Allergie, gestire il verde contro le malattie respiratorie

Raccomandazioni della Società italiana di asma allergologia e immunologia clinica sul verde pubblico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 aprile 2015 15:26
Allergie, gestire il verde contro le malattie respiratorie

La primavera si affaccia in tutta la sua bellezza ma purtroppo anche con le allergie che occupano il terzo posto nelle malattie croniche e hanno un'alta incidenza nei bambini lo ricorda il gruppo de La Firenze Viva che ha presentato una mozione in Consiglio comunale che illustra raccomandazioni della Società italiana di asma allergologia e immunologia clinica (SIAAIC) sul verde pubblico con l'intento di prevenire e contenere le allergie. La mozione é stata presentata anche durante il Congresso nazionale della SIAAIC, tenutosi la scorsa settimana a Bologna con l’intenzione di promuoverla e farla adottare, di concerto con Anci, in tutti i Comuni italiani.

Il verde pubblico e Firenze negli ultimi anni hanno avuto un rapporto a dir poco problematico, tra cadute, scarsi finanziamenti, con situazioni estreme che hanno portato alla chiusura anche prolungata di alcuni parchi, come l’Albereta o Villa Ventaglio per non citare il drammatico decesso di due persone. Fare della nostra città una capofila nell’adozione del Protocollo SIAAIC non cancella quanto è avvenuto, ma certo sarebbe testimonianza e sintomo di una nuova e diversa sensibilità.

Nella mozione si invita a preferire piante entomofile e limitare piante come betulla, ulivo e cipresso, oppure utilizzare varianti sterili, a mettere a dimora alberi ed arbusti che fioriscono in estate o in inverno e non in primavera per avere un impatto minore (ad esempio gelsomino nudiflorum, camelia, erica, liburno, forsizia, nespolo etc), a effettuare la potatura delle siepi e il taglio dei prati prima della fioritura e prima della emissione del polline, a seguire il calendario pollinico per praticare gli sfasci delle graminacee, a diserbare le aree endemiche per la ambrosia, a predisporre la falciatura e gestione del verde nelle ore notturne o in alternativa nelle giornate poco ventilate, a bonificare i luoghi di aggregazione arboree, arbustive e prative allergizzanti, a bonificare nei i luoghi pubblici di piante responsabili di dermatiti allergiche (asteracee tipo margherite o crisantemi, urticacee tipo ortica e paritaria, euforbiacee tipo stelle di Natale) e infine a consultare le mappe delle aree climatiche per il monitoraggio delle concentrazioni dei pollini prima di predisporre eventi pubblici.Il polline è responsabile del 50% delle malattie respiratorie e queste, naturalmente, aumentano soprattutto nei centri urbani.

La maggior parte delle piante responsabili delle allergie sono anemofile, cioè affidano al vento il trasferimento dei granuli pollinici e il verde pubblico può rappresentare un fattore che influenza fortemente la qualità della vita e la salute dei cittadini dal momento che la presenza di alcuni alberi e arbusti ornamentali nonché la diffusione di specie erbacee infestanti può costituire un'ulteriore e dannosa sorgente di polline allergenico. In città inoltre la presenza di un elevato inquinamento atmosferico è direttamente correlata con l’aumento di tali patologie sia per l’azione irritante sulla mucosa bronchiali, sia per la stimolazione diretta sulla produzione degli anticorpi implicati nelle allergie, sia ancora per uno stimolo alla produzione di polline.D’altra parte, il verde è irrinunciabile per le sue benefiche e molteplici funzioni, anche e soprattutto in un tessuto fortemente urbanizzato e antropizzato come quello fiorentino.

L’auspicio del gruppo La Firenze Viva è che la maggioranza voglia far propria questa iniziativa.

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