Genitori litigano durante partita di calcio di bimbi: gara sospesa

L’episodio è avvenuto nella partita di “Pulcini” Affrico-Firenze Sud . Dura presa di posizione dell’assessore Cavandoli: “Via della tribune chi non accetta i valori dello sport. Lasciamo ai bambini il diritto di giocare"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 dicembre 2009 17:22
Genitori litigano durante partita di calcio di bimbi: gara sospesa

L'episodio è avvenuto sabato scorso durante la gara Affrico-Firenze Sud (categoria 'Pulcini'). I bambini stavano disputando la loro partita, quando si è scatenata una lite tra i parenti in tribuna, per l'eccessivo incitamento di un padre. Le urla della lite tra genitori hanno talmente spaventato i bambini, che non seguivano più lo svolgimento del gioco. Le squadre, composte di baby calciatori di otto anni, secondo quanto riportato oggi dal quotidiano Il Firenze sono state infine ritirate in segno di protesta. L'assessore Cavandoli ha anche deciso di invitare prossimamente in Palazzo Vecchio i bambini del Firenze Sud e dell'Affrico, con i loro tecnici e dirigenti.

“Fuori dalle tribune dei campi sportivi chi non accetta i valori dello sport e lasciamo ai bambini il diritto di divertirsi e giocare”. E’ visibilmente amareggiata l’assessore allo sport Barbara Cavandoli dopo aver appreso l’episodio. “Gli adulti – aggiunge l’assessore Cavandoli – hanno un grande compito verso le nuove generazioni e ne devono essere onorati. Devono rappresentare un modello educativo e invece ciò che è avvenuto sabato è l’esatto contrario di ciò che vorrei vedere sui campi di calcio e negli impianti sportivi in generale.

Per noi lo sport è diritto di cittadinanza e rappresenta un mezzo importante per l’educazione alla vita”. Per l’assessore Cavandoli l’episodio di sabato scorso rappresenta un modello da non seguire: “Per questo voglio pubblicamente ringraziare gli istruttori, i dirigenti e i bambini per aver preso questa decisione, che mi auguro possa rappresentare un segnale forte per alcuni adulti, che col loro comportamento sono andati a ledere un diritto sacrosanto dei bambini di divertirsi in un sano pomeriggio di sport”. “L’insegnamento dello sport – dice ancora l’assessore Cavandoli – è che non si può vincere sempre.

La normalità è nell’alternanza vittoria/sconfitta e la mentalità vincente si acquisisce combattendo la cultura degli alibi”. L’assessore Cavandoli ha anche deciso di invitare prossimamente in Palazzo Vecchio i bambini del Firenze Sud e dell’Affrico, con i loro tecnici e dirigenti, per ringraziarli pubblicamente e consegnare loro un riconoscimento dell’Amministrazione comunale.

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