Accoglienza profughi: l’11 aprile firma del protocollo Regione-Coop

Tre pazienti oncologiche arrivate a Careggi. Un sostegno temporaneo per i cittadini ucraini arrivati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 aprile 2022 23:50
Accoglienza profughi: l’11 aprile firma del protocollo Regione-Coop

Raccolta fondi destinata a sostenere attività di accoglienza, soccorso ed assistenza per le persone in arrivo dall’Ucraina. E’ lo scopo di un protocollo d’intesa che sarà firmato tra Regione, Cooperative di consumo toscane e Anci Toscana.

Tre pazienti oncologiche provenienti dall’Ucraina sono arrivate ieri sera al Pronto Soccorso dell’Azienda ospedaliero - universitaria Careggi di Firenze. L’arrivo dalla regione martoriata dalla guerra è stato reso possibile dal coordinamento della protezione Civile per mezzo della Cross (Centrale operativa remota operazioni soccorso sanitario) di Pistoia. “La Toscana continua il suo impegno per la popolazione ucraina mettendo a disposizione capacità, strutture e la sua straordinaria solidarietà. E’ una capacità di accoglienza e di risposta di cui siamo orgogliosi. Quest’ultimo arrivo si inserisce tra i risultati del lavoro portato avanti dalla Protezione civile tramite la Cross”, è il commento del presidente Eugenio Giani.

Piero Paolini, direttore della Cross, esprime soddisfazione per la riuscita dell’operazione andata a buon fine in situazioni di particolare fragilità: “Una delle donne proviene dalla città di Karkiv e necessita di un intervento chirurgico urgente: non è stato semplice affrontare 16 ore di viaggio fino al confine con la Polonia per poi poterla imbarcare in aereo. Le altre due pazienti sono madre e figlia”. Le pazienti potranno proseguire le cure a Careggi seguendo i rispettivi percorsi assistenziali, nei casi più complessi già avviati nei luoghi di provenienza, nell’ambito della collaborazione scientifica internazionale fra gli specialisti oncologi di Careggi e i colleghi ucraini.

Approfondimenti

Un sostegno temporaneo per i cittadini Ucraini arrivati in Italia e ospiti di amici e parenti: l'iniziativa è stata decisa dal Dipartimento di Protezione Civile nazionale. In base a quanto stabilito dall'ordinanza i cittadini ucraini che hanno trovato un’autonoma sistemazione grazie all’accoglienza di amici e parenti possono beneficiare di un contributo di sostentamento di euro 300 mensili a testa, per la durata massima di tre mesi a partire dal giorno del loro arrivo in Italia.Nel caso nel nucleo familiare ci siano figlie e figlie con meno di 18 anni è previsto un contributo aggiuntivo di 150 euro al mese per ogni minore.I 3 mesi partono dall’avvio del percorso sanitario o dalla comunicazione di ospitalità o dalla registrazione presso la Questura e comunque non oltre il 31 dicembre 2022.Il contributo può essere ritirato direttamente in un degli istituti bancari tra quelli nell’elenco che fornirà a breve il Dipartimento di Protezione Civile. È importante ribadire che il contributo non è destinato agli italiani che accolgono autonomamente i profughi, ma ai profughi stessi.Inoltre il Dipartimento di Protezione Civile ha aperto un portale per l’acquisizione di offerta di servizi di assistenza e accoglienza da parte di cittadini, attività e enti del Terzo Settore.Anche la Regione Toscana ha istituito un portale in collaborazione col Cesvot, dove privati cittadini, associazioni del terzo settore e aziende private potranno dichiarare la propria disponibilità a fornire servizi gratuiti per la popolazione ucraina ospitata in Toscana.Sulla base delle disponibilità acquisite e opportunamente verificate, sarà sviluppato un nuovo modello di accoglienza diffusa gestito dal sistema di protezione civile che beneficerà degli stessi contributi dei circuiti CAS e SAI.Infine la Regione Toscana ha deliberato l’utilizzo gratuito dei mezzi di trasporto pubblico locale su gomma e della tramvia per i profughi ucraini che dovranno semplicemente esibire i documenti che attestano il loro status.

A fronte delle gravissime ripercussioni umane, sociali ed economiche del conflitto in Ucraina, in queste settimane, CNA Firenze si è impegnata in numerose azioni di solidarietà attraverso raccolte di fondi e di beni di prima necessità e collaborando con enti e associazioni benefiche.

Ieri ne ha concretizzata un’altra, grazie al contributo di CNA Impresa Sensibile, l’onlus dell’associazione: la consegna alla Misericordia di Badia a Ripoli di oltre 4mila euro in medicinali che verranno utilizzati per la cura delle vittime del conflitto.

“Un atto doveroso per un’associazione come CNA che, da sempre, guarda al benessere economico e sociale non solo dei territori in cui si trova ad operare” ha commentato Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana nel consegnare i medicinali, insieme al direttore generale, Fabrizio Cecconi, a Gabriella Sabatini, Governatore della Misericordia Badia a Ripoli che ha precisato che "collaborazioni per supportare la popolazione Ucraina, quali quella tra CNA Firenze Metropolitana e Misericordia di Badia a Ripoli, costituiscono un esempio molto positivo di quanto due realtà associative importanti e molto attive nel proprio settore, accomunate da valori comuni, possano collaborare sugli stessi obiettivi in modo efficace".

CNA ricorda inoltre che è attiva anche la raccolta di fondi organizzata congiuntamente dal mondo del lavoro (con l’associazione degli artigiani anche CGIL, CISL, UIL, Casartigiani e Confartigianato).

Queste le coordinate per effettuare donazioni: conto corrente bancario, N. 33000, intestato a Fondo solidarietà per il popolo ucraino,Cod. IBAN: IT90N0103003201000003300022 presso Banca Monte dei Paschi di Siena.

Le Parti Sociali effettueranno una puntuale valutazione sulle modalità e sulla destinazione degli interventi umanitari che verranno attivati, garantendo il più efficiente utilizzo delle somme raccolte.

L’amministrazione comunale di Montelupo presta un’attenzione costante ai bambini e alla possibilità di tutti di accedere ai servizi scolastici. In questo quadro si inserisce la scelta dell’amministrazione comunale di rendere gratuito il trasporto scolastico e la mensa per i bambini fuggiti dalla guerra in Ucraina. Si tratta di una misura temporanea e sarà effettuato un monitoraggio costante sui flussi per adeguare eventualmente la misura.

«Al momento i bambini arrivati a Montelupo sono due. La misura è una piccola cosa, ma ci sembra doveroso in qualche modo dare sostegno a famiglie che sono fuggite dalla guerra e che potenzialmente hanno perso tutto. È una scelta che si colloca in continuità con altre che abbiamo già fatto per i servizi scolastici prevedendo agevolazioni in base alle Isee per le famiglie in difficoltà», afferma l’assessore alla scuola Simone Londi.

A seguito dell’emergenza ucraina, la Fondazione Arezzo Comunità dà il via al progetto di accoglienza diffusa "Arezzo per te" e apre la propria sede per organizzare un "punto" di ascolto ed informazione dedicato ai cittadini ucraini presenti ad Arezzo.

A partire dal 12 aprile, ogni martedì dalle ore 15 alle ore 17, il locali della Fondazione ubicati in Palazzo Fossombroni (piazza San Domenico) accolgono lo sportello curato dall'associazione Tecla, socio di Arezzo Comunità, dove verranno offerte informazioni su quanto alcune realtà di volontariato presenti in città hanno messo a punto per dare sostegno a chi scappa dalla guerra: opportunità aggregative, formative, educative, sportive, ricreative, di mediazione linguistica, sociosanitarie, tutte risposte essenziali per chi deve affrontare una lunga emergenza lontano dalla propria casa.

Hanno già dato la loro disponibilità permettendo al progetto “Arezzo per te” di partire la Fondazione Thevenin, il Centro Sportivo Italiano, l'Associazione Diabetici, La Scuderia di Pan, il Centro Studi 10 e Lode, la Scuola Basket Arezzo, l'Associazione Donne Insieme, mettendo a disposizione servizi diversi in base alle loro mission.

Lo sportello “Arezzo per te” si avvarrà della preziosa collaborazione di Victoria Rebchuk, una studentessa di origini ucraine del Liceo Classico Francesco Petrarca che si è offerta di fare la mediazione linguistica.

“Attualmente ci sono circa 500 persone ucraine nel nostro territorio provinciale quasi esclusivamente donne e bambini – commenta Lucia Tanti, presidente della Fondazione Arezzo Comunità - A loro, in stretta collaborazione con la Prefettura, la ASL e l'Ufficio scolastico provinciale e insieme a tutta la rete dell'accoglienza, stiamo garantendo diritti. Va benissimo, ma non basta ed è per questo motivo che è nato il progetto “Arezzo per te”. Per ora lo sportello sarà aperto un volta a settimana poi la Fondazione valuterà se potenziare o meno questo servizio alla luce dell'evolversi degli eventi”.

“Credo che questo – conclude Tanti - sia veramente un bel segnale che mira a dare risposte immediate ma anche progettualità che guardano a “dopo domani” cercando di far sentire queste persone un po' più a casa loro nella consapevolezza che non basta garantire i soli diritti, ma serve anche un tessuto di risposte diffuse che siano operative anche dopo i primi momenti di emozione, quando si spengono le luci dell'attenzione e restano le necessità delle persone. Voglio ringraziare tutte le persone e le realtà che hanno costruito e dato vita a questa esperienza”

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