Albero di Natale: vero o finto?

Non solo una scelta affidata al prezzo, ma spesso anche alla praticità e durabilità

Antonio
Antonio Lenoci
09 dicembre 2016 11:07
Albero di Natale: vero o finto?

Ogni anno tirare fuori l'albero auto-montante dalla soffitta o dalla cantina sembra essere più facile che recarsi ad acquistarlo da un vivaio specializzato o in cooperativa. C'è chi non rinuncia ai veri aghi di pino e chi non si staccherebbe mai dai pezzi di plastica stipati nello sgabuzzino.Da non sottovalutare quest'anno lo stile fai da te che sembra imporre all'interno di ogni abitazione almeno un albero realizzato con materiali di recupero, in molti casi legnetti di varie misure intrecciati ed appesi uno sull'altro, carte e cartoni o scatole e cassette della frutta usate, fino all'uso del pallet commerciale appositamente tagliato a forma di abete e 'colorato' a tempera o spray.“Se amate gli alberi per Natale comprate quelli veri” questo il rinnovato appello di Francesco Mati, presidente del distretto florovivaistico pistoiese e vicepresidente di Confagricoltura Pistoia.

“Sono molti i motivi e i benefici per i quali chi si appresta a comprare un albero di Natale dovrebbe optare per l’acquisto di uno vero. Quando acquistiamo piante ‘vive’ – spiega Mati - non solo contribuiamo a un ciclo di vita che migliora in modo significativo il nostro ambiente, ma sosteniamo la filiera produttiva delle aziende agricole del nostro territorio. Gli alberi di Natale artificiali vengono in media utilizzati 6-9 anni prima di essere buttati via e finire spesso nelle discariche di rifiuti, quelli veri sequestrano Co2 e producono ossigeno e possono essere recuperati, riciclati o compostati.

Gli alberi più artificiali sono derivati del petrolio e prodotti principalmente in fabbriche estere per poi essere trasportati nei diversi paesi, contribuendo così ad aumentare l’inquinamento rispetto ad un albero prodotto a pochi chilometri da noi. E’ dimostrato infine che un albero artificiale dovrebbe essere riutilizzato per più di 20 anni per essere più “verde” rispetto all'acquisto di un albero “vero” e le emissioni annue di carbonio associate all'uso di un vero albero ogni anno risultano essere pari a un terzo di quelle creati da un albero artificiale. La maggior parte degli alberi finti contengono cloruro di polivinile, o PVC, che, come è noto, produce sostanze potenzialmente cancerogene durante la produzione e lo smaltimento.

Un albero artificiale – conclude Mati - non sarà mai uguale ad un albero ‘vero’ , non avrà mai il colore né l’odore di ciò che crea la natura.”Nel mega store Ikea di Firenze il Natale rappresenta una "scelta sostenibile" che i clienti possono effettuare recandosi all'Osmannoro:"Acquista l' albero di Natale Picea a €14,99 in tutti i negozi IKEA. Riconsegnandolo dal 5 al 15 gennaio 2017, riceverai un buono di importo pari al prezzo di acquisto.

Inoltre IKEA, per ogni albero restituito, donerà €2 ad Azzero CO2: insieme contribuiremo a riqualificare aree a forte rischio di dissesto idrogeologico" recita la campagna promozionale 2016.In ogni caso occorre tenere a mente i consigli dell'Associazione Aduc sull'utilizzo di luminarie che rispettino la normativa vigente: Primo Mastrantoni, segretario Aduc ricorda che "le luminarie devono avere il marchio CE ovvero Conformità Europea da non confondere con China Export, apposto dal produttore o dall'importatore il che però non garantisce la sicurezza.

Le luci sono pericolose per il rischio di scosse o folgorazioni per i bambini che ci giocano, possono provocare incendi per surriscaldamento, favoriti dalla infiammabilità degli abeti resinosi e dal fatto che spesso sono lasciate accese anche di notte o durante la lontananza da casa, cioè in condizioni di assenza di controlli. Il passaggio del fuoco alle tende e ai mobili è consequenziale e pericolosissimo. Per avere la sicurezza occorre che le catene luminose oltre al marchio CE abbiano la certificazione dell'Istituto italiano del marchio (IMQ), che sottopone le luminarie ad una serie di controlli di sicurezza (autoestinzione, diametro del filo, ecc.)".

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