Affitti brevi: il modello Parigi proposto da CNA

Nardella ha dichiarato di volere usare le Norma di salvaguardia. Stella (FI): "Anticostituzionale, faremo battaglia"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2023 19:42
Affitti brevi: il modello Parigi proposto da CNA

Firenze, 2 giugno- Il sindaco di Firenze Dario Nardella ha annunciato ieri in conferenza stampa di avere chiesto agli uffici urbanistici una norma di salvaguardia per impedire già dal primo giugno 2023 gli affitti turistici brevi nel centro di Firenze, la cosiddetta area Unesco.

“Che occorra uscire dal modello attuale di regolamentazione degli affitti brevi, riconsegnando le città d’arte ai loro cittadini, è un dato di fatto e la proposta del Sindaco Nardella, così come altre, va in questa direzione, sottolineando l’urgenza e la necessità di cambiare lo stato dei fatti. Il modello che crediamo debba essere preso in considerazione è quello adottato dalla città di Parigi: ok alle locazioni brevi, ma solo per un periodo molto limitato di giorni, oltrepassato il quale si è di fatto equiparati ad imprese alberghiere e chiamati a rispettarne i requisiti e a osservarne le normative, da quelle sulla sicurezza a quelle fiscali” Così Giacomo Cioni, presidente CNA Firenze Metropolitana, sulla linea annunciata dal Sindaco di Firenze in merito alle locazioni brevi.

”Apprendiamo della proposta di regolamentare meglio gli affitti brevi anche se di ufficiale non c'è ancora nulla. Comprendiamo le ragioni di fondo ma occorre fare un percorso di modifica che coinvolga tutti gli interessi in gioco, anche e soprattutto quelli dei piccoli proprietari, che oggi paradossalmente sarebbero i più colpiti quando invece sono pochi grandi gruppi a detenere la maggioranza degli immobili. Siamo disponibili a collaborare con il Comune per rendere un eventuale nuovo provvedimento efficace e utile per tutti". A dirlo in una nota Irene Floris, presidente di Confartigianato Turismo.

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"Riteniamo positiva questa scelta del Sindaco di Firenze per sostenere una miglior vivibilità di una città-museo, a tutela di un patrimonio storico unico al mondo. Firenze non può essere solo fast food e BB - ricordiamo che è la seconda città in Europa per numero di alloggi offerti su AirBnB in rapporto al numero di residenti - ma deve riprendere quell’identità tipica Fiorentina, con tutte le sue caratteristiche artigianali famose in tutto il mondo. Un plauso al Sindaco Nardella che ha avuto il coraggio di prendere una decisione così importante per il futuro di Firenze. L’obiettivo deve essere lo sviluppo del lavoro e, di conseguenza del tessuto sociale, non la sola rendita" commenta invece Paolo Fantappiè, Segretario Generale UIL Toscana.

“La decisione del sindaco Dario Nardella di cercare una soluzione per superare l’empasse in cui ci troviamo da tempo e che ci impedisce di riordinare la questione dell’accoglienza turistica, salvaguardando i centri storici e favorendo il ritorno della residenzialità è del tutto condivisibile e positiva. Per altro viene dopo quella di impedire le funzioni di ostello agli studentati a dimostrazione dell’attenzione che l’amministrazione sta rivolgendo alla città e al riordino dei flussi turistici oltre che al problema dell’emergenza abitativa.

Limitare le trasformazioni da immobili a uso residenziale a immobili residenziali destinati a locazione turistica è un segnale importante che speriamo venga colto anche dal Governo nazionale, visto che la misura ipotizzata dal ministro sul minimo di due notti di permanenza appare destinata a non avere grande risultato. Bisognerà comunque pensare anche a trovare una soluzione al tema del turismo giornaliero, cioè di chi arriva in città senza pernottare, perché si parla di numeri importanti che di fatto apportano davvero poco in termini di ricchezza.

Inoltre è necessario che ogni decisione coinvolga le amministrazioni locali che meglio conoscono la loro realtà e le necessità delle città da loro gestite” Così il presidente di Federalberghi Firenze, Francesco Bechi.

"La nuova norma introdotta dalla Giunta Nardella contro le locazioni turistiche è palesemente incostituzionale, apre un conflitto di competenze con il Governo Nazionale e, chiudendo la possibilità di iscriversi al sito del Comune dedicato alle locazioni turistiche da oggi senza nessuna approvazione da parte del Consiglio Comunale, vieta ogni tipo di regolamento e legge vigente oltre ogni norma di buon senso". Lo afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore regionale del partito."Abbiamo assistito in questi anni alla Giunta dei divieti - accusa Stella - prima proibiscono di aprire nuovi ristoranti in centro, poi vietano la circolazione dei veicoli diesel Euro 5, ora vietano l’apertura delle locazioni turistiche: con Nardella siamo tornati al peggior statalismo di stampo sovietico".

"La guerra che il sindaco di Firenze sta muovendo alle locazioni turistiche è sbagliata sotto tutti i punti di vista - sottolinea il coordinatore regionale di Forza Italia - a cominciare da quello costituzionale e di rispetto delle competenze tra Istituzioni; poi abbiamo un aspetto economico, importantissimo per la nostra città, in quanto le locazioni brevi portano tanti soldi nelle casse comunali e sono fonte di reddito importante per numerose famiglie fiorentine, per coloro che gestiscono e per tutto l’indotto che si muove intorno. E’ soltanto una battaglia ideologica senza senso, se il Sindaco vuole affrontare seriamente questo tema si sieda al tavolo del Ministro Santanchè che ha appena presentato un DDL sulle locazioni turistiche, aprendo un confronto importante con tutti gli attori coinvolti".

" I dati - osserva Stella - evidenziano come a Firenze ci siano circa 9.897 immobili (di cui 5.537 nel centro storico), a fronte di 514.456 immobili residenziali esistenti nel capoluogo toscano: l’1,9%. Di cosa stiamo parlando? Tra l’altro, negli ultimi anni, proprio Airbnb ha favorito la crescita delle presenze turistiche a Firenze, portando denaro e benessere a tutto l’indotto, senza penalizzare le tradizionali locazioni alberghiere.

Tra l’altro l’imposta di soggiorno porterà nelle casse comunali nel 2023 oltre 69 milioni di euro, di cui il gettito derivato dalle locazioni turistiche dopo l’accordo ‘collect and remit’ ammonta a 15 milioni di euro. Quanto alla questione dello spopolamento del centro storico, dare la colpa al turismo è semplicemente ridicolo: i fiorentini scappano dal centro perché chi ha amministrato questa città negli ultimi 30 anni (e cioè la sinistra) ha trasformato il centro in una Disneyland del Rinascimento, senza servizi, senza parcheggi, sottoposto a regole vessatorie e restrittive, che farebbero scappare chiunque. Prima di pensare a vietare le locazioni turistiche, il Sindaco e la Giunta dovrebbero pensare a risolvere i problemi dei fiorentini come degrado, criminalità e traffico".

"Trovo controproducente che una città voglia muoversi autonomamente rispetto a una legge che il governo sta portando avanti e che può o meglio deve essere modificata. Per esempio, ritengo molto corretta la proposta di costruire un meccanismo incentivante con regole chiare, stimolando gli investitori: una proposta concreta e non di 'socialismo reale' ma di economia liberale e realistica. Dario Nardella ha fallito nel suo obiettivo – perché lo dichiarò – di 'ripopolare' il centro dopo aver condotto e appoggiato politiche che lo hanno effettivamente spopolato di fiorentini.

Se ci sono delle modifiche da fare o delle migliorie queste si fanno insieme, allo stesso tavolo, e coinvolgendo gli operatori , categorie economiche e professionali di settore oltre soprattutto i piccoli proprietari che sono i più danneggiati e tartassati. Voglio ricordare, inoltre, che contro il caro affitti per gli studenti, il governo ha già adottato dei provvedimenti urgenti che permetteranno di aumentare i posti a disposizione.

Nardella se volesse contribuire in modo concreto, come presidente della Città Metropolitana, programmi e realizzi infrastrutture idonee per collegare le periferie al centro cittadino e universitario, al fine di ampliare l'offerta e il mercato immobiliare". Così in una nota Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia.

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