Pinqua, a Firenze il Piano dell'innovazione e qualità dell'abitare

Dalle ex caserme di Santa Maria Novella e Lupi di Toscana al recupero e alla promozione di spazi e alloggi nella Piana fino al Valdarno, nell'Empolese Valdelsa e in Mugello. Il Piano di Pisa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 marzo 2021 16:13
Pinqua, a Firenze il Piano dell'innovazione e qualità dell'abitare

La Città Metropolitana di Firenze ha presentato, entro la scadenza del 16 marzo, tre proposte per il "Pinqua", bando nazionale per la qualità dell'abitare, agendo come cabina di regia per raccogliere proposte dei Comuni della Metrocittà coerenti con il suo Piano strategico. Il Comune di Firenze, per parte sua, ha scelto di concorrere al bando Pinqua con tre progetti, uno per la ex Caserma di Santa Maria Novella e due relativi alla ex Caserma Lupi di Toscana. Complessivamente si punta a realizzare 54 interventi.

Le proposte sono state illustrate dal Sindaco della Comune e della Città Metropolitana di Firenze Dario Nardella, dalla consigliera della Metrocittà delegata alla Pianificazione territoriale Monica Marini, dall'assessora alla Casa di Palazzo Vecchio Benedetta Albanese.

“Oggi presentiamo progetti di importanza storica per le politiche abitative e sociali della Città Metropolitana e del capoluogo, progetti che realizzeremo con i fondi Pinqua, il piano nazionale per l’innovazione e la qualità dell’abitare” ha detto il sindaco Dario Nardella. “E’ stato fatto un grande lavoro da Comune e Città Metropolitana grazie al quale abbiamo presentato sei macro progetti, tre per l’area metropolitana e 3 per Firenze, per oltre 90 milioni di investimento, a cui si aggiungono risorse proprie dei Comuni, per un totale di oltre 100 milioni.

E’ una grande opportunità che risponde a tre obiettivi: dare risposta di medio e lungo periodo all’emergenza abitativa e sociale, che si sono acuite con il Covid; attivare strumenti di rigenerazione urbana e creare grandi opportunità di lavoro con questa grande fetta di investimenti per il nostro territorio”.Il "Pinqua". Il 16 novembre 2020 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale 395 del 16 settembre 2020 (Mit, Mef e Mibact) che definisce le procedure per la presentazione delle proposte, i criteri per la valutazione e le modalità di erogazione dei finanziamenti per l’attuazione del "Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare".

Si punta a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all'edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l'accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e in base ai principi e gli indirizzi adottati dall'Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City).Grazie a un'azione coordinata dalla la consigliera delegata alla Pianificazione territoriale Monica Marini sono state elaborate dalla Città Metropolitana tre proposte da finanziare ciascuna con 15 milioni di euro: Home in central Metropolis' (ambito metropolitano centrale), Home in inner Metropolis' (Mugello) e 'Home in Midsize Cities' (Empolese Valdelsa).La valutazione delle proposte di intervento avanzate dai Comuni è stata condotta dal gruppo di lavoro interno della Metrocittà con il supporto scientifico dell’Università di Firenze – Dipartimento di Architettura (Dida), inizialmente nell’ambito di un accordo di ricerca già attivo per la formazione del piano territoriale metropolitano (responsabile Prof.

Giuseppe De Luca) e successivamente nell’ambito di un ulteriore accordo di ricerca riguardante specificatamente il Programma.Ecco di seguito le cinque proposte (Metrocittà e Comune), nel dettaglio.'Home in central Metropolis', riferita all’ambito metropolitano centrale (Piana/Sieve), per complessivi 20 interventi che hanno 12 soggetti attuatori: i Comuni di Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio, Figline e Incisa Valdarno, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull’Arno, Rufina, Scandicci, Signa e Casa Spa (che attua l'intervento di Lastra a Signa).Gli interventi riguardano:1.

Signa, Area ERP Crocifisso, Spazi polivalenti con finalità di centro ludico e spazio civico diaggregazione per giovani e non (500 mila euro)2. Signa, Ex casa del Custode, Recupero per realizzazione di 2 alloggi da destinare a disabili (320.000 euro)3. Lastra a Signa, Riqualificazione del Centro sociale residenziale (770.000)4. Lastra a Signa, Recupero di Villa la Guerrina per la creazione di un centro diurno per gli ospiti del Centro sociale e per la realizzazione di tre alloggi Ers (1.005.000)5.

Campi Bisenzio, Recupero ex casello idraulico per spazio polivalente sociale (1.000.000)6. Scandicci, La Baracca - Il Faro, realizzazione centro diurno per recupero minori disabili (500.000)7. Bagno a Ripoli, Grassina, Alloggi vita indipendente, via Dante 36: trasformazione di una unita` Immobiliare per realizzare due alloggi da destinare a persone con disabilita` e prive del sostegno familiare (379.516)8. Pontassieve, Area ex ferrovia, realizzazionedi una nuova piazza pubblica e parcheggio multipianosottostante (5.305.484)9.

Pontassieve, ERP di Piazza Gramsci, ristrutturazione con efficientamento energetico di appartamentiErp (1.520.000)10. Londa, riqualificazione dello spazio urbano del parcheggio (150.000)11. Londa, Erp via Falcone, ristrutturazione con efficientamento energetico edifici Erp (400.000)12. Rufina, Piazza della Stazione e piazza Dalla Chiesa, riqualificazione urbana delle aree verdi e spazi sosta (350.000)13. Rufina, Area ERP - via della Costituzione (175.000)14. Rufina, Area ERP – Via Fabbroni (175.000)15.

Pelago, ERP di piazza L. Ghiberti, ristrutturazione con efficientamento energetico di appartamentiErp (500.000)16. Pelago, riqualificazione di Piazza Ghiberti (230.000)17. Rignano, Centro sociale L’Aquilone, ristrutturazione con riqualificazione energetica del centro diurnosocio riabilitativo (300.000)18. Rignano, Liberi Libri “Liberi-Libri – rigenerazione urbana: spazio pubblico e lettura” (530.000)19. Reggello, Rigenerazione urbana di Piazza Potente (340.000)20. Figline Incisa Valdarno, Centro sociale L’Aquilone, ristrutturazione con riqualificazione energetica del centro diurno di socializzazione (550.000)"Home in Midsize Cities", l'ambito Empolese/Elsa, con nove soggetti attuatori per 18 interventi: i Comuni di Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Montaione, Montelupo Fiorentino, Vinci e Publicasa Spa (che attua l'intervento per Montespertoli)1.

Certaldo, Ex Areonautica, Valorizzazione del complesso immobiliare “ex Aeronautica” perservizi pubblici e cohousing (3.340.000)2. Certaldo, Aree ERP Via Marx e Via Trento, riqualificazione di 2 immobili ERP (28 alloggi), manutenzione esostituzione degli impianti (700.000)3. Montaione, Palazzo Comunale, Ristrutturazione edilizia ed efficientamento energetico di duefabbricati ERP (12 alloggi) adiacenti al Palazzo Comunale (350.000)4. Montespertoli, ERP - via Mandoli Domotizzazione per disabili edificio ERP (100.000)5.

Castelfiorentino, Ex Montecatini Bonifica e rigenerazione urbana dell’ex complesso industriale conrealizzazione di 8 appartementi social housing (3.000.000)6. Empoli, Ponte a Elsa, Quartiere ERP Ponte a Elsa_ERP Via Fasolo, Riqualificazione energetica alloggi (800.000 euro)7. Empoli, “ECO-PARK", Rigenerazione urbana fabbricato dismesso nel centro abitato di Ponte a Elsa(5.400.000)8. Empoli, Quartiere ERP Ponte a Elsa_ERP Via Caduti di Cefalonia, riqualificazione energetica di 2 edifici ERP (800.000)9.

Empoli, Quartiere ERP Ponte a Elsa, ecchia palestra, riqualificazione della copertura del Palazzetto Comunale di Ponte a Elsa (250.000)10. Empoli, Quartiere ERP Ponte a Elsa, piste ciclabili, riqualificazione area a verde e realizzazione di nuovi tratti di piste ciclabili nel centro abitato di Ponte a Elsa (300.000)11. Fucecchio, ERP centro storico, ex Palazzo Pretorio, Recupero immobile con realizzazione funzioni legate alla residenza e ai servizi innovativi (1.600.000)12. Fucecchio, ERP centro storico_Via Pacchi, Piazza XX Settembre, Via Soldaini, Via Sbrilli, Riqualificazione e efficientamento di 21 alloggi ERP (525.000)13.

Fucecchio, ERP centro storico_Via Curtatone, Via Donatelli, Via Donateschi, Riqualificazione e ristrutturazione alloggi e ERS (500.000)14. Fucecchio, Centro storico, Percorsi pedonali - collegamenti funzionali interventi (280.000)15. Cerreto Guidi, ERP Via da Vinci e Via XXVI giugno, Riqualificazione ed efficientamento energetico alloggi ERP (250.000)16. Cerreto Guidi, Bassa, Ex scuola di Bassa, Interventi di recupero e riqualificazione ex scuola per la realizzazione di una struttura polifunzionale per la comunità (400.000)17.

Vinci, Area “Tamburini”, riqualificazione dell’area “ Tamburini” finalizzata alla realizzazionedi “alloggi sociali” e a incrementare i servizi e la qualità dell’abitare dei residenti di questa zona al margine del centro storico di Vinci (2.250.000)18. Montelupo Fiorentino, Ex Fanciullacci, Rigenerzione urbana a vocazione pubblica (3.000.000)Alcuni progetti sono cofinanziati dai Comuni per un importo complessivo di 8.845.000 euro. In tutto quindi la proposta ammonta a 23.845.000 euro.“Home in inner Metropolis”, proposta riferita all’ambito metropolitano delle aree interne (Mugello), con otto soggetti attuatori per 13 interventi: i comuni di Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia e San Piero e Casa spa (che attua l'intervento di Vicchio)1.

San Godenzo, Spazio pubblico e parcheggio via Camporenzi, Riqualificazione di due parcheggi e rigenerazione dello spazio urbano (145.500)2. San Godenzo, Spazio pubblico e parcheggio via Moro (485.000)3. Dicomano, Ex Macelli, Adeguamento e riqualificazione per realizzazione nuovo cinema/teatro (2.231.000)4. Vicchio, Paretaio, Realizzazione di 10 alloggi Erp e centro operativo per servizi essenziali alla popolazione (2.522.000)5. Borgo San Lorenzo, Villa Pecori Giraldi, Riqualificazione e valorizzazione di Villa Pecori Giraldi e la sua biblioteca come Polo Culturale (2.149.520)6.

Borgo San Lorenzo, Parco storico di Villa Pecori Giraldi (615.950)7. Borgo San Lorenzo, Ambito urbano esterno alla Villa (1.164.000)8. Borgo San Lorenzo, Tornare a Casa, realizzazione di 8 appartamenti Erp (1.455.000)9. Scarperia San Piero, Largo de Andrè, Riqualificazione e realizzazione di uno spazio polifunzionale: housing sociale e polo sanitario (2.508.818)10. Barberino del Mugello, Galliano, Ex casa del fascio, realizzazione centro civico (1.620.504 in totale)11. Barberino del Mugello, Palazzo Ubaldini, realizzazione 4 alloggi per emergenza abitativa (317.701 in totale)12.

Palazzuolo sul Senio, Badia di Susinana, Ex scuola Restauro immobile per emergenza abitativa temporanea di persone con difficoltà sociale, relazionale ed economica (100.000)13. Marradi, via Donati 16, ristrutturazione e conversione di un immobile in unità abitativa di emergenza (256.000). I Comuni aggiungono con fondi propri 989.716 euro oltre i 15 milioni finanziati dal Pinqua.

“Come Città metropolitana – ha detto Monica Marini, consigliera della Metrocittà delegata alla Pianificazione territoriale - abbiamo voluto favorire la più ampia partecipazione possibile dei territori a questo bando. Per questo già da novembre abbiamo avviato un percorso con tutti i comuni, insieme al Dida (dipartimento di architettura dell’Università di Firenze) e i nostri tecnici, per presentare dei progetti che, insieme, andassero a costruire la nostra idea di città metropolitana: una città capace di rispondere in modo multidimensionale alle esigenze dei cittadini, migliorando la loro qualità di vita. Abbiamo, in ognuno dei tre progetti presentati, tenuto il focus sull’accessibilità universale, sulla creazione di opportunità diffuse e sull’idea di un territorio del benessere, in cui diritti, sostenibilità e sviluppo vanno di pari passo”.I Comuni cofinanziano gli interventi per una somma di 989.716 euro. La somma complessiva è quindi di 15.989.716 euro

Il Comune di Firenze partecipa al bando Pinqua con tre progetti, due relativi al recupero della ex Caserma Lupi di Toscana, che mira a trasformarsi in un grande quartiere post Covid fra housing sociale e verde, e uno con il recupero della ex Caserma di Santa Maria Novella, che sarà un grande hub sociale e culturale nel cuore della città.

“Stiamo lavorando per dare ulteriore spazio al tema del diritto alla casa – ha detto l’assessora alla casa del Comune di Firenze Benedetta Albanese – proseguendo nel duplice obiettivo di incrementare il patrimonio Erp e di offrire forme diversificare di housing sociale utilizzando immobili pubblici per facilitare l’accesso alla casa non solo alle fasce più deboli ma anche a quella parte di popolazione che, pur non rientrando nei parametri per accedere ad un alloggio popolare, necessita di un accesso agevolato rispetto al mercato”.

Il progetto di recupero dell’ex scuola sottufficiali dei carabinieri a Santa Maria Novella partecipa al bando Pinqua con 14.604.160 euro. E’ stato ideato un orizzonte concreto di rigenerazione urbana e culturale del complesso, e in questo contesto si inserisce il progetto di dedicare un’ampia porzione dell’ex Monastero Nuovo, pari a circa 4.000 mq, ad Edilizia Residenziale Sociale con la visione chiara dell’Amministrazione di promuovere l’attrattività del centro storico e di implementarne la qualità abitativa con una decisa integrazione nelle funzioni civiche e culturali pari ad ulteriori 5.000 metri quadri. Al progetto complessivo di Santa Maria Novella il Comune ha destinato anche 10 milioni di altre risorse.

In merito all’ex caserma Lupi di Toscana Palazzo Vecchio partecipa al bando Pinqua con due progetti divisi in due lotti, uno da 17.610.970 euro e l’altro per 14.799.789 euro.

Il primo lotto riguarda una superficie di intervento di 17620 metri quadri di cui 14520 metri quadri sono spazio pubblico all'aperto (8234mq saranno destinati a verde), su un complessivo di 20 ettari. Ci sarà un edificio di nuova costruzione destinato a Social Housing (ERS), con una superficie utile lorda di 3560 metri quadri, per un totale di 36 alloggi, a cui saranno aggiunti 640 metri quadri per attività commerciali di vicinato, artigianali e terziarie, con almeno una decina di nuove attività.

In quella che è chiamata la Palazzina Comando sarà invece svolto un recupero per destinarla a servizi culturali per una superficie di 2060 metri quadri con casa della musica, auditorium, sala cinema, sala prove musicali e teatrali, sale polivalenti, biblioteca, spazio giovani innovativo e creativo per attività artistiche e artigianali, spazio coworking e/o autogestione, oltre alla realizzazione di nuove piste ciclabili. La seconda proposta per l’ex caserma Lupi di Toscana prevede un importo totale di richiesta di finanziamento Pinqua per 14.799.789 euro.

La superficie dell'area di intervento è di 17560 metri quadri di cui 15335mq sono spazio pubblico all'aperto e 4200mq saranno destinati a verde. Si prevede inoltre la costruzione di un edificio destinato a Edilizia Residenziale Pubblica che avrà una superficie lorda di 2340 mq, per un totale di 24 alloggi, a cui vanno aggiunti 390 mq di spazi per attività commerciali di vicinato, artigianali, terziarie. Il progetto prevede inoltre che la palazzina ovest esistente venga recuperata e destinata a centro educativo integrato 0-6 (un totale di 1070mq) per nido e scuola per l’infanzia.

Infine anche la Palazzina est esistente sarà recuperata e destinata a servizi sociosanitari, una “casa della salute”, ovvero una struttura per anziani di livello intermedio fra la vita in casa e il ricovero in una vera RSA, una palestra popolare, una sala di ritrovo-incontri-lettura, il tutto con un distaccamento di apposito ufficio dei servizi sociali per dare maggiore integrazione. La superficie destinata a queste attività è di 1070mq di cui 400.00mq sono per servizi per la terza età (sala incontri, palestra e sala polivalente).

PISA. Il Comune di Pisa ha presentato al Ministero delle infrastrutture e trasporti (Mit) la domanda per l’ammissione ai finanziamenti nell’ambito del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” (Pinqua). Si tratta di una serie di proposte progettuali che riguardano tre aree della città, Gagno, via Rindi-via Piave e Pisanova, per un valore complessivo di circa 62 milioni di euro. La richiesta al Mit è pari a circa 45 milioni di euro. Entro il prossimo agosto saranno indicati dal Ministero i progetti selezionati, per i quali sarà stanziato un primo contributo del 5% sul valore delle somme richieste per la progettazione definitiva.

I dettagli inerenti le modalità del finanziamento e le relative tempistiche di avvio e termine degli interventi finanziati saranno specificati nella Convenzione o Accordo di Programma che dovrà essere stipulato dall’ente con il MIT. L’inizio dei lavori dovrebbe avvenire indicativamente entro novembre 2022. Per presentare le domande il Comune di Pisa si è avvalso di protocolli d’intesa con la Società della Salute e della collaborazione di Apes, l’azienda pisana per l’edilizia sociale.

«Si tratta di progetti- spiega il sindaco di Pisa Michele Conti - che interessano importanti zone della città che da tempo necessitano di attenzione e interventi di riqualificazione urbana. La vicenda dolorosa del Covid19, del resto, ci ha fatto capire una volta di più quanto siano importanti gli standard qualitativi dell’abitare. Ci siamo allora attivati per presentare proposte innovative nell’ambito del programma Pinqua che, se realizzate, assicureranno senz’altro una migliore qualità della vita agli abitanti delle zone interessate e che potranno comporre quella visione unitaria di sviluppo della città che abbiamo in mente di una città green e moderna, che proiettano Pisa nel futuro».

«Il quartiere di Gagno e l’area interessata di via Rindi in asse con via Piave - continua il Sindaco - hanno bisogno di essere riqualificati per quanto riguarda sia l’edilizia pubblica che gli spazi comuni, aree a verde e per la circolazione. Diverso il discorso su Pisanova che, con questo progetto, sviluppa un sistema unitario di verde pubblico, 11 ettari del nuovo parco di via Pungilupo, per costituire il cuore verde della città, finalmente collegato con lo stesso centro storico grazie all’altro importante progetto che questa Amministrazione ha presentato, quello della Tramvia».

«Il programma Pinqua – spiega l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Latrofa - consente operazioni fino a 15 milioni di euro ciascuna per un massimo di tre proposte progettuali e noi puntualmente ci siamo fatti trovare pronti con importi che insieme raggiungono i 45 milioni, a cui si aggiungerà anche una compartecipazione del Comune con somme cospicue, cosa che rappresenta un elemento premiante ai fini del bando stesso. Per quanto riguarda i contenuti si tratta di importanti riqualificazioni sul patrimonio immobiliare, grandi interventi sul verde pubblico, tutte azioni improntate alla sostenibilità ambientale e alla definizione di una città sempre più smart».

«Sono sempre rimasta colpita dall’architettura urbana dei quartieri popolari - dice l’assessore alle politiche abitative Gianna Gambaccini - che di fatto li portava, nella concezioni degli anni passati, a essere identificati come tali isolandoli dal resto della città. Noi, invece, crediamo fortemente nella rigenerazione urbana che parte proprio da alcuni quartieri storici di Pisa e che punta sulla qualità dell’abitare e sull’inclusione. Questo progetto di riqualificazione si propone, infatti, di operare una vera politica inclusiva attraverso la creazione di spazi aggregativi per giovani, portierato sociale e sportelli di ascolto tematici in collaborazione con le varie associazioni del territorio, centri ricreativi e culturali, spazi di coworking e aree destinate al co-housing per persone con disabilità».

«Ognuno dei tre progetti presentati – spiega l’assessore all’urbanistica Massimo Dringoli - è caratterizzato da interventi non settoriali che fanno capo a una visione d’insieme della città. Una netta inversione di tendenza rispetto al passato quando le scelte urbanistiche hanno prodotto, nella parte nuova di Pisa, un aggregato di interventi scollegati tra loro. Mi riferisco soprattutto al quartiere di Pisanova che ha maggiormente sofferto della passata gestione urbanistica.

Noi presentiamo oggi una visione nuova che ricuce il sistema dei parchi con le nuove strutture e residenze universitarie, proiettandolo da un lato anche sull’altra riva dell’Arno fino al Parco della Cella e, dall’altro, ristabilendo una relazione con il centro storico attraverso via Garibaldi. Una visione unitaria esplicitata anche con il progetto che riguarda via Piave e via Rindi che è in sintonia con il piano di gestione del sito Unesco di piazza del Duomo e con la variante Stadio; progetto che prosegue con la ricucitura di Gagno, oggetto di un terzo intervento, attraverso la realizzazione del sottopasso ferroviario, non prevista nell’ambito del programma Pinqua, ma che verrà comunque eseguita».

Cosa è il “Pinqua”. Il programma è teso alla rigenerazione, in un’ottica di innovazione e sostenibilità (green), di tessuti e ambiti urbani particolarmente degradati e carenti di servizi non dotati di adeguato equipaggiamento infrastrutturale. Il programma ha come obiettivo quello di concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo, con particolare riferimento alle periferie, e all’incremento della qualità dell’abitare. I soggetti proponenti presentano dei progetti mirati a dare risposte coerenti ai bisogni che caratterizzano l’ambito prescelto, non solo in termini abitativi, ma anche dal punto di vista sociale inteso, in senso ampio, con il miglioramento di luoghi e della vita dei cittadini, con particolare attenzione alla qualità dei manufatti, al welfare urbano, all’arricchimento culturale, alla sostenibilità ambientale ed economica di quanto viene progettato e realizzato.

I progetti presentati dal Comune di Pisa, riguardano le aree del quartiere di Gagno, di via Rindi-via Piave e di Pisanova.

Progetti su Gagno.Il progetto complessivo che interessa Gagno prevede la riqualificazione di 11 immobili Erp (di proprietà pubblica e a prevalente proprietà pubblica), interventi su viabilità, parcheggi e sotto servizi, la riqualificazione del centro polivalente ‘Il casottino’, la realizzazione di un parco di quartiere e di un centro turistico. Il valore complessivo è pari a circa 15 milioni di euro (14.995.771,35 euro), finanziato interamente dal bando ministeriale. Per la realizzazione di tutte le fasi del progetto, dalla sottoscrizione della convenzione alla piena funzionalità delle opere realizzate, sono previsti 8 anni e 1 mese.

È interessata un’area di circa 70 ettari che comprende il villaggio delle case popolari e i resedi di pertinenza, la vasta area a verde a est del quartiere adiacente la ferrovia, le aree verdi a sud e a nord dell’area.

Più nel dettaglio il progetto prevede:

Riqualificazione e rigenerazione degli edifici Erp. Sono 11 gli edifici oggetto di intervento e sono solo quelli di totale proprietà pubblica o a prevalente proprietà pubblica. In particolare, saranno interessati dalla riqualificazione 10 fabbricati situati nell’area compresa tra via di Gagno e via di Piavola a Buti, e 1 fabbricato in via Marzabotto. I lavori porteranno a diminuire i consumi energetici, migliorare l’accessibilità realizzando ascensori a impatto ambientale 0 (grazie all’uso di un impianto fotovoltaico), porre in essere interventi di manutenzione straordinaria da tempo chiesti dai residenti, miglioramento/adeguamento sismico, migliorare l’aspetto estetico complessivo.

Interventi sulla viabilità. Sono previsti interventi permigliorare la viabilità del quartiere, mitigando l’impatto del traffico, attraverso la rivisitazione dei percorsi carrabili interni con la creazione di strade alberate a senso unico e zona 30 con marciapiedi percorribili.

Riorganizzazione parcheggi. Per eliminare il parcheggio casuale tra i fabbricati, sarà dato un ordine agli stalli aumentando così i posti auto disponibili. La regolamentazione degli stalli consentirà di recuperare importanti spazi verdi tra gli edifici.

Sottoservizi. Previsto il completo rifacimento del sistema fognario e di illuminazione del quartiere che sarà a Led per ridurre il consumo energetico.

Il centro turistico. Consideratala vicinanza del quartiere alla piazza del Duomo e al parcheggio scambiatore, meta anch’esso di turisti, il progetto prevede la manutenzione di un manufatto di proprietà del Comune di Pisa, di circa 55 mq, per la realizzazione di servizi ad uso turistico quale un info point per i turisti, punto vendita prodotti tipici, deposito bagagli.

Parco di quartiere e centro polivalente. La progettazione delle aree a verde si sviluppa su due linee, il verde del parco di quartiere con il centro polifunzionale e il verde tra i fabbricati. È prevista la riqualificazione, tramite l’esperienza dell’auto costruzione, del centro di aggregazione polivalente “il casottino”. L’area circostante sarà incrementata da nuova piantumazione e organizzata in aree con arredi urbani e attrezzature destinate ad ogni fascia di età. Nel parco circostante sono previsti un parco giochi inclusivo anche per i bambini con disabilità; un’area relax dedicata particolarmente agli anziani, allo studio e alla lettura; un’area fitness attrezzata per le attività all’aperto; un’area expo con pannelli dedicati all’arte urbana.

Progetti su via Rindi.Il progetto prevede di realizzare opere di riqualificazione edilizia e urbana sul territorio compreso tra via Rindi, via Piave e via Contessa Matilde. Si tratta di un’area strategica della città con vocazione perlopiù residenziale ma anche turistico-ricettiva vista la vicinanza a piazza del Duomo e allo stadio del Pisa Sporting Club. Nello specifico sono interessati dal progetto 9 edifici Erp situati tra via Piave e via Rindi, il fabbricato ex-sede della Polizia Municipale di via Contessa Matilde, e il percorso turistico che collega l’area residenziale con piazza Duomo.

Verrà inoltre realizzato un percorso ciclopedonale tra il parcheggio scambiatore di via Pietrasantina e Largo Cocco Griffi, a ridosso di piazza dei Miracoli. Prevista anche la riqualificazione di Piazza Manin e Largo Cocco Griffi. Il valore complessivo del progetto ammonta a oltre 18 milioni di euro (18.063.795,00 euro) finanziato per il 20% da risorse del Comune di Pisa (circa 3,6 milioni di euro) e per l’80% dal finanziamento ministeriale richiesto. Le tempistiche previste per le varie fasi del progetto ammontano a 7 anni e 10 mesi.

Nel dettaglio il progetto prevede:

Riqualificazione del quartiere Erp tramite interventi di miglioramento energetico, strutturale e impiantistico su 9 immobili situati tra via Rindi e via Piave. Al fine di garantire la salubrità delle aree per i residenti della zona, si prevede di rimuovere e bonificare le coperture in amianto dei garage posizionati a sud dei fabbricati.

Riqualificazione degli spazi pubblici compresi tra via Rindi e via Piave, dove verranno realizzate aree verdi tramite sistemazione degli spazi, creati percorsi pedonali e realizzate due aree attrezzate per cani. Prevista anche la realizzazione di un’area ludica dedicata allo svago dei più piccoli, un’area dedicata agli orti urbani e un punto ristoro. Prevista la pavimentazione delle piazze con la piantumazione di alberature e arbusti l’inserimento dell’arredo urbano.

Recupero e valorizzazione fabbricato ex-sede polizia municipale “Dopo di noi” di via Contessa Matilde. Più in dettaglio la porzione ad est sarà destinata ai laboratori ed accoglienza turistica mentre la parte centrale e quella ad ovest saranno destinate a residenze e ambienti di accoglienza famigliare. Il giardino circostante sarà utilizzato per attività di laboratorio da svolgersi all’aperto, di ricezione turistica nonché per attività ludiche e ricreative degli abitanti delle residenze.

Realizzazione del percorso ciclopedonale ‘artistico’ che dalla parte nord della città, in corrispondenza del parcheggio scambiatore di via Pietrasantina, condurrà all'ambito di piazza dei Miracoli in largo Cocco Griffi, passando per via Padre Fedeli, via Leonardo da Vinci. Verrà realizzata un’area a verde di sosta su via Padre Fedeli pensata per ospitare anche rassegne di scultura o installazioni artistiche.

Riqualificazione di piazza Manin, Largo Cocco Griffi e del percorso che va dal Parcheggio di via Pietrasantina a via Contessa Matilde. L’intervento prevede la ripavimentazione in pietra di tutta l’area adiacente il cimitero ebraico, lungo le mura urbane e piazza Manin e l’inserimento di filari di alberature, nuova illuminazione ed arredo urbano. Relativamente all’area del mercato, lo studio prevede una nuova localizzazione dei punti di vendita lungo il percorso turistico, con nuovi banchi di vendita e la modifica dei prodotti di vendita, che dovranno essere prodotti artigianali e locali.

Progetti su Pisanova.Sul quartiere di Pisanova è stato sviluppato il progetto denominato “PISA.T.H.I.S. (Tollerance, Hospitality, Inclusion e Sustainability). Il valore complessivo del progetto ammonta a oltre 29 milioni di euro (29.263.632,81 euro), finanziato per il 42% da risorse Apes derivanti dai fondi previsti dal DL 34/2020 cosiddetto “Superbonus” per la rigenerazione di unità immobiliari (12.400mila euro), per il 5% da risorse della Regione Toscana per la rigenerazione di unità immobiliari e la riqualificazione di parchi nell’area (1.450mila euro), per l’1,4% da risorse del Comune di Pisa (451mila euro,) e per il 52% dalle risorse del programma Pinqua per quasi 15 milioni di euro (14.997.998,81 euro). Per la realizzazione di tutte le fasi del progetto, dalla sottoscrizione della convenzione alla piena funzionalità delle opere realizzate, sono previsti 6 anni e 11 mesi.

Gli obiettivi del progetto comprendono la riqualificazione e rigenerazione degli edifici di Edilizia Residenziale Pubblica che riversano in uno stato di degrado, con azioni volte al miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani; la erogazione di servizi sociali che favoriscano processi partecipativi e di inclusione sociale, attraverso aree per attività sportive, sociali, culturali e di sostegno; il miglioramento della sicurezza dei luoghi urbani con lo sviluppo di legami di vicinato e inclusione sociale atti a generare un ambito socievole ove sia presente la tutela della qualità dell’abitare, della salute e della sicurezza dei cittadini, dell’inclusione sociale e dello sviluppo di servizi; il contenimento del consumo energetico e delle risorse naturali del territorio attraverso il ricorso a modalità innovative di costruzione e gestione.

Tra gli interventi principali:

Interventi che riguardano principalmente nuovi poli universitari entrano in forte relazione sia con il substrato della popolazione residente sia con tutta l’infrastruttura di collegamento capillare del sistema trasporti;

Interventi che riguardano i fabbricati di Residenza Pubblica e quelli strategici per la collettività, intesi come spazi pubblici coperti che necessitano di opere di riqualificazione e rigenerazione;

Interventi di urbanizzazione primaria: realizzazione di parchi a verde attrezzato e realizzazione di due passerelle ciclopedonali servite da scale di emergenza e ascensori di almeno 2,40 metri in lunghezza ma senza rampe di accesso. Le passerelle saranno dotate di nodo Wifi, sistemi emergenziali (defibrillatore e pulsante di chiamata S.o.S.), oltre che di un impianto fotovoltaico necessario all’autosufficienza e all’impatto zero sul bilancio energetico globale dell’intervento;

Interventi di urbanizzazione secondaria: quali la realizzazione di circa 40 orti di 50 mq ciascuno, compresi di wc, alcune attrezzature e ripostigli, una piccola pala eolica e alcune paline di illuminazione; recupero del fabbricato storico sito in via Giuseppe Garibaldi, confinante con l’istituto I.P.S.A.R., a disposizione della popolazione residente e delle associazioni.

Interventi sui fabbricati residenziali di Edilizia Residenziale Sociale che hanno necessità di riqualificazione energetica e sismica.

Il Centro di via Garibaldi e portierato di quartiere Il giardino e il pian terreno della struttura realizzata presso l’immobile di via Garibaldi, accoglierà un centro aggregativo con punto ristoro, gestito in collaborazione con il vicino Istituto Alberghiero, dove saranno creati spazi aggregativi attrezzati dove realizzare: laboratori e percorsi gestiti da operatori sociali su proposta dei giovani frequentatori e mostre, eventi, feste e performance frutto di queste esperienze e della progettazione dei giovani stessi; spazi di incontro utilizzabili a rotazione dalle associazioni e dai gruppi che hanno sede e/o operano nella zona, al fine di facilitare la vita associativa, per realizzare eventi e manifestazioni a favore degli abitanti del quartiere; aula studio destinata agli studenti delle tre scuole secondarie di secondo grado della zona; almeno un’ambiente destinato a sportelli di ascolto nei quali possano essere offerti servizi di consulenza su temi differenti (genitorialità, educazione, orientamento allo studio e al lavoro…), gestiti da enti pubblici o privati; un angolo “base” per il portierato di quartiere, le cui attività verranno definite incrociando le richieste degli abitanti della zona con le disponibilità dei giovani frequentatori, in un’ottica di progettazione-partecipata e di scambio di competenze e tempo disponibile; area attrezzata e disponibile per il co-working.

Il Centro potrà configurarsi come polo dell’animazione di quartiere, con l’obiettivo di facilitare la costruzione di relazioni positive tra gli abitanti e un punto di collegamento tra la Città storica e il quartiere di Pisanova. L’ “hot spot” potrà essere gestito da una cabina di regia che coinvolga persone con competenze e ruoli sociali differenti, anche in rappresentanza dei diversi interessi presenti (giovani, anziani, abitanti del quartiere, scuole…) coordinati da almeno un operatore sociale.

I parchi. Il progetto del verde attrezzato è previsto nelle aree di Parco di Pungilupo; Parco Timpanaro; Parco di Cisanello.

Nuovo parco di via Pungilupo. Il progetto prevede, in un’area perimetrata a sud dalla via Pungilupo e a nord dal fosso murato di circa 11 ettari, la messa a dimora di 1.800 alberature articolate con filari alberati, boschi urbani compatti e radi di diverse specie autoctone di diverse dimensioni ed adatte ai climi umidi tipici dei boschi igrofili, vista la possibilità che il parco potrà allagarsi a seguito di eventi estremi. Realizzazione di una pista ciclabile e pedonale, lungo la via Pungilupo che seguirà l’andamento del terreno per una lunghezza di 1.000 ml e larghezza complessiva di 250 cm.

Il nuovo percorso ciclabile e pedonale connetterà, attraverso una mobilità dolce, i quartieri nord e sud di Pisanova separati dalla viabilità a grande scorrimento di traffico sia su via di Cisanello che su via Bargagna poiché entrambe, tra l’altro, si collegano all’ospedale di Cisanello che è in fase di un grande ampliamento delle strutture sanitarie. Realizzazione di un’area ludica attrezzata a quota di sicurezza idraulica pertanto sempre fruibile articolata in 4 aree con specifiche attrezzature ludiche e arredo urbano, di cui: l’area dei gattonamenti (1/5 anni) l’area dei salti e dell’equilibrio (6/12 anni) l’area delle arrampicate (13/18 anni) e un’area per la lettura e giochi da tavolo attrezzata con un gazebo e tavoli picnic.

Sul percorso della pista ciclopedonale sono previste l’installazione di panchine, bacheche informative, rastrelliere per biciclette e l’impianto di pubblica illuminazione alimentato dai pannelli fotovoltaici posti in copertura del gazebo attrezzato, l’impianto di videosorveglianza e gli hot spot WI-FI per dare all’area piena connessione digitale.

Il parco degli artisti e un albero per ogni nato. Si tratta di un progetto che può offrire esperienze culturali d’avanguardia e la possibilità di scoprire il misterioso legame che intercorre tra l’arte e il paesaggio. Fruire di un’esperienza artistica all’interno della natura permette di esplorare percorsi improntati alla libertà e all’improvvisazione e di vivere una fiaba con una scenografia a tre dimensioni, cielo, terra, acqua, capaci di coinvolgere la mente con opere immaginifiche.

L’intervento del parco che affianca via Pungilupo, si colloca all'interno di un progetto che prevede la creazione di un “parco artistico” pensato per valorizzare tutto il percorso ciclopedonale che si vuole sviluppare al suo interno, una greenway che collegherà spazi verdi, di ricreazione, di intrattenimento culturale, secondo una nuova concezione degli spazi, in linea con le più recenti realizzazioni di parchi urbani internazionali. L’area sarà aperta alle diverse attività sportive e ricreative e sarà allestita con opere di artisti “site specific” pensate e inserite in luoghi precisi, in stretta interazione con l’ambiente circostante.

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