Acqua, fornitura a rischio, interi stabili di Firenze sono fuori legge

I condomini di Firenze non dichiarano le generalità dei propri amministratori

Antonio
Antonio Lenoci
28 marzo 2014 14:47
Acqua, fornitura a rischio, interi stabili di Firenze sono fuori legge

Publiacqua sta realizzando il censimento in città avvertendo del rischio di interruzione del servizio in assenza del nominativo degli amministratori da sollecitare qualora si verifichino casi di morosità, sempre più frequenti.

Da giugno è entrata in vigore la nuova normativa sui condomini che prevede l’obbligo di esporre fuori dai palazzi la targhetta con riportato il nome dell’amministratore, ma ad oggi la quasi totalità degli stabili fiorentini non è in regola.

Il caso. Il condomino non ha i soldi per pagare la bolletta e Publiacqua “minaccia”, in assenza di un referente, la cessazione del servizio all’intero stabile. A Firenze esistono le Società letturiste, un fenomeno tutto locale, che facilita molto spesso il lavoro, anche se in tanti oramai preferiscono staccarsi e fare i conti ''in famiglia''. Queste Società a detta di Publiacqua "spesso non danno indicazione dei referenti condominiali" da qui la necessità di creare "un archivio anagrafico per sapere a chi recapitare le notifiche di pagamento".

“Nonostante il legislatore sia intervenuto in modo chiaro e preciso indicando diritti e doveri, Publiacqua fa orecchie da mercante. Il problema è il taglio del servizio ad interi condomìni quando, invece, l'inadempiente per bolletta non pagata e' un solo condòmino” così Vincenzo Donvito di Aduc che nei mesi scorsi ha presentato una denuncia all'Antitrust contro Publiacqua, per accertare l'esistenza di una pratica commerciale scorretta.

Il presidente di Publiacqua, Filipppo Vannoni ha recentemente ricordato che: “per poter applicare la nuova legge sul condominio siamo in attesa della direttiva nazionale che indichi come muoversi in questi casi” aggiungendo inoltre “mai, di nostra spontanea iniziativa, taglieremo il servizio in presenza di situazioni con disabili, malati o situazioni di particolari disagio”.

“Esiste una legge chiara che, per essere attuata, non necessita di spiegazioni. Con la riforma del condominio di giugno del 2013 l'art.18 della riforma ha modificato l'art.63 delle disposizioni per l'attuazione del codice civile, prevedendo esplicitamente una procedura che il gestore idrico deve seguire prima di pretendere il pagamento del condòmino moroso da parte del condomìnio tutto: "....I creditori non possono agire nei confronti degli obbligati in regola con i pagamenti, se non dopo l'escussione degli altri condomini....". Il creditore, quindi, potrebbe agire contro i condomìni che hanno pagato solo dopo che ha fatto tutti gli atti di legge (inclusi quelli esecutivi e pignoramenti) nei confronti del condòmino che non ha pagato la propria bolletta”.

Publiacqua però precisa: “Prima di arrivare a chiusura di un contatore la nostra azienda effettua una chiamata di avviso al numero fornito dall’intestatario dell’utenza ed allo stesso soggetto, amministratore o legale rappresentante, viene poi inviato un sollecito attraverso raccomandata. Oltre a ciò effettuiamo una distribuzione di volantini di avviso nelle cassette della posta dei singoli condomini a cui segue un altro contatto telefonico al già citato amministratore o legale rappresentante indicato come referente dal condominio stesso. Questo ha consentito di ridurre drasticamente il numero dei provvedimenti di chiusura in quanto nella maggior parte dei casi ad una di queste azioni segue un contatto risolutivo con il condominio o con un suo rappresentante”

Publiacqua, al fine di agevolare il lavoro degli amministratori di condominio ha attivato sul sito una sezione a loro dedicata nella quale possono calcolare agevolmente la ripartizione dei consumi interni ai condomini. 

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