Abitare a Firenze: a Palazzo Vecchio il vertice Comune-parti sociali

Nardella: “Ho proposto di scrivere un patto per fare di Firenze una città che sia davvero accessibile a tutti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 aprile 2023 22:30
Abitare a Firenze: a Palazzo Vecchio il vertice Comune-parti sociali

Firenze, 4-4-2023- Un fronte comune fra città per chiedere al Governo di intervenire sul tema casa sia con finanziamenti che con politiche abitative per i residenti del centro storico. E un appuntamento periodico per affrontare in maniera strutturale i problemi abitativi di Firenze.

Sono due fra le principali decisioni prese oggi nel corso della riunione operativa convocata dal sindaco Dario Nardella con tutti i soggetti interessati a vario titolo sul tema casa. Un incontro che per diverse ore ha visto politici, autorità cittadine, esperti, magistrati e i principali stakeholder della città affrontare il tema dell’abitare a Firenze, confrontandosi sui vari aspetti del problema casa, dalla necessità di nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica alla necessità di disciplinare gli affitti turistici.

“Sul tema dell’abitare il grido d’allarme delle città italiane è diventato fortissimo - ha detto il sindaco Dario Nardella -, c'è la necessità di avere un Piano nazionale per la casa. Abbiamo convocato questo incontro, che è stato molto utile, per affrontare l’emergenza abitativa. Abbiamo invitato tutti gli attori che, a diverso titolo, sono coinvolti nella grande questione dell’abitare a Firenze, tema complesso che interessa i cittadini, gli studenti, i turisti”.

“Abbiamo trovato tanti punti di contatto - ha spiegato Nardella -: il primo è la richiesta di un vero e proprio Piano nazionale per la casa, come è stato il Piano Fanfani, che preveda risorse per riqualificare il patrimonio residenziale pubblico, strumenti economici, come incentivi ai contratti lunghi o il contributo affitto, che purtroppo è stato cancellato”. “C’è l’esigenza di avere un Piano casa che contenga anche delle misure normative - ha spiegato il sindaco - perché oggi le amministrazioni comunali hanno pochi strumenti di questo genere per controllare e limitare gli affitti turistici brevi, per favorire gli affitti lunghi o per aiutare le famiglie in difficoltà”.

“Secondo aspetto - ha aggiunto Nardella -, la proposta che ho lanciato a questo tavolo è scrivere insieme, da qui ai prossimi mesi, un patto per fare di Firenze una città che sia davvero accessibile a tutti: alle famiglie in difficoltà, alle giovani coppie che cercano casa, agli studenti universitari, ai manager internazionali. Una città dove la questione dell’abitare non sia un terreno di conflitto tra portatori di interessi contrapposti, ma sia un terreno in cui tutti insieme ci facciamo carico del problema e diamo una mano per costruire una strategia che riguarda non solo Firenze, ma anche tutta l’area metropolitana”.

Approfondimenti

All’incontro, convocato dal sindaco Dario Nardella insieme all’assessore alla Casa Benedetta Albanese, hanno partecipato anche gli assessori a welfare Sara Funaro, alle politiche giovanili Cosimo Guccione e all’università Titta Meucci e il presidente di Casa spa Luca Talluri. Presenti anche docenti universitari, sindacati degli inquilini e proprietari immobiliari, Casa Spa, Fondazione CR Firenze e rappresentanti di studenti e sindacati. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati i problemi legati all’abitare a due livelli, locale e nazionale.

Sul piano locale si è parlato di rafforzare le locazioni a canone concordato, chiedendo al Governo i fondi che hanno tagliato, intervenire sugli alloggi di Edilizia residenziale pubblica sfitti perché da ristrutturare e accrescere l’offerta di Edilizia residenziale sociale, oltre a puntare sulla sostenibilità e risparmio energetico nell’edilizia a gestione pubblica. Sul piano nazionale invece è stata fatta una riflessione sugli interventi di riforma da chiedere al Governo e al Parlamento in materia di locazioni brevi.

Giancarla Casini (Cgil Firenze) e Laura Grandi (Sunia Firenze) hanno commentato: "Tutti gli interventi dei partecipanti hanno sottolineato che Firenze è una città dove l’emergenza abitativa ‘morde’ ed investe una fascia grande di famiglie, senza escludere nessuno, se non i ceti benestanti. Politiche abitative a tutti i livelli devono intervenire subito, per impedire un processo veloce di desertificazione della città e per impedire la diaspora dei residenti. Da domani sarà necessario mettersi al lavoro tutti, per affrontare un problema difficile, ma non impossibile se la volontà politica è presente. Il Comune di Firenze s’impegna a lavorare a medio/breve periodo per costruire un patto per condividere 3/4 linee strategiche di operatività, con tavoli tematici, e per redigere un ‘atto’ da sottoscrivere per fare sintesi di tutte le proposte fatte".

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