Domanda necessaria, d'obbligo, scontata, tanto che non occorrerebbe farla "Il Bayern? Nessun pensiero particolare - esordisce Prandelli in sala stampa riportato da Voiolachannel - se non quello di parlarne quando sarà il momento. 'Forse era meglio arrivare secondi', è la battuta che ci siamo fatti nello spogliatoio". Solo una battuta dunque, ma piena di significato. Si passa ai rossoneri - "Gara difficile, impegnativa - continua Prandelli - si affrontano due squadre che stanno bene, nonostante l'ultima sconfitta.
Vedrete due squadre che lotteranno per vincere. Per quanto ci riguarda dobbiamo essere bravi in certe zone del campo e coraggiosi nell'attaccare. Anche le grandi squadre non sono perfette per novanta minuti: dovremo essere compatti, attenti, ordinati e fare la nostra partita, senza pensare solo a contenere gli avversari. Dobbiamo fare noi la gara. Sinceramente - prosegue il tecnico - credo sarà una delle sfide più belle della stagione, una sfida che vale doppio" Il mister elogia lo schema tattico degli avversari: "Giusto per sfruttare al massimo le qualità dei giocatori, è affascinante.
Come per noi sarà interessante provare a mettere in difficoltà questo sistema tattico" Ancora Prandelli: "Mutu - capitolo importante, ma soprattutto recupero necessario - sta scalpitando, si allena bene da giorni, vediamo oggi: se tutto va per il meglio credo di poterlo schierare". Sul rinnovo del contratto chiosa con ironia "basta trovare la sedia per sederci" riferendosi all'invito di Della Valle per un accordo che si preannuncia come una formalità. Un Prandelli sicuro di poter offrire al proprio pubblico una buona prestazione dei suoi, che non guarda agli assenti, magari ai possibili recuperi, ma soprattutto a Dare ancora una volta il meglio, nonostante la stanchezza per i tanti impegni con un gruppo che dalla settimana prossima dovrà fare i conti con il progetto della Società e con gli obbiettivi stagionali, ma che adesso guarda ai rossoneri per ritagliarsi un posto nella classifica del campionato che ora vede i viola defilati ma vicinissimi alle altre concorrenti dirette. di Antonio Lenoci
