La Cia Toscana chiede più attenzione per i pensionati

L’appuntamento è per venerdì 20 novembre (dalle 9:30 alle 12:30) in Piazza della Repubblica. Obiettivo è quello di informare l’opinione pubblica, gli amministratori locali e regionali, nonché i parlamentari, sullo stato dei pensionati.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 novembre 2009 19:55
La Cia Toscana chiede più attenzione per i pensionati

Pensionati dell’agricoltura toscana in piazza contro la crisi. L’appuntamento è per domani, venerdì 20 novembre (dalle 9:30 alle 12:30) a Firenze, piazza della Repubblica, con l’Associazione nazionale pensionati della Cia Toscana. L’associazione lancia una campagna di iniziative di mobilitazione sui temi di interesse degli anziani. Obiettivo è quello di informare l’opinione pubblica, gli amministratori locali e regionali, nonché i parlamentari, sullo stato di abbandono cui sono lasciati i pensionati dalle politiche del Governo. "La legge finanziaria 2010 – spiega il presidente dell’Associazione nazionale pensionati Cia della Toscana, Enio Niccolini - non affronta alcuno dei problemi relativi all’indebolimento del potere d’acquisto delle pensioni avvenuto negli ultimi dieci anni.

Non è previsto lo stanziamento al fondo per la non autosufficienza e c’è una diminuzione delle risorse destinate all’applicazione della legge 328/2000 sui servizi sociali. E tutto ciò determina un generalizzato impoverimento dell’azione dei comuni e degli enti locali verso le categorie più deboli, fra cui gli anziani". Un’azione, quella della Anp Toscana, che testimonia la volontà della maggioranza che governa il Paese di azzerare ogni politica sociale e di aumentare ulteriormente lo squilibrio a favore delle categorie più ricche, già oggi cresciuto fortemente a seguito della liberalizzazione dei mercati. L’Associazione nazionale pensionati ritiene, quindi, che, ad iniziare dalla legge finanziaria 2010, vadano introdotti interventi in grado di rilanciare un processo redistributivo che realizzi un innalzamento dei redditi più bassi, adottando una politica che favorisca la ripresa economica anche attraverso un sostegno alla crescita dei consumi.

"Insomma – aggiunge Niccolini -, una strategia che permetta una ridistribuzione della ricchezza, il rilancio della politica dei servizi in grado di garantire i diritti dei cittadini alla salute, alla pensione corrispondente alla carriera contributiva e ad un minimo di pensione vitale ed adeguato. In una parola, assicurare alla persona le risposte appropriate ai suoi bisogni ed una vita dignitosa". Fra le richieste dei pensionati della Cia Toscana: recuperare il potere d’acquisto delle pensioni; detassare la tredicesima mensilità nelle pensioni; elevare i limiti di reddito per l’accesso al diritto alla quattordicesima mensilità introdotta nel 2007 ed eliminare la disparità di trattamento tra pensionati ex dipendenti ed ex lavoratori autonomi.

Quindi definire per i pensionati uno specifico paniere Istat per l’adeguamento automatico delle pensioni; aumentare le pensioni minime fino a 600 euro mensili; ridurre le aliquote Irpef e restituire le tasse non dovute (fiscal drag). Inoltre l’Anp chiede di rendere operativo il Tavolo con le Regioni anche per di attivare quel percorso concertativo previsto dalla nuova legge sul federalismo fiscale. "Molto positivo – sostiene l’associazione - il nuovo patto per la salute, ora occorre vigilare affinché le Regioni con deficit e sistemi sanitari da ristrutturare lo facciano veramente".

Definire poi i livelli essenziali delle prestazioni sociali e assistenziali; finanziarie con adeguate risorse il Fondo nazionale sulla non autosufficienza.

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