Aeroporto: il PD dice sì alla nuova pista?

Ma i democratici di Sesto smentiscono l'IV

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2022 23:50
Aeroporto: il PD dice sì alla nuova pista?

"Martedì sera a Campi Bisenzio, durante la Festa dell’Unità, davanti a una ventina di persone i segretari PD dei comuni della piana hanno risposto alle domande sullo sviluppo della nostra area. La vera notizia è che sul tema dell’aeroporto il segretario e capogruppo in Consiglio del Pd di Sesto ha usato parole nuove e chiare" così Renzo Adami e Leonardo Pagliazzi, rispettivamente referente infrastrutture e coordinatore di Italia Viva Sesto Fiorentino."La nuova pista si farà, così come da progetto modificato, più corta e inclinata.

L’importante è avere tramvia e parco della piana. Bene! Finalmente abbiamo sentito parole chiare e nette, ci fa piacere" concludono Adami e Pagliazzi "con buona pace della sinistra e del sindaco Falchi che prenderanno atto della volontà del Pd di Sesto di dire SI alla nuova pista di Peretola".

"Prendiamo atto con rammarico di come Italia Viva, specie a Sesto Fiorentino, sempre più isolata e respinta dall’elettorato, abbia scelto di manifestarsi esclusivamente attraverso la diffusione di false notizie, volte più a cercare di mettere maldestramente in difficoltà la maggioranza che a portare idee e proposte come ci si aspetterebbe da una seria forza di opposizione" ribattono Giacomo Trallori, segretario Partito Democratico Sesto FiorentinoMarco Salvadori, presidente Per SestoFederico Giuntini, segretario Sinistra Italiana Sesto FiorentinoDiletta Bistondi, per Ecolò Sesto Fiorentino.

"La contrarietà a ogni ipotesi di nuova pista era, è e rimarrà un punto fermo del programma della coalizione progressista e di sinistra al governo di Sesto Fiorentino con il sindaco Lorenzo Falchi.Con questo programma ci siamo presentati di fronte agli elettori che hanno votato e scelto una proposta ed un impegno chiari. Il dialogo istituzionale aperto negli ultimi mesi dalla Regione Toscana è apprezzabile perché, dopo anni di muro contro muro e un conflitto istituzionale senza precedenti, finalmente restituisce la parola a un tavolo politico al quale prendiamo parte con queste nostre ferme posizioni, rappresentative dei quasi 400 mila cittadini che vivono nella Piana tra Firenze e Prato".

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