la verità emerga in tempi ragionevoli".

"Quella tragica alluvione ha segnato profondamente la nostra città e il territorio pratese. Non possiamo dimenticare il dolore delle famiglie e delle imprese colpite e l'impegno di tutti coloro, dagli amministratori ai volontari, che si sono prodigati per affrontare l'emergenza. Siamo certi che la stella polare che ha guidato gli amministratori e ci guiderà in futuro sarà lavorare per mettere in sicurezza il territorio e prevenire che simili tragedie possano ripetersi".

“Le notizie diffuse in queste ore confermano un quadro grave e allarmante: sono undici le richieste di rinvio a giudizio depositate dalla Procura di Prato a carico di amministratori e tecnici accusati, a vario titolo, di omicidio colposo e disastro colposo in relazione all’alluvione che ha colpito il territorio pratese nel 2023 – dichiarano Elisa Montemagni, Commissario provinciale della Lega, e Claudiu Stanasel, ex Capogruppo Lega in Consiglio comunale a Prato – Tra le persone coinvolte figurano anche due esponenti di primo piano del Partito Democratico: l’ex sindaco di Prato, Matteo Biffoni, e l’attuale sindaco di Montemurlo nonché Presidente della Provincia, Simone Calamai.”“Abbiamo piena fiducia nel lavoro della magistratura e auguriamo buon lavoro agli inquirenti – proseguono Montemagni e Stanaselma è evidente che questa vicenda non sia più solo un caso giudiziario: è anche una questione politica e amministrativa, che chiama in causa le responsabilità di chi ha governato il territorio negli ultimi anni, ignorando segnali e criticità nella gestione del rischio idrogeologico”.“E il Partito Democratico, che amministra da sempre questi territori, non può continuare a voltarsi dall’altra parte, o far finta che la colpa sia di qualcun altro.

Davanti a tragedie come quella dell’alluvione, servono serietà, umiltà e assunzione di responsabilità politica”.

“A rendere ancora più grave il quadro complessivo – aggiungono i due esponenti leghisti – è che questo pesante atto della magistratura si somma alla situazione di un capoluogo, Prato, attualmente commissariato a seguito delle dimissioni del sindaco Bugetti, coinvolta in una separata inchiesta per corruzione. Un’intera classe dirigente del Partito Democratico locale è ora al centro di vicende giudiziarie che mettono in discussione anni di gestione amministrativa”.

“Prato e la sua provincia meritano trasparenza, rispetto e istituzioni credibili – concludono Montemagni e Stanasel. La fiducia dei cittadini si ricostruisce con i fatti, non con lo scaricabarile. E chi ha governato fino a oggi dovrà rispondere, se non nelle aule di giustizia, almeno davanti alla comunità che ha subito e continua a subire le conseguenze di decisioni scellerate".

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