All'enologo Ovidio Mugnaini la XII edizione del Premio Gambelli

Classe 1984, di Poggibonsi, è stato premiato dai giornalisti di settore nel corso di Regina Ribelle a San Gimignano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2024 19:10
All'enologo Ovidio Mugnaini la XII edizione del Premio Gambelli

È il giovane toscano Ovidio Mugnaini, classe 1984, di Poggibonsi, attualmente winemaker dell'azienda La Sala del Torriano a San Casciano Val di Pesa, l’enologo under 40 che si aggiudica la XII edizione del Premio Giulio Gambelli, dedicato al Maestro del Sangiovese scomparso nel 2012. Il riconoscimento, promosso da Aset Toscana (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana) e dal network di giornalisti “IGP-I Giovani Promettenti”, è stato consegnato a San Gimignano in occasione della seconda edizione di Regina Ribelle – Vernaccia di San Gimignano Wine Fest, l’evento promosso dal Consorzio di tutela della Vernaccia di San Gimignano Docg. Il riconoscimento premia ogni anno l’enologo il cui lavoro abbia saputo incarnare al meglio l'idea di vino portata avanti da Giulio Gambelli: esaltazione delle tipicità di ogni vitigno, delle caratteristiche del territorio e dell’annata vendemmiale.

Tra i requisiti fondamentali per poter partecipare, essere un professionista che nell’anno solare di emanazione del bando non abbia superato i 40 anni di età e laurea per titolo di enologo. A consegnare la targa il presidente di Aset, Leonardo Tozzi, insieme ai familiari di Giulio Gambelli e al sindaco di San Gimignano, Andrea Marrucci.

“Per me - ha commentato Mugnaini - è qualcosa di straordinario per tanti motivi, non solo per l’essere avvicinato a un nome che ha dato così tanto al vino e all'enologia, ma anche per una dedica a mio nonno, nato proprio a SanGimignano nel 1925 (lo stesso anno di Gambelli), che per me è stato un maestro di cantina e di vigneto. E insieme a mio nonno vorrei davvero ringraziare l'azienda per la quale lavoro con tutti i suoi interpreti e l'agronomo Stefano Di Blasi con cui mi confronto sempre per la realizzazione dei tagli e delle vinificazioni.

Il lavoro di questo gruppo mi ha permesso di coronare un piccolo sogno, perché per me il vino è come lo era per mio nonno e per Giulio: prima di tutto passione, che un simile riconoscimento non può che alimentare, spronandomi a cercare di lavorare sempre meglio”. “Un lavoro di squadra che dura quasi tutto l’anno permette in ogni edizione di far crescere l’interesse verso questo riconoscimento in vista del quale partecipano ormai decine dienologi da tutta Italia – ha commentato il presidente di Aset, Leonardo Tozzi - è un onore per noi ricordare il compianto Maestro Gambelli attraverso la memoria che arriva ai giovani professionisti del settore, segno evidente che ha lasciato un segno non solo all’enologia sua contemporanea, ma anche a quella del futuro”."Siamo felici – ha spiegato Irina Guicciardini Strozzi, presidente del Consorzio di tutela della Vernaccia di San Gimignano Docg - di poter ospitare il Premio Gambelli all'interno del nostro Regina Ribelle Wine Fest per più di un motivo: perché mette in luce le doti e la professionalità di giovani talenti del vino e il nostro mondo ne ha davvero bisogno.

Poi perché il premio è legato alla figura di uno dei maggiori esperti italiani che ha creduto fortemente nei territori come interpreti della produzione vinicola. E noi da sempre sottolineiamo lo speciale legame fra la Vernaccia di San Gimignano e questi luoghi".

La prossima edizione del premio è in programma a Firenze nel febbraio 2025 in occasione della Chianti Classico Collection. Al vincitore, oltre alla targa, va anche un premio di 1.500 euro, reso possibile grazie a lsostegno di alcune delle aziende di cui Giulio Gambelli fu storicamente amico e consulente: Bibbiano, Fattoria di Rodàno, Il Colle, Montevertine, Poggio di Sotto. Sono poi partner del Premio il Consorzio Vino Chianti Classico, il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano, il Consorzio Vino Brunello di Montalcino e il Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano.

In evidenza