Firenze, 6 maggio 2025- In base alle analisi condotte dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa la domanda nelle grandi città a gennaio 2025 appare oggi concentrata prevalentemente sul trilocale che raccoglie il 40,4% delle richieste. A seguire il bilocale con il 25% e il quattro locali con il 22,3%..
HousingAnywhere, la maggiore piattaforma europea di affitti a medio termine, ha condiviso i risultati principali del suo Rent Gap Monitor per il primo trimestre del 2025, analizzando la disparità tra i prezzi degli affitti e il budget degli inquilini in 27 grandi città europee. All'inizio di aprile, HousingAnywhere aveva registrato una diminuzione del 2,9% nei prezzi degli affitti degli appartamenti su base annua.
Ma a Firenze gli appartamenti costano 1.600 euro.
“E’ inaccettabile l’introduzione di requisiti minimi diversi per le locazioni brevi rispetto a quelli previsti per l’abitabilità degli affitti lunghi. È una forzatura illogica e discriminatoria a cui ci opporremo con ogni possibile strumento legale” A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartmentsFlorence, commentando il nuovo Regolamento sugli affitti brevi del Comune di Firenze “Non è ammissibile che per un affitto breve si richiedano standard superiori rispetto a quelli necessari per vivere stabilmente in un’abitazione.
Con queste nuove norme – dice Fagnoni – Palazzo Vecchio apre di fatto la strada a una nuova lunga stagione di ricorsi". "Noi - conclude il presidente di Property Managers Italia - non abbiamo mai negato il fatto che gli ingenti flussi turistici vadano gestiti, ma queste regole non serviranno in alcun modo a questo fine. Perché non si è voluto un confronto nel merito delle questioni? Perché continua questa guerra ideologica contro un intero settore economico?”
Approfondimenti
"Faremo ricorso al Tar contro il Regolamento per le locazioni turistiche brevi della Giunta Comunale di Firenze, approvato ieri dalla maggioranza di sinistra nell'aula consiliare. È un insieme di norme vessatorie, e illegittime, che mirano a scoraggiare la libera impresa e a punire chi affitta la sua abitazione. È evidente che chi impone queste regole ha in odio la produzione di ricchezza e posti di lavoro" afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che fa notare come "tra l'altro, sarebbe stato un gesto di buonsenso aspettare che la Consulta si pronunciasse sulla legittimità di alcune parti della legge regionale sul turismo, approvarlo prima è stato un errore che genererà soltanto caos normativo".
"Solo amministratori imbevuti di mentalità comunista - accusa Stella - possono pensare a regolamenti del genere, addirittura imponendo standard qualitativi precisi: 9 metri quadrati per le camere singole, 14 per le doppie e una cucina di 9 metri quadrati, altrimenti non si concederà l'autorizzazione ad operare nel settore degli affitti brevi. È chiaro che queste norme non hanno nessuna motivazione legata alla sicurezza, visto che sono consentite per le locazioni a lungo periodo; è palese che sono studiate ad hoc per punire chi affitta ai turisti. Gli affitti brevi sono uno degli ultimi ammortizzatori sociali rimasti, oltretutto, e a Firenze coinvolgono 30.000 persone, producendo posti di lavoro preziosi".
“Ieri sera, in un perfetto gioco delle parti, è andata in scena la Firenzina del 2025. Un tempo, con Firenzina si faceva riferimento alla Firenze pronta a tutelare gli interessi dei bottegai, oggi a quella pronta a tutelare gli interessi degli affitti turistici, esplosi in anni di vuoto normativo e di boom delle piattaforme digitali -dichiara la capogruppo di Firenze Democratica, Cecilia Del Re- Grazie, però, alle nuove norme varate a fine anno dalla Regione Toscana (purtroppo impugnate dal governo, e ancora sub iudice della Corte costituzionale), l’amministrazione comunale col nuovo regolamento avrebbe ben potuto dire, come ha fatto Barcellona, che “decorsi 3 anni dall’entrata in vigore del presente Regolamento, è vietata l’attività di locazione turistica in centro storico” (i numeri a disposizione sono già sufficienti a motivare un provvedimento del genere), lasciando la possibilità di fare locazione turistica solo se si risiede nell’immobile, come ha fatto New York un anno e mezzo fa.
E avrebbe potuto innalzare a 50 mq la superficie minima richiesta per fare locazione turistica, al fine di reimmettere sul mercato degli affitti a medio lungo termine tra 3 almeno gli immobili al di sotto di tale metratura.
Ma il dibattito surreale della Firenzina andato in scena ieri sera è culminato nella risposta che la sindaca mi ha dato nella sua replica quando ha dichiarato che non era possibile aumentare fino a 50 mq la superficie minima per fare affitto turistico “perché non si può applicare retroattivamente una norma”. Peccato che qui si trattasse di stabilire requisiti ex novo che entreranno in vigore tra 3 anni, e non si capisce dunque quale sarebbe stata la retroattività della suddetta norma! Gli uffici hanno infatti dato parere positivo al nostro emendamento che chiedeva di innalzare a 50 mq la superficie minima per fare attività turistica, sconfessando così la Sindaca. Una risposta che dimostra come la sindaca non conoscesse ne’ il contesto normativo, ne’ il suo stesso provvedimento. Un’occasione dunque persa per la città, andando oltre gli spot.
I nostri emendamenti in tal senso sono stati respinti da maggioranza e destre, più unite di quanto all’esterno non sia apparso con gli strumenti comunicativi (compreso l’ultimo auto emendamento di giunta, con l’ennesima moratoria), mentre sono stati votati a favore dal gruppo di Sinistra Progetto Comune.
Di progressista o riformista, questo provvedimento infatti ha molto poco, ed è espressione ancora una volta della conservazione dello status quo. Chi parla di “svolta storica” o di “strumento per governare il fenomeno” forse non ha letto il Regolamento o non ha compreso ciò che l’amministrazione avrebbe non solo potuto, ma dovuto fare per imprimere una svolta su questo tema con gli strumenti legittimi a disposizione, accompagnando i proprietari degli immobili verso altre forme di affitto con le idonee tutele ed incentivi.
La maggioranza ha infatti comunicato le novità del Regolamento come se fossero la più grande mossa per contrastare gli affitti turistici. Ma in realtà, salvo alcuni adempimenti in più che dovranno essere fatti e rispettati, chi oggi fa affitto turistico potrà continuare a farlo non solo nei prossimi 3 anni, ma anche nei prossimi 8 (perché le autorizzazioni durano 5 anni). L’insostenibile situazione odierna resterà inviariata e ci pare che maggioranza e minoranze varie abbiano sottovalutato gli effetti negativi che scaturiranno ancora da questo provvedimento.
La destra si è fatta impaurire da regole e procedure - conseguenza della legge regionale e di norme varate dallo stesso governo di centro destra - e dal fatto che ci sarà qualche adempimento in più da fare e da rispettare, ma non ha (anche ad arte, per rappresentare il malcontento dei molti che non vedono di buon grado di affrontare novità) soppesato la sostanza, ovvero che nessun affitto breve oggi in regola sarà intaccato in futuro.
Gli albergatori (da sempre critici con le locazioni turistiche) sono stati messi a tacere consentendo loro di fare affitto turistico (da legge regionale); e chi fino ad ora invocava una stretta si è dichiarato tutto sommato soddisfatto “perché almeno se ne parla”, guardando quindi anche qui più alla forma che alla sostanza.
Studenti, giovani coppie e lavoratori sono stati ieri i grandi assenti dal dibattito, che non sono stati auditi, e forse neppure loro sono pienamente a conoscenza dei contenuti del regolamento.
Noi abbiamo provato ad elevare le sguardo, come hanno fatto Barcellona e New York, dando voce a chi non era in aula, e presentando poi un ordine del giorno che chiede di accompagnare i proprietari di casa in un percorso di tutele e incentivi contro i tempi troppi lunghi degli sfratti per morosità, dovuti anche alla carenza di alloggi pubblici per accogliere le persone in difficoltà economica. Vedremo se e come sarà approvato.
In conclusione, possiamo dire che conservare l’esistente è ciò che tranquillizza tutti, compresi i finanziatori delle campagne elettorali; così come raccontare che per primi si sta facendo la storia, quando la storia è sempre la stessa ormai da anni: quella della Firenzina, e del qui e ora”.
“Il nuovo regolamento del Comune di Firenze sugli affitti brevi non incide sul problema casa e sulla gestione dei flussi turistici e non avrà alcun effetto nel medio termine visto che prevede una moratoria di ben tre anni; l’unico effetto è che potrebbe portare a una pioggia di ricorsi al Tribunale amministrativo che andrà direttamente a pesare nelle tasche dei cittadini! Ricordiamoci che le spese giudiziarie del Comune sono ovviamente pubbliche.
Continua la guerra ideologica del sindaco Funaro contro i proprietari di immobili e con questo regolamento si fa ancora più chiara. Vengono introdotti requisiti diversi tra affitti più lunghi di 30 giorni e brevi creando una situazione di disparità che sarà facilmente impugnabile. Inoltre le metrature previste per essere in regola non permetteranno a molti proprietari di poter avere l’autorizzazione perché nel Centro storico la maggioranza degli appartamenti non rispettano già quegli standard.
Per molti sarà poi difficile ottenere il rinnovo quinquennale della licenza visto che sembrerebbe legato al numero di residenti che per ovvi motivi sono sempre meno nel Centro storico e in generale in città. Inoltre il rinnovo quinquennale frena qualsiasi investimento sugli immobili perché non dà certezze ai proprietari sulla futura destinazione degli edifici. L'amministrazione Funaro deve capire di dover riempire nuovamente il cuore della città di servizi se vuole veramente farci ritornare i residenti, ma su questo fronte non ha alcuna intenzione di muovere un dito.
C’è poi da dire che la previsione di aprire un Registro comunale è del tutto inutile perché esiste già il Codice Identificativo Nazionale. Un ulteriore Registro non fa altro che aumentare i costi istituzionali e allungare i tempi per essere in regola. Insomma siamo di fronte all'ennesimo pasticcio illiberale del Pd fiorentino" afferma il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Sandra Bianchini.